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Carlo Noseda (M&C Saatchi) alla Leopolda: 'Abbiamo scelto di essere semplici'
Il socio fondatore dell'agenzia è intervenuto alla Convention di Matteo Renzi a Firenze. Partendo dalla convinzione che la rigidità delle regole immobilizzi il sistema e raccontando la propria esperienza nel settore pubblicitario, Noseda, ha ricordato la filosofia che ispira l'agenzia 'The Brutal Simplicity of Thought' nel segno della Semplificazione, ma non banalizzazione, spiegando come “la semplicità è un vero e proprio esame perché costringe all'esattezza".
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Riportiamo qui di seguito l'intervento di Noseda.
La semplicità è insita nella natura dell'uomo. Nasciamo semplici. Guardate i bambini come sono puri e diretti nel fare e dire le cose.
Poi crescendo ci inventiamo regole che piano piano ci immobilizzano. Ci impediscono di fare.
Chi è il nemico numero uno della semplicità? La complessità, che è forse la più grande forma di anti democrazia che vive la società moderna.
Vi porto un esempio a me molto vicino. 3 anni fa io e i miei attuali soci, ci siamo guardati e ci siamo detti qui il mercato della pubblicità è un disastro.
Cosa facciamo, aspettiamo un intervento divino o facciamo qualcosa?
La risposta è stata: "O cambiamo noi qualcosa o nulla cambierà per noi".
Abbiamo deciso di creare un modo di lavorare radicalmente diverso e di aprire quindi una nuova agenzia. L'M&C Saatchi Italia.
Ma come cambiare e sulla base di cosa? Certo avevamo molte idee ma serviva un approccio.
Il mondo si è complicato enormemente. Oggi è molto più difficile affrontarlo. Pensate alle migliaia di stimoli che riceviamo ogni giorno da tutti i canali di comunicazione che ci circondano.
Abbiamo scelto quindi di essere semplici.
Siamo partiti in 5 e oggi siamo 60 e sin dal primo giorno sulle pareti del nostro ufficio abbiamo scritto due frasi:
La prima di un matematico del 1600 - Pascal - che iniziò una lettera indirizzata ad un amico con:
"mi scuso se questa lettera è troppo lunga ma non ho avuto tempo per essere breve".
La seconda di Einstein:
"se non riesci a spiegarlo ad un bambino di 6 anni, forse è perchè anche a te non è molto chiaro".
E' quindi difficile essere semplici. Serve quella che noi chiamiamo "The Brutal Simplicity of Thought".
La semplicità è più che una banale disciplina è un vero e proprio esame. Costringe all'esattezza o ti annienta.
Si sente dire che questa ricerca della semplicità sia un insulto all’intelligenza del pubblico, o che lo tratti da idiota. Al contrario, è un segno di rispetto nei confronti dell’ascoltatore.
Il mondo è sempre a corto di tempo, perciò la sintesi è una forma di “buone maniere”.
Tutto questo ci aiuta sempre a ricordare che mai come oggi c'è bisogno di semplicità. Soprattutto in un paese come l'Italia.
Grazie alla semplicità nulla è impossibile.
Se avete dei figli, non fategli dimenticare - crescendo - di restare semplici.
Grazie.
EC