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Fusione Omg-Publicis? WPP affila gli artigli e strappa clienti ai due Gruppi

Mentre questioni ancora irrisolte rendono più difficile l'importante operazione (leggi news), il Gruppo guidato da Martin Sorrell (nella foto) ne approfitta per boicottarla e per far sentire la sua presenza sul mercato, 'rubando' clienti importanti alle strutture coinvolte nella fusione, soprattutto sul fronte media. Basti pensare che GroupM ha strappato il budget Vodafone a OMD (Omnicom), il budget Marks & Spencer a Walker Media (Publicis) e l'account BGL Group a ZenithOptimedia (Publicis).
Come abbiamo già pubblicato nei giorni scorsi (leggi news), la fusione annunciata da mesi tra i due colossi della comunicazione mondiale Omnicom Media Group e Publicis Groupe si sta rivelando più difficile del previsto, a causa di alcune questioni ancora da risolvere, a livello fiscale ma non solo. Si ricordino ad esempio le divergenze in merito ai manager che andranno a occupare le posizioni più importanti della nuova Publicis Omnicom Group.

Mentre Omg e Publicis si organizzano, WPP (nella foto il Ceo Martin Sorrell) non perde l'occasione per mettere loro i bastoni tra le ruote e per mostrare i denti, 'rubando' clienti importanti alle strutture coinvolte nella fusione, soprattutto sul fronte media. 

Come riportato da ADVexpress (leggi news), solo la scorsa settimana, GroupM ha strappato a OMD (Omnicom) il budget Vodafone da 1 miliardo di dollari, a Walker Media (Publicis) il budget Marks & Spencer da 100 milioni di dollari e a ZenithOptimedia il budget BGL Group/Comparethemarket.com del valore di 185 milioni di dollari. E c'è da scommettere che la stessa strategia verrà messa in atto anche per i clienti delle agenzie creative.

Il messaggio lanciato da Sorrell è chiaro: forse tra pochi mesi WPP non sarà più il network più grande al mondo nel settore della comunicazione, ma senz'altro resterà il più aggressivo. 

Naturalmente i boss delle agenzie appartenenti a Omg e Publicis non si fanno intimorire e sono pronti a dar battaglia alle strutture WPP, anche se l'incertezza relativa alla fusione non gioca a loro favore.

SP