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Publicis Groupe: nel primo semestre fatturato a 3,08 mld (+14,3%), il 33% dal digital

Il Gruppo guidato da Maurice Lévy nel secondo trimestre ha registrato un rallentamento nella crescita delle revenue, che hanno registrato un +15,5% attestandosi a quota 1,632 miliardi di euro. La crescita organica del primo semestre è pari al 2,8%. Le economie emergenti hanno generato invece il 24,4% delle revenue totali, in crescita sul 23,2% del primo semestre 2011. Le nuove acquisizioni hanno portato nelle casse dell'agenzia 1,8 miliardi di dollari.
Il board di Publicis Groupe, sotto la presidenza di Elisabeth Badinter, ha approvato ieri, 19 giugno, i risultati relativi al primo semestro 2012. Le previsioni di crescita per il 2012 devono essere riviste al ribasso a causa del rallentamento generale dell'economia, della crisi finanziaria in Europa e delle difficoltà rilevate in alcuni settori economici. In questo contesto Publicis Groupe, dopo un primo trimestre brillante, ha registrato un rallentamento.

Il fatturato consolidato nel secondo trimestre è cresciuto del 15,5% e ha raggiunto 1,632 miliardi di euro nel secondo trimestre. La crescita organica si è attestata a 1,6%. Diverse le cause: il confronto con la performance particolarmente positiva del secondo semestre 2012, la debolezza del mercato europeo, la perdita del budget media di General Motors.

Nel primo semestre il fatturato consolidato si è attestato a quota 3,084 miliardi di euro, in crescita del 14,3% rispetto ai 2,699 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. La crescita organica del primo semestre è pari al 2,8%, ovvero una percentuale inferiore rispetto al primo semestre 2011, a causa del rallentamento globale dell'economia registrato nel secondo trimestre.

Le attività digitali attualmente contribuiscono per il 33,2% al fatturato di Gruppo, una quota superiore rispetto al 29% del 2011. Le economie emergenti hanno generato invece il 24,4% delle revenue totali, in crescita sul 23,2% del primo semestre 2011.

Nel 2012 il fatturato consolidato è dunque suddiviso in questo modo: 33% dai servizi digitali, 30% dall'advertising, 19% da SAMS e 18% da attività media. Analizzando i vari mercati di riferimento di Publicis emerge che:
- Europa: nel Regno Unito crescita organica a 4,1% e in Francia a 0,9%. Rallentamento negli altri Paesi dell'Europa Occidentale (Germania, Italia e Spagna) e in particolare in quelli a Sud.
- Nord America: con una crescita 2.6%, il Nord America continua a registrare buoni risultati, in particolare in ambito digital. 
- I Paesi BRIC e MISSAT hanno registrato una crescita organica pari all'8,9%, con performance degne di nota in particolare in Brasile (+12,5%), Russia (+5,9%), India (+5,1%), Cina (+7,8%), Messico (+8,9%) e Sud Africa (20,8%).
- Nel resto del mondo, che include Australia e Giappone, crescita del 3.9%.

Nel primo semestre 2012 il margine operativo si è attestato a 468 milioni di euro, in crescita del 13,9% sui 411 milioni dello stesso periodo del 2011. Debito netto a quota 902 milioni di euro. Per quanto attiene al New Business, le nuove acquisizioni hanno portato nelle casse dell'agenzia 1,8 miliardi di dollari.

Outlook

Publicis Groupe ritiene che nel secondo semestre la crescita sarà maggiore rispetto al primo semestre. Il Gruppo continuerà a focalizzarsi sullo sviluppo delle attività digitali e sull'espansione nei mercati in crescita. Publicis Groupe mantiene l'obiettivo di medio termine di generare il 75% del fatturato da iniziative digital e dai Paesi in via di sviluppo.

Maurice Lévy (nella foto), chairman e Ceo di Publicis Groupe, ha commentato: "Come annunciato lo scorso febbraio, la crescita organica nel secondo trimestre si è stabilizzata. Il new business invece ha continuato a crescere, sopratutto per quanto concerne l'ambito digital, all'interno del quale si prevede un aumento a doppia cifra. Il terzo trimestre dovrebbe essere caratterizzato da una crescita maggiore che ci consentirà di confermare le nostre previsioni per l'anno. Il nostro margine operativo si è attestato a 13,5%, allo stesso livello dello scorso anno, nonostante la crescita più debole registrata nel secondo trimestre. L'utile netto è cresciuto in modo importante (+19%), permettendoci di raggiungere i nostri obiettivi in termini di profittabilità e crescita. La situazione economica mondiale è imprevedibile e incerta, dobbiamo mantenere il maggior controllo possibile su costi e investimenti. La nostra priorità è rafforzare la competitività del Gruppo, in termini di prodotti, operazioni e penetrazione nei vari mercati. Al fine di assicurare il miglior servizio possibile ai nostri clienti, la nostra priorità continuerà a essere la crescita sul mercato in condizioni di profittabilità".

SP