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Rivoluzione social e mobile. Il business passa anche da qui
All'evento 'Fare Business con i social network', svoltosi presso l'Aula Magna dell'Università Bocconi, si è parlato delle opportunità che i social network, in particolare Facebook, offrono alle aziende. 17 milioni gli utenti giornalieri di FB in Italia, 10 milioni da mobile: una platea immensa con cui i brand possono entrare in contatto e da cui possono carpire informazioni utili per costruire strategie efficaci e ottenere vantaggi competitivi.

Ospite d’eccezione Nicola Mendelsohn (nella foto a sx), vice president EMEA di Facebook - che ha aperto i lavori, raccontando la sua storia ed esperienza e condividendo sfide e opportunità a cui si affacciano oggi le aziende italiane che desiderano essere competitive. Sottolineando la valenza di Facebook nel generare un impatto positivo sull’economia italiana, trainata anche dalla diffusione esponenziale del mobile, la Mendelsohn ha suggerito la necessità per le aziende di evolvere velocemente e di comprendere appieno le potenzialità del social e di Facebook: uno strumento preferenziale per crescere grazie alla possibilità di indirizzare un target numericamente elevato, qualitativamente profilato e geograficamente esteso anche oltre i confini nazionali. Nicola Mendelsohn ha inoltre confermato l’importanza dell’Italia quale mercato strategico per Facebook, un’area che da sempre si caratterizza per grande dinamismo rispetto all’innovazione e dove sta crescendo sempre più l’attenzione al digitale.
"In Italia ogni giorno sono 17 milioni gli utenti di Facebook, 10 milioni da mobile - ha dichiarato Mendelsohn -: numeri importanti, che fanno comprendere quanto ampia sia la platea che le aziende possono raggiungere sfruttando adeguatamente questa piattaforma. La diffusione dei social network e del mobile è una vera e propria rivoluzione di portata globale, pari a quella provocata dall'avvento della tv, che modificò radicalmente il modo di comunicare delle imprese".
Le aziende stanno sempre più comprendendo il valore del social a supporto di efficacia ed efficienza a fini di business, tuttavia quest’evoluzione richiede ancora un percorso di educazione e consapevolezza che il social network - oggi con 1,19 miliardi di utenti attivi mensilmente in tutto il mondo e 276 milioni in Europa - desidera sostenere e promuovere anche in Italia. L’evento con l’Università Bocconi, che ha visto una grande partecipazione di rappresentanti di aziende ed agenzie, è stato organizzato con l’obiettivo di diffondere e conferire concretezza a Facebook come piattaforma in grado di sostenere la competitività e la crescita italiana di grandi, piccole e medie imprese. Grazie infatti alla capacità di raggiungere in modo targettizzato milioni di persone con un livello di accuratezza superiore al 90%, Facebook risponde oggi alle esigenze di qualsiasi investitore e segmento di mercato di avvicinare specifiche audience, incrementando l’engagement, il ROI e influenzando le vendite, oltre a migliorare l’efficacia delle attività di marketing e la soddisfazione dei propri clienti.

"La nostra mission è supportare la crescita e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano attraverso la piattaforma al fine di sostenere la competitività delle aziende e promuovere le eccellenze che da sempre contraddistinguono il nostro paese - ha dichiarato Luca Colombo, Country Manager Facebook Italia - .Il valore di Facebook come partner strategico per il sistema paese risiede infatti nella sua capacità di evolvere velocemente, anticipando bisogni emergenti e rispondendo alle esigenze del mercato, grazie a una conoscenza profonda dei trend in atto che consente di gestire in modo efficace e rilevante la relazione tra brand e utente. L’evoluzione verso modelli di business più avanzati è in particolare trainata da un incremento dell’accesso da mobile che vede 16 milioni di utenti italiani attivi mensilmente sul social network e 10 milioni che si collegano da mobile al giorno - un numero che solo l’anno scorso rappresentava l’utenza attiva al mese - un dato assolutamente rilevante per l’Italia e in linea con il resto dell’Europa e che ci aspettiamo continuerà a crescere".
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Negli ultimi 10 anni, come sottolineato da Nielsen nel corso dell’evento, l’avvento del social e la penetrazione dei dispositivi mobile hanno infatti trasformato i comportamenti dei consumatori, delle aziende e dei media, modificando profondamente la relazione tra acquirenti e brand e moltiplicando il numero di touch point. Questo scenario genera oggi la necessità per le aziende di differenziarsi nella mole di informazioni e contenuti, facendo leva su una conoscenza profonda delle persone e dei loro reali interessi. Il social, che già oggi riveste un ruolo determinate nelle scelte dei consumatori e nel processo di acquisto, sarà sempre più strategico e nel 2014 Internet diventerà il secondo media con un peso pari al 19% nel media mix subito dopo la tv (51%).
Infine la gestione evoluta dei big data permetterà di generare vantaggi competitivi lungo l’intera catena del valore, anticipando trend e bisogni emergenti, ottimizzando gli investimenti e fidelizzando l’esperienza dei clienti.
"L’esplosione delle piattaforme social e dei device che si è registrata nell’ultima decade ha cambiato modalità di interazione e abitudini in tutto il mondo, offrendo la possibilità di essere connessi sempre e ovunque e di accedere a Internet da più dispositivi per necessità differenti - ha dichiarato Roberto Pedretti, Country Manager Nielsen Italia - .In questa evoluzione, l’Italia rappresenta un paese all’avanguardia con una penetrazione di smartphone pari al 62% della popolazione italiana e una crescita costante della disponibilità di accesso a Internet da diversi device pari al 35% da smartphone e 160% da tablet. L’evoluzione cui stiamo assistendo permea oggi anche nelle aree geografiche e community di persone meno avanzate come il Sud e le isole con un incremento del 40%, la classe operaia con un aumento del 49% e i pensionati del 64%. Stimiamo che nel 2014 queste cifre aumenteranno ulteriormente, raggiungendo a livello globale 1,4 miliardi di smartphone e 400 milioni di tablet".
"L'85% dei 38 milioni di italiani che si collegano al web utilizza la rete per cercare informazioni relative a prodotti e servizi, soprattutto leggendo i pareri degli altri utenti - ha continuato Pedretti -, e anche se è ancora predominante il modello che prevede che ci si informi online per poi acquistare offline, si assiste a un leggero calo di questo trend, segno che l'ecommerce sta prendendo sempre più piede. D'altra parte, il 14% dei navigatori ha acquistato su Internet almeno una volta negli ultimi tre mesi".
Il potenziale di business che si nasconde dietro i social network ha una dimensione molto articolata e rappresenta un ambito assolutamente interessante da analizzare per la SDA Bocconi School of Management e l’Università Bocconi, determinate ad approfondire attraverso ricerche mirate l’impatto che i social network sono in grado di generare sul mercato. L’Italia non è ancora pienamente consapevole di questo potenziale e fino a che punto è in grado di influenzare positivamente la reputazione di un brand, il legame con l’utente e i risultati di business.
"Quando si parla di social è importante valutarne ogni aspetto, quindi sicuramente è centrale il focus sul conversion rate e gli incrementi delle vendite, ma è altrettanto fondamentale considerare anche la valorizzazione del passa parola positivo e del coinvolgimento dei consumatori in iniziative di marketing che possono arrivare fino a processi di crowdsourcing, che li rendono veri e propri protagonisti - ha spiegato Emanuela Prandelli, Professore Associato del Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi e della SDA Bocconi School of Management -. Il social può inoltre avere una dimensione di ritorni più indiretti, spesso oggi ancora poco esplorata dalle aziende in Italia: social CRM e big data possono infatti offrire una conoscenza di passioni, interessi, prodotti amati e brand preferiti dagli utenti inimmaginabile in passato e in grado di incidere significativamente sull’efficacia delle iniziative di marketing".
SP e MF