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2008 anno nero per l'editoria Usa. E il 2009?

La capitalizzazione di borsa dei titoli delle testate americane nell'anno appena conclusosi è crollata dell' 83%, per un valore assoluto totale di 64,5 miliardi. Nonostante tutto, la domanda di giornalismo sembra reggere, anzi, pare addirittura potenziata.

Il 2008 verrà ricordato come un anno terribile per la stampa made in Usa. Come si legge oggi, 7 gennaio, su Repubblica.it, la capitalizzazione di borsa dei titoli delle testate americane nell'anno appena conclusosi è crollata dell' 83%, per un valore assoluto totale di 64,5 miliardi .

A soffrire relativamente meno sono stati il Washington Post e il New York Times, che hanno registrato cali di poco superiori al 50%. Tra i fattori scatenanti della crisi dell'editoria la diffusione sempre più massiccia del digitale e la grave situazione dell'economia globale.

Nonostante tutto, la domanda di giornalismo sembra reggere, anzi, pare addirittura potenziata. Il 2009 potrebbe dunque essere l'anno della svolta, a patto che gli operatori dell'editoria approfittino del momento difficile per cambiare rotta.