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WB Forum. Roberts (S&S): Ispirazione, creatività, irresistibilità i concetti chiave per le aziende leader. Il marketing? E' morto

Per il Ceo mondiale di Saatchi & Saatchi oggi il mondo in cui siamo immersi è VUCA, ovvero vibrant, unreal, crazy, astounding. In un contesto di questo tipo deve cambiare la modalità di lavoro delle aziende. I leader devono diventare 'leader ispirazionali' e 'creativi', in grado di creare love brand a cui i consumatori non possono resistere. Nell'era dei social network, inoltre, lo storytelling si traforma in storysharing e il return on investment in return on involvement. il marketing tradizonalmente inteso è morto, il suo scopo è ora creare movimenti a cui le persone vorrebbero appartenere.
Non ha mezze misure Kevin Roberts (nella foto), Ceo globale di Saatchi & Saatchi, e quando questa mattina, 5 novembre, è salito sul palco del World Business Forum, si è divertito a stupire la platea con dichiarazioni forti. Come questa:  "Il marketing è morto", ha affermato il manager. Salvo poi specificare: "O meglio, il marketing tradizionalmente inteso è morto, quello che si basava sulle regole d'oro da tenere presente per spingere i consumatori ad acquistare un prodotto. Oggi lo scopo delle attività di marketing deve essere dare vita a un movimento a cui le persone devono desiderare di appartenere".

Questo in realtà è soltanto uno dei cambiamenti determinati nelle organizzazioni dal nuovo contesto in cui sono inserite. Un contesto che possiamo definire VUCA, acronimo per vibrant (vibrante), unreal (irreale), crazy (matto), astounding (sorprendente). In questo nuovo mondo, i manager devono essere sostituiti dai surfer, nel senso che devono imparare a cavalcare l'onda del cambiamento. Inoltre l'attenzione lascia il posto alla partecipazione, dal momento che i clienti vogliono sempre più essere coinvolti dalle aziende, e l'informazione viene sosittuita dall'ispirazione: prodotti, siti etc devono ispirare, l'informare non è più sufficiente. Si passa dall'essere 'always on' all'essere 'always competiting' e, nell'era dei social network, lo storytelling deve trasformarsi in storysharing: gli utenti non si accontentano più di sentire delle storie, ma vogliono avere un ruolo al loro interno e poterle condividere. Inoltre il return of investment diventa return of involvement, dal momento che la parola d'ordine all'interno delle aziende deve essere coinvolgimento.

"Per essere vincenti oggi servono tre elementi: ispirazione, creatività e ispirabilità - ha dichiarato Roberts - . Innanzitutto ispirazione: tutti noi, manager compresi, più che di una strategia abbiamo bisogno di un sogno. Per questo motivo i leader di oggi devono essere 'leader ispirazionali', in grado di dare ai dipendenti responsabilità, formazione, riconoscimenti, gioia. Questi leader sono ottimisti radicali, amano il talento e il loro compito principale è creare altri leader dando vita a una squadra vincente. Fuoco dentro ma ghiaccio nella mente, questo deve essere il motto del leader moderno". 

"Passiamo poi al secondo concetto, la creatività - ha proseguito il manager - . Non serve cercare la grande idea, l'importante è trovarne tante, anche minori, dal momento che poi sarà il mercato stesso a decretare quella vincente. Il chief executive officer deve trasformarsi in chief excitement officer e il chief marketing officer in chief magic officer: anche i leader, cioè, devono essere creativi e dare vita a idee nuove che le persone abbiano voglia di condividere". 

"Infine, l'irresistibilità. Si tratta di una caratteristica propria di quelli che vengono definiti love brand, ovvero marchi basati sul rispetto e sull'amore che non appartengono più alle aziende ma a chi li acquista e, a differenza dei bradn tradizionali, non sono vulnerabili alla concorrenza o all'innovazione. Sono percepiti come insostituibili e irresistibili, in grado di suscitare emozioni", ha chiosato Roberts.

Dunque, riuscire a creare un brand di questo tipo può essere la chiave per il successo. Come fare? "Avvolgere il proprio marchio con un alone di mistero,renderlo sensuale, senza svelare tutto subito, dal momento che più una cosa si conosce, meno diventa interessante. E poi, creare un rapporto di intimità tra il consumatore e il marchio, metterli in connessione profonda": questi i consigli del Ceo Saatchi & Saatchi.

Certo, più facile a dirsi che a farsi, ma tentar non nuoce. 

SP