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Gli spot del SuperBowl in anteprima sui social network: e l'effetto sorpresa?

Come si legge oggi 14 gennaio, su stampa estera, accade sempre pià spesso che gli spot ideati per il SuperBowl siano visibili in anteprima sui social network, da Twitter a YouTube, passando per Facebook. Certo, questo consente alle aziende di testare il gradimento dei loro commercial, ma forse rischia di compromettere l'effetto sorpresa che ha sempre accompagnato la pubblicità pianificata durante la manifestazione.
Cominciano a circolare in rete in questi giorni alcuni degli spot che saranno pianificati nel corso della prossima edizione del SuperBowl. Ad ospitare i filmati sono in particolare i social network, da Twitter a YouTube, passando per Facebook, che le aziende utilizzano per testare in anteprima il gradimento dei loro commercial.

D'altra parte, come si legge oggi, 14 gennaio, su stampa estera, il fatto che le aziende spendano in media tra i 3,5 e i 4,5 milioni di dollari per pianificare i loro spot durante la manifestazione fa comprendere quanto possano essere interessate a valutarne l'apprezzamento utilizzando i nuovi strumenti offerti dalla rete, senza contare poi che diffondere un commercial sui social media consente di ammortizzare in parte il costo grazie alla pubblicità gratuita che si ottiene attraverso la viralizzazione.

Sta di fatto, tuttavia, che se alcuni ritengono che diffondere gli spot in anteprima sia anche un modo per creare un legame più profondo con gli utenti/consumatori, altri sostengono che nulla può sostituire l'efficacia dell'effetto sorpresa, ottenuto lanciando un filmato particolarmente impattante soltanto durante il SuperBowl, senza che nulla sia trapelato prima.

Basti pensare allo spot Chrysler con protagonista Clint Eastwood (nella foto), uno dei più apprezzati dell'edizione 2012: avrebbe avuto lo stesso impatto se fosse stato possibile visionarlo prima in rete? Forse no.

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SP