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Publicis Groupe: il digital contiene il calo dei ricavi a -0,8% nel semestre

I ricavi consolidati si sono attestati a 2,209 mln di euro, la crescita organica ha registrato un -6,6% sul 2008. Publicis (nella foto il Ceo Maurice Lévy) è riuscita ad accrescere la propria quota di mercato e a contenere gli effetti della crisi grazie alle attività digitali, ai mercati emergenti e al new business (circa 2,2 mld di euro). La ripresa è attesa a metà 2010.

Publicis Groupe ha reso noti oggi, 23 luglio, i risultati relativi al primo semestre. Come ci si poteva aspettare, l'andamento del mercato dell'advertising globale nel secondo trimestre rispecchia il contesto economico generale. Alla fine del 2008, gli effetti della recessione negli Stati Uniti hanno cominciato a intensificarsi, impattando tutti i settori. Si sono riverberati velocemente in Europa, specialmente nel Sud Europa, con pesanti cali negli investimenti pubblicitari. In questo difficile clima economico, Publicis Groupe è riuscita comunque ad accrescere la propria quota di mercato.  

Ricavi nel primo semestre 2009

I ricavi consolidati nel primo semestre del 2009 si sono attestati a 2,209 milioni di euro, in calo dello 0,8% rispetto ai 2,226 milioni del 2008. La crescita organica ha registrato un -6,6%. Come previsto, il secondo trimestre è stato peggiore rispetto ai primi mesi dell'anno. La crescita del 5,7% delle attività digitali, che contano per il 20,8% dei ricavi, ha però permesso di fronteggiare la crisi generale del mercato, come anche i mercati emergenti, che portano il 21,9% del fatturato. Il calo complessivo in questi mercati è stato infatti contenuto al 3,7% , una percentuale minore rispetto alla flessione registrata nei mercati sviluppati.

I problemi di General Motors hanno avuto un forte impatto sul business di Gruppo. Eliminando infatti l'effetto General Motors, la crescita organica si sarebbe attestata a -5,4% invece che a -6,6% . I ricavi consolidati nella prima metà del 2009 derivano: per il 37% dall'advertising, per il 21% dal media e per il 42% da SAMS (incluse le attività digitali).

Solo l'America Latina e l'Africa/Medio Oriente hanno contribuito positivamente alla crescita organica. L'Europa è stata particolarmente colpita dalla crisi nel secondo trimestre, con una flessione che al Sud ha raggiunto il -26,6%. La Francia è stata piuttosto stabile nel semetre (-7,6%), grazie soprattutto al new business. In Gran Bretagna il calo è stato dell'8,4% e in Germania del 10,0%. La Russia ha perso il 6,6% , mentre i Paesi dell'Europa centrale hanno continuato a crescere (+4,6%). Nonostante la questione General Motors, il Nord America ha continuato a ottenere performance positive rispetto ad altri Paesi, soprattutto grazie al solido business delle attività digitali. La zona Asia/Pacific ha mostrato performance contrastanti, con la Cina stabile, forte flessione in India (-13.8%), Korea (-26,3%), e Giappone (-10,5% ).

Ricavi nel secondo trimestre 2009

I ricavi consolidati del secondo trimestre si sono attestati a 1,134 milioni di euro (-2.7%). La crescita organica è calata dell'8,6% (o del -7,4% escluse le perdite dovute a General Motors). Nel secondo trimestre dell'anno la crisi si è fatta più pesante:  molti Paesi, inclusi i mercati emergenti, che avevano ottenuto risultati positivi nei primi mesi, hanno dovuto fronteggiare una pesante flessione rispetto al primo trimestre. Il rallentamento economico ha interessato numerosi settori e Paesi, l'unica eccezione è costituita dalle attività digitali, che comunque hanno subito anch'esse un calo.

Il margine operativo nel primo semestre dell'anno è stato di 287 millioni di euro (-14,1% rispetto ai 334 milioni di euro del primo semestre 2008). Il fatturato netto del Gruppo si è attestato a 167 milioni di euro, contro i 192 milioni della prima metà del 2008.

All'inizio dell'anno, VivaKi Nerve Center ha lanciato The Pool, una nuova iniziativa nata con l'obiettivo di creare un nuovo standard per l'advertising online. Il progetto ha coinvolto alcuni tra i principali online video providers come AOL, Broadband Enterprise, CBS, Discovery, Hulu, Yahoo! e Microsoft. Tra gli investitori che hanno aderito all'iniziativa Applebee's, Capital One, Nestlé, Purina, e altri, tutti clienti di Publicis Groupe .

Maurice Lévy (nella foto), chairman e chief executive officer di Publicis Groupe , ha così commentato i risultati: "Come previsto, la recessione globale ha peggiorato la situazione dell'industria della comunicazione. Il calo degli investimenti pubblicatari a livello mondiale è stimato tra il 13% e il 15% per la prima metà dell'anno. Nel secondo trimestre Publicis, grazie al digitale e ai mercati emergenti, è riuscita a ottenere risultati migliori rispetto alla media del mercato. Abbiamo chiuso i primi sei mesi con una crescita organica in diminuzione del 6.6% rispetto allo scorso anno, un risultato che riflette chiaramente la crescita della nostra quota di mercato. Anche il margine operativo si è ridotto, ma attraverso azioni di contenimento dei costi siamo riusciti a contenere il calo al -13% . Un altro fattore di vitale importanza che ci ha permesso di limitare gli effetti della crisi è stato il New Business, settore in cui siamo leader a livello globale, e i cui i risultati saranno ancor più visibili nel 2010. fare previsioni in questo particolare momento economico non è facile. Però la nostra attività sul digitale e nei mercati emergenti e il solido controllo dei costi ci consentono di essere cautamente ottimisti e di credere che riusciremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi di breve periodo".

Attività del Gruppo nel primo semestre 2009

Ad aprile, Publicis Groupe ha acquisito Nemos , agenzia di comunicazione interattiva con sede in Svizzera, allo scopo di incrementare i propri servizi digitali.

Il 25 giugno, Publicis Groupe e Microsoft hanno siglato un accordo globale relativo alle tre aree vitali per la crescita dei media digitali, vale a dire contenuto, performance e misurazione dell'audience.

I primi sei mesi del 2009 sono stati produttivi per Publicis Groupe sul fronte del New Business, che ha portato circa 2,2 miliardi di euro consentendo al gruppo di consolidare la propria quota di mercato.Tra le principali acquisizioni Carrefour (worldwide), China Mobile (China), Wrigley (United States), BMW (China), Telkonsel (Indonesia), TGI Friday's (United States), sanofi-aventis (United States), BNP Paribas/Fortis (Belgium), JP Morgan Chase (United States), and MillerCoors (United States).

Previsioni

Nel secondo trimestre gli effetti dela crisi si sono fatti sentire più pesantemente. In aprile, ZenithOptimedia ha rivisto le stime di dicembre, che preannunciavano una flessione dello 0,2% nel mercato dell'advertising, stimando un calo del 6,9%. Le previsioni più recenti, dell'inizio di luglio, mostrano un ulteriore calo e stimano una perdita dell'8,6% durante l'anno, anche se il secondo semestre dovrebbe essere più stabile.

In questo contesto, il Publicis Groupe stima che il mese più negativi, in cui la flessione toccherà i massimi livelli, sarà luglio o al massimo agosto, mentre da settembre dovrebbe cominciare un lento recupero. Il business dovrebbe tornare a crescere intorno alla metà del 2010. Publicis Groupe conferma i propri obiettivi per il 2009: aumentare la propria quota di mercato, proteggere i margini e registrare un calo minore rispetto alla media del mercato.

SP