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Checco Zalone on air con uno spot 'irriverente' per promuovere la raccolta fondi per la ricerca contro la SMA. Firma Taodue
Uno spot che affronta il tema della disabilità in modo nuovo, un po' irriverente anche, ma senza dubbio efficace. E' in tv da ieri, 25 settembre, il film che vede protagonista Checco Zalone volto a promuovere la raccolta fondi a favore di Famiglie SMA, associazione Onlus composta e gestita da genitori di bambini e da adulti affetti da SMA (Atrofia Muscolare Spinale).
L'idea alla base è tanto semplice quanto rivoluzionaria per una campagna di questo tipo: per una volta non si fa leva sui valori o sull'etica per invitare le persone a rivolgere un pensiero a chi è più debole e a sostenere la ricerca, ma sul fatto che aiutare può rappresentare il modo migliore per eliminare alcuni problemi: in breve, se convivere con un disabile nel proprio spazio vitale è faticoso, aiutandoli con azioni concrete a stare meglio, possiamo stare meglio anche noi.
Lo spot è stato creato e realizzato da Taodue, mentre la creatività della campagna (grafica, ideazione del gadget che sarà distribuito nelle piazze il prossimo fine settimana, comunicazione per web e stampa) è opera dell'agenzia Developing.it.
Guarda lo spot.
Lo spot, che fa sorridere e sdrammatizza il tema senza per questo banalizzarlo, è stato lanciato sulla pagina Facebook di Zalone ma resterà on air fino all'8 ottobre anche sui canali Mediaset e su La7.
Zalone, che si è prestato gratuitamente all'iniziativa, nel film si trova a dover condividere lo stesso condominio con Mirko, un bambino affetto da SMA che reclama i suoi diritti. La 'convivenza' non è certo facile: impossibile usare le scale quando Mirko deve salire con la carrozzina motorizzata e Checco è addirittura costretto a rinunciare al suo posto auto in cortile.
Alla fine la soluzione è una sola: mettere mano al portafoglio e aiutare la ricerca, così che un giorno Mirko possa guarire e Checco possa così avere vita più semplice.
Obiettivo della campagna è potenziare la rete dei professionisti che si occupano di atrofia muscolare spinale e migliorare l’assistenza territoriale dedicata ai pazienti. Quest'anno, il rafforzamento della rete contribuirà a permettere la distribuzione del primo farmaco salvavita che presto sarà disponibile peri pazienti con la forma più invalidante di amiotrofia spinale.
SP

