Foreign Office
Publicis Groupe: nei 9 mesi revenue a 4,7 mld, pesante calo a settembre
Mentre i risultati di luglio e agosto sono stati in linea con le aspettative, a settembre c'è stato un drastico calo dei budget, soprattutto in Europa, che ha portato a una crescita organica negativa del -1,6%, contro il 6,6% previsto. Nei nove mesi, le attività digitali e i Paesi ad alto tasso di crescita hanno contribuito per il 55,2% alle reveue del Gruppo. Il new business si è attestato a 2,4 miliardi di dollari.
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Europa: con un calo complessivo del -3,6%, il terzo trimestre si è rivelato particolarmente difficile nei Paesi dell'Europa del Sud (-8,7%), mentre il calo nei Paesi dell'Europa del Nord si è fermato al -1,3%. Nel dettaglio, la Francia ha registrato -2,2%, il Regno Unito -0,8% e la Germania -1,8%.
Nord America: anche in quest'area c'è stato un rallentamento, con una crescita del +3,2% a settembre, contro il 6,1% di luglio e agosto.
BRIC + MISSAT: questi Paesi hanno registrato una crescita complessiva dell'8,5% che riflette la vitalità dei Paesi principali dell'asia come la Cina (+16,2%) e l'India (+16,5%)
Anche il Brasile ha mantenuto una performance positiva, con un incremento del +7%.
- ROW: crescita a +3,6% nonostante il rallentamento di alcuni Paesi, come Corea e Giappone.
Nei primi nove mesi del 2012 il fatturato consolidato di Publicis Groupe si è attestato a 4,7 miliardi di euro, in crescita del 14,4% sullo stesso periodo del 2011. La crescita organica si è attestata al 30 settembre 2012 a +2,5% rispetto al +6,9%.
Nei nove mesi, le attività digitali e i Paesi ad alto tasso di crescita hanno contribuito per il 55,2% alle reveue del Gruppo. Nel dettaglio il digitale ha contribuito al 33,3%, contro il 30,2% dei primi nove mesi del 2011, mentre i 'fast growing markets' hanno rappresentato il 24,8% del fatturato totale, rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il new business si è attestato a 2,4 miliardi di dollari. Tra i principali clienti acquisiti: Taco Bell (USA), Emerson (China), Siemens (Germany), Decathlon Sports Goods (India), Trinity P3/ Honda (Australia), Lenovo (Singapore, UAE), Group Bel (Egypt), L’Oréal (Singapore).
Il Gruppo conferma il suo obiettivo di medio termine di generare il 75% dei suoi ricavi da digital e 'fast growing markets', anche grazie allo sviluppo di nuovi servizi digitali, come l'e-commerce.
Maurice Lévy (nella foto) Chairman e Ceo di Publicis Groupe, ha dichiarato: "E' stata un'estate di contrasti: a luglio e ad agosto si è registrata ancora una tendenza al rialzo, ma a settembre c'è stata una brusca inversione di marcia in tutti i mercati d'Europa. Mentre i Paesi dell'Europa del Sud hanno visto un declino costante dell'advertising, iniziato appunto a settembre, nei Paesi dell'Europa del Nord il calo è stato tanto drastico quanto improvviso. La Francia è stato il Paese che ha sofferto di più, dal momento che dalla fine dell'estate gli investitori hanno cominciato a posporre o canellare le campagne pubblicitarie. Nel resto del mondo la situazione è un po'migliore, ma in ogni caso la crescita ha rallentato un po' dovunque. Date le circostanze, è da considerarsi buona la performance di Publicis, che ha raggiunto una crescita organica del 2%, leggeremente inferiore alle previsioni. Mentre infatti i risultati di luglio e agosto sono stati in linea con le aspettative, a settembre c'è stato un drastico calo dei budget, soprattutto in Europa, che ha portato a una crescita organica negativa del -1,6%, contro il 6,6% previsto".
"In ogni caso le aree di crisisono limitate geograficamente e settorialmente e non minano in alcun modo il potenziale di Publicis Groupe - ha continuato Lévy -. I nostri investimenti in ambito digitale e sui mercati emergenti nei primi nove mesi dell'anno hanno dato buoni frutti in termini di crescita (rispettivamente 7,5% e 6,3%). Naturalmente la situazione economica precaria dell'Europa ci spinge a una grande attenzione al controllo dei costi operativi. Continueremo a indirizzare i nostri investimenti sui segmenti e sui mercati che offrono le maggiori opportunità di crescita, in primis il digital. Sono fiducioso nella forza di Publicis Groupe, nella sua strategia e nella sua capacità di raggiungere a fine anno gli obiettivi che si è data e di migliorare le performance nel lungo termine".
SP