Foreign Office
Procter & Gamble investe di meno per ottenere di più
Illustrando i risultati del primo
trimestre 2009, il chief executive officer di Procter &
Gamble
,
AG Lafley (nella foto),
ha evidenziato un calo di circa il 13% delle spese generali e amministrative
dell'azienda rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che comprendono un
budget per il marketing globale di circa 8 miliardi di dollari (6 miliardi di
euro).
Il calo, ha dichiarato Lafley, riflette un abbassamento della spesa di marketing ma al tempo stesso un incremento della sua efficienza. "Ciò che abbiamo fatto – ha detto il ceo – è stato cercare di spendere un po' meno soldi ma ricevere in cambio molto di più".
Questo è stato possibile per un motivo tutto sommato
semplice: la crisi che ha colpito il settore dell'auto e quello della finanza,
entrambi fortissimi investitori pubblicitari, ha in effetti fatto crollare
la domanda di spazi, consentendo a P&G di negoziare con i mezzi per ottenere
di più e a prezzi più bassi.
Il vantaggio è stato addirittura doppio perché, come ha spiegato
ancora Lafley, il risparmio ottenuto ha compensato una parte dei costi
(in questo caso aumentati) sostenuti dal colosso del largo consumo per offerte promozionali e attività
in store.