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Publicis Groupe: ricavi a 2,5 mln (+14,9%) nel primo semestre

Oltre il 28,1% dei ricavi deriva dalle attività digitali; il valore del new business nei primi sei mesi è pari a 2,1 mln di dollari (1,6 mln di euro). La crescita organica si è attestata a +5,3%. Il focus resta sul digital e sui mercati emergenti e continuano le operazioni di contenimento dei costi. Prevista una chiusura d'anno in crescita oltre la media del mercato.
Il Consiglio di amministrazione di Publicis Groupe, riunitosi oggi, 29 luglio, sotto la presidenza di Elisabeth Badinter, ha esaminato i risultati del primo semestre presentati da Maurice Lévy (nella foto), chairman e chief executive officer di Publicis Groupe.

Ricavi nel primo semestre 2010

La situazione dell'economia globale è migliorata nella prima metà del 2010. Dopo la previsione di un aumento dello 0,9% della spesa pubblicitaria globale a dicembre 2009, ZenithOptimedia ha aggiornato le sue stime lo scorso aprile, prevedendo una crescita del 2,2% per poi rivederle di nuovo a luglio, portandole al +3,5%.

Con la ripresa del mercato dell'advertising globale, Publicis Groupe ha registrato un aumento del 14,9% nei ricavi del primo semestre, mentre la crescita organica si è attestata a +5,3%. I ricavi nel secondo trimestre sono cresciuti di oltre il 21,3% e la crescita organica ha raggiunto il +7,1%.

I ricavi consolidati del primo semestre si sono attestati a 2,538 milioni di euro, rispetto ai 2,209 milioni del primo semestre 2009 (+14,9%).  La crescita nel primo semestre riflette la ripresa della spesa pubblicitaria. 

Nei network più grandi, in particolare Leo Burnett e Publicis Worldwide insieme a VivaKi, l'inversione di tendenza è stata più marcata e le attività digitali hanno mantenuto il loro trend di forte crescita.  

Il 33% dei ricavi consolidati del primo semestre deriva dall'advertising, il 20% dall'attività media e il 47% dalle agenzie specializzate e dai servizi di marketing (incluse le attività digitali). Per lo più in tutte le regioni, Europa inclusa, si è assistito a un ritorno alla crescita, ad eccezione che in Africa e in Medio Oriente, che sta ancora soffrendo per la crisi finanziaria di Dubai. Il Nord America continua a registrare un buon livello di crescita. La crescita organica degli Stati Uniti si è attestata a +7,2%, trainata dalla crescita importante di tutte le agenzie e dal contributo significativo delle attivitò digitali, che contano per il 42,5% delle revenue dell'intera regione.

I mercati asiatici (Asia Pacific) stanno crescendo ancora, grazie soprattutto a India e Corea. In crescita anche tutti i Paesi dell'America Latina, eccetto il Cile. Espressi in dollari, i ricavi del primo semestre si sono attestati a 3,362 milioni, in aumento del 14,3%.

Ricavi nel secondo trimestre 2010

I ricavi consolidati del secondo trimestre 2010 sono pari a 1,376 milioni di euro, in crescita del 21,3% rispetto ai 1,134 milioni dello stesso periodo del 2009. La crescita organica si è attestata a +7,1%, in significativo miglioramento rispetto al primo trimestre. Il secondo trimestre ha indubbiamente beneficiato del paragone con i risultati negativi dello stesso periodo dello scorso anno, ma la crescita è senza dubbio dovuta anche all'attività di new business del 2009 e alla crescita degli investimenti in advertising da parte dei maggiori clienti.

L'Europa ha performato bene nel secondo trimestre, soltanto l'Africa e il Medio Oriente hanno registrato risultati negativi.

Il margine operativo prima del deprezzamento era di 422 milioni di euro nella prima metà del 2010, a oltre il +26,7% in più rispetto ai 333 milioni della prima metà del 2009.

I ricavi netti del Gruppo si sono attestati a 213 milioni di euro nel primo semestre, in crescita del 27,5% rispetto ai 167 milioni del primo semestre 2009. Il debito finanziario netto alla fine di giugno 2010 si è attestato a quota 618 milioni di euro, rispetto agli 899 milioni del giugno 2009.


L'inversione di tendenza nel mercato dell'advertising nel corso della prima metà dell'anno ha impattato positivamente su tutti i network del Gruppo. Il crescente contributo dato alla crescita dalle attività digitali, oltre il 28,1% dei ricavi del primo semestre rispetto al 20,7% della prima metà del 2009, ancora una volta ha confermato la scelta strategica del Gruppo di aiutare i clienti a tenere il passo con i cambiamenti che coinvolgono i consumatori e con la nuova audience digitale. 

Il Gruppo continua a esercitare un severo controllo dei costi, attraverso appositi programmi di ottimizzazione e si aspetta di riuscire a ottenere una significativa riduzione dei costi operativi a partire dal 2012. Continua lo sviluppo di centri per servizi condivisi, iniziato anni fa, così come anche il processo di regionalizzazione. La cosiddetta 'piattaforma delle Americhe', volta a servire l'intero continente americano, sarà operativa alla fine dell'anno.

Nel primo semestre 2010, Publicis Groupe ha svolto attività di new business per 2,1 miliardi di dollari (1,6 miliardi di euro). Nel secondo trimestre il new business ha fruttato 1 miliardo di dollari (770 milioni di euro). Il Gruppo prosegue nel suo processo di sviluppo delle attività digitali e nella crescita nei mercati emergenti.

Lo scorso 30 marzo, il Gruppo ha annunciato di aver acquisito una quota di Taterka Comunicações, un'agenzia di advertising con sede a San Paolo, in Brasile. Il 6 aprile, è stata acquisita l'agenzia canadese In-Sync. Alla fine di aprile, Publicis Groupe ha portato al 100% la quota detenuta in W&K, ora rinominata in Leo Burnett Beijing Communications. Infine, il 19 maggio è stata acquista Resolute Communications.

Il tasso di crescita di Publicis Groupe nei primi due trimestri del 2010 testimoniano l'efficacia delle scelte strategiche del Gruppo, che punta sul potenziamento delle attività digitali e sull'espansione nei mercati emergenti. Tutto questo crea le condizioni per una crescita del business ora e in futuro. Con molti Paesi emergenti, in primis la Cina, che stanno ritornando a un buon livello di crescita, con l'economia statunitense in ripresa e con alcuni Paesi europei (inclusi Francia e Regno Unito) che stanno perfomando bene, Publicis Goupe conferma il suo obiettivo di crescere oltre la media del mercato per tutto il 2010.

Maurice Lévy, chairman e chief executive officer di Publicis Groupe commenta: "Con una crescita organica del 7,1% nel secondo trimestre 2010 e del 5,3% nel primo semestre, un margine operativo del 14,5% e ricavi netti in crescita di oltre il 27,5%, Publicis Groupe ha dato prova ancora una volta della sua energia e abilità nel creare valore, anche nel periodo successivo alla peggiore crisi economica mondiale da molti anni a questa parte. Questa crescita è il risultato di una strategia portata avanti in modo efficace per molti anni. Siamo stati veloci nell'intraprendere la via del digitale e questo ci ha permesso di guadagnare un vantaggio decisivo sui nostri competitor e di offrire ai clienti le soluzioni più innovative in un panorama fortemente modificato dall'esplosione delle tecnologie digitali. Abbiamo inoltre optato per l'espansione nei mercati emergenti. Questa crisi economica ha rallentato il ritmo della loro crescita, ma le più recenti stime di ZenithOptimedia per il 2011 e il 2012 fanno presagire una forte crescita in questi mercati".

"Le sfide che i nostri clienti devono fronteggiare ci richiedono maggiore creatività e innovazione, oltre a incessanti sforzi operativi per far sì che essi vincano nonostante le circostanze - continua Lévy - Desidero ringraziare i nostri clienti per la loro fiducia e i nostri team per il duro lavoro che hanno affrontato tenendo conto dei severi controlli dei costi, che hanno permesso a Publicis Groupe di emergere più forte che mai dalla crisi. Lo stretto contenimento dei costi dalla fine del 2008 e l'importante crescita nei ricavi hanno portato il margine operativo a un +14,%, nonostante Razorfish si trovi ancora in una fase di integrazione con un margine che, sebbene sia in miglioramento, è ancora ben al di sotto della media del Gruppo. Senza abbandonarsi all'euforia che i risultati di questo primo semestre giustificherebbero, resto fermamente convinto che Publicis Groupe avrà successo nel superare il mercato di riferimento sia in termini di crescita che di margine". 

SP