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Negli USA è un buon momento per lavorare nel business delle agenzie. Ecco perché
Negli Stati Uniti le agenzie hanno ricominciato ad assumere e la spesa pubblicitaria finalmente sta raggiungendo la quota pre-recessione. Come riporta oggi, 4 maggio, la stampa internazionale, questo è un ottimo momento per lavorare in questo business, soprattutto nelle strutture orientate al digital.

Questo infatti quello che sta succedendo, in 10 punti.
1. Nel 2014 le revenue delle agenzie statunitensi sono cresciute del 5,4%, raggiungendo i 43,6 miliardi di dollari
2. Il digital ha contribuito al 39,7% delle revenue delle agenzie statunitensi, considerando le attività digitali di tutte le tipologie di agenzie (creative, media, pr, digital)
3. Dei cinque maggiori digital networks a livello mondiale, solo uno è detenuto da un'agenzia della 'vecchia guardia: si tratta di Wunderman, quinto in classifica e parte di WPP. Ai primi quattro posti ci sono infatti: IBM Interactive Experience, Deloitte Digital, Accenture Interactive e Epsilon.
4. Tutte le principali discipline hanno registrato una crescita lo scorso anno, dal +4,4% di fatturato delle agenzie di advertising al +10,3% della comunicazione healthcare.
5. Le agenzie media hanno ottenuto buone performance, grazie in particolare al digitale, che include anche il programmatic.
6. A dicembre il tasso di occupazione nelle agenzie statunitensi si è attestato a 192.400 persone, ovvero il numero più alto dai primi anni Duemila
7. A gennaio per la prima volta l'occupazione in ambito digital-media negli Stati Uniti ha raggiunto quota 175mila persone.
8. L'occupazione nelle agenzie statunitensi di PR è al livello record di 59.800 persone.
9. I quattro principali network (WPP, Omnicom, Publicis, Interpublic) nel 2014 hanno messo a segno più di 100 deals.
10. Le azioni in Dentsu, Publicis e WPP ad aprile hanno raggiunto il livello più alto di sempre. E, sempre parlando di Borsa, ottime performance sono state ottenute da Omnicom a marzo e da Interpublic a febbraio.
SP