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Google/WPP: da 'frenemies' a partner per provare l'efficacia dell'online

Google e il Gruppo WPP hanno lanciato insieme un programma da 4,6 milioni di dollari per premiare i ricercatori che dimostreranno l'efficacia del marketing online nel modificare i comportamenti dei navigatori.

Da 'frenemies' a partner: Google e il Gruppo WPP hanno lanciato congiuntamente un programma di ricerca che assegnerà fino a 12 'premi' all'anno, nei prossimi tre anni, ciascuno fra i 50 e i 70 mila dollari, destinati ai ricercatori accademici che riusciranno a dimostrare l'efficacia del marketing online nel modificare il comportamento dei consumatori.

Obiettivo di fondo del programma è capire come e perché i consumatori passino il 30% del loro tempo online mentre le aziende continuino a investire nel mezzo solamente l'11% dei propri budget.

Le aree di ricerche che saranno prese in considerazione comprendono, fra le altre, l'interazione fra media on e off line (l'influenza dei media classici sul search marketing e viceversa, le metriche per comparare le loro performance, i modelli di mobile advertising, ecc...), la rilevanza e l'efficacia delle misurazioni (quali linee guida per trasferire gli spot video dal broadcast al broadband, come incrementare l'efficacia dei banner, la modellazione delle risposte dei consumatori alla pubblicità digitale nei social network e sul mobile, ecc...), la conoscenza e l'engagement delle audience online (quali aree sono ancora scoperte e andrebbero approfondite, come migliorare il grado di accettazione delle marche nei social network, ecc...).

Per facilitare la ricerca in questi campi, Google e WPP forniranno dati significativi sui mercati di riferimento. Nello specifico, Google fornirà i suoi servizi 'Insight for search', 'Google trends for websites' e 'Google Trifecta' (che comprende i 'Google webmaster tools', 'Google Analytics' e 'Google website optimizer'), mentre WPP consentirà l'accesso ai propri tool esclusivi BrandZ, Market Norms e TGI, oltre ai dati generati da Group M e dall'istituto di ricerche di sua proprietà, The Kantar Group.

Qualora fosse necessario e richiesto dai ricercatori, WPP si impegna anche a chiedere ai propri clienti il permesso per accedere a ricerche proprietarie realizzate per conto delle aziende.