Live Communication

La rivoluzione dei media è realtà, al via i nuovi business

Nella seconda parte del convegno organizzato da Digital Magics, intitolata 'BroadBand Communities: marketing e comunicazione sui media partecipativi' , al centro dell'attenzione sono state le nuove opportunità di business generate dal mondo dei media contemporaneo, dalle videocommunity al product placement.

Si è svolta in serata la seconda parte del convegno BroadBand People organizzato da Digital Magics, incentrata sul tema 'BroadBand Communities: marketing e comunicazione sui media partecipativi'.

Dopo l'apertura della sessione, ad opera del presidente Gruppo Digital Magics Enrico Gasperini, sono intervenuti Stefano Cagnoni, responsabile business development Digital Magics, Marco Sabetta, direttore commerciale e marketing FC Internazionale Milano, Gabriele Gresta, vice presidente Gruppo Digital Magics, Bruno Pellegrini, ad Nessuno TV, Valerio Ginnasi, ad LiveXtention e Tino Silvestri , A & R Director Warner Music Italy.

La tavola rotonda finale, ha invece avuto come protagonisti Sebastiano Jodice, executive producer Filmmaster Clip e Francesca Reich , Marketing Consumer Fisso Telecom Italia.

Tema ricorrente, negli interventi dei professionisti presenti, la necessità di sviluppare nuovi contenuti e nuove forme di business, alla luce della rivoluzione mediatica in atto.

Stefano Cagnoni: "Strategie di marketing e comunicazione nell'era della convergenza digitale"

Ieri l'attività di comunicazione dell'azienda era basata su strategie media molto ben definite, destinate ad alcuni mezzi chiaramente identificati e con audience facilmente calcolabili. L'obiettivo era raggiungere una massa di consumatori significativa, secondo un'ottica one-to-many. Oggi il panorama è cambiato. I mezzi sono meno delineati, le tecnologie hanno sconvolto le abitudini dei consumatori, creando nuove opportunità strategiche di comunicazione per gli operatori, con un passaggio dal one to many al one to one, per arrivare al a many to one (al singolo cliente più informazioni possibile). Le carte si sono mischiate: per il consumatore ci sono molte più opportunità e possibilità di scelta, attraverso la selezione di mezzi e contenuti. Per le aziende il cambiamento obbliga ad avere analisi più attente del cliente e del sistema di comunicazione. Vanno pesati meglio i numeri, e la qualità dei numeri, differenziando contenuti e media massivi, e contenuti e medi 'personali'. Il segreto sarà coniugare i due approcci in base a prodotto e target.

Marco Sabetta: "Community marketing: l'uso creativo delle tecnologie digitali nella relazione con la comunità dei tifosi"

L'Inter è una vera e propria azienda che opera nello sport e, inevitabilmente, nel mondo della comunicazione. La comunità di interisti è composta da 7 milioni di individui, e l'obiettivo dell'azienda, ha spiegato Sabetta, è interagire con essi il più possibile. I mezzi e gli strumenti per farlo sono molteplici. L'Inter fu la prima squadra ad avere un sito, nel 1996, fatto 'in casa'. Oggi il sito registra 50 milioni di pagine viste al mese. L'Inter è stata la prima squadra, quest'anno, a trasmettere una partita live sul telefonino, grazie ad un accordo con H3G.

Gli obiettivi di queste iniziative, ha concluso Sabetta, sono sviluppare canali e occasioni di contatto, avvicinare emozionalmente il club ai tifosi di tutto il mondo, e convertire i fan in clienti per massimizzare il potenziale del marchio Inter.

Gabriele Gresta: "Format partecipativi e video-comunicazione"

Importante e innovativo nel mondo della comunicazione, secondo Gresta, è il ruolo dei contenuti bio, ovvero realizzati dagli utenti, che animano media come chat e blog, e mettono in crisi il sistema e il funzionamento dei mezzi tradizionali. L'avvento dei primi format interattivi e partecipativi, soprattutto in tv, è stata la scintilla di questa rivoluzione. La tv oggi è fruibile in mobilità, ed è partecipativa: gli utenti possono 'entrare' nella tv. Alla telefonata, si è sostituito il videocollegamento. La tv ha una logica originaria one to many, mentre internet ha introdotto un approccio completamente nuovo, one to one. Nelle community virtuali, infine, si è realizzata una comunicazione many to many. Ed è proprio in questa nuova 'dimensione' che devono convergere le attività 'television like'. Le community offrono dunque nuove opportunità di business, soprattutto quando esse si sviluppano in 'videocommunity'.

Digital Magics, in particolare, sta lavorando da due anni per sviluppare nuovi servizi e tecnologie per realizzare questo passaggio fondamentale, tra tv interattiva e videocommunity, popolate non più da spettatori, bensì da prosumer, individui insieme produttori e consumatori. La videocommunity, dunque, si presenta come un vero e proprio media, nel quale possono nascere nuovi contenuti e nuove forme di business.

Bruno Pellegrini: "Le BroadBand Community popolano i territori mediatici cercando e producendo nuovi linguaggi"

Gli effetti della partecipazione diffusa del pubblico alla comunicazione, produce realtà completamente nuove, come Nessuno tv, un a vera rete televisiva realizzata dal pubblico. La rivoluzione, secondo Pellegrini, è rappresentata dall'abbattimento dei costi di produzione nel campo della comunicazione. Nel mondo, per esempio, ci sono più di 25 milioni di blogger che fanno 'comunicazione' gratuita. Gli operatori classici perdono così il privilegio di essere gli intermediari esclusivi della comunicazione. L'obiettivo di Nessuno tv è quello di un soggetto mediatico influente, grazie al coinvolgimento del pubblico soprattutto attraverso la 'videopartecipazione'. Lo studio è aperto a chiunque, con bar e libreria, mentre ogni giorno 100 blogger italiani realizzano oltre 60 minuti di programmazione.

Valerio Ginnasi: "Planning commerciale, product placement e Brand Tv: nuovi strumenti e nuovi contenuti per investire sui media digitali"

LiveXtension, presentata da Ginnasi, vuole essere un'azienda partner degli operatori della comunicazione per sviluppare prodotti innovativi utilizzando nuovi media e tecnologie. Le aree di operatività, in questo senso, sono tv tradizionali, brand tv, marketing relazionale, community marketing e product placement, da sviluppare in una vera e propria strategia di product integration, grazie alla quale lo sponsor è presente su numerosi media, dai video alla cartellonistica. Molto interessante, per esempio, è il product placement nel campo degli spettacoli dal vivo, dei video game, e dei videoclip musicali.

Il tema del product placement nel campo dell'industria della musica, al termine della sessione del convegno, è stato approfondito da Tino Silvestri, A&R director Warner Music Italy. L'industria discografica tradizionale, ha spiegato Silvestri, ha avuto negli ultimi anni un significativo crollo di risultati. Questo ha generato la necessità di un nuovo modello di business, basato su prodotti digitali per internet e piattaforme mobili. C'è dunque un nuovo mercato in formazione, che però ancora non riproduce il fatturato del vecchio sistema. Per questo è in atto in questi anni una ricerca di nuove forme di business, come il product placement, che sono efficaci per sfruttare il tradizionale 'mercato della musica' anche da parte di brand e prodotti ad esso fino ad ora estranei.