Foreign Office
Ricerche: TNS preferisce Gfk e dice no a WPP
Mentre tutti gli occhi erano puntati sulla fuga di Microsoft
dall'acquisto di Yahoo!, sabato scorso si è registrato un altro
fallito take-over: quello provato da WPP nei confronti
dell'istituto di ricerche Taylor Nelson Sofres (TNS).
Dopo aver già provato in precedenza la strada della fusione fra Kantar (società di ricerca del Gruppo WPP) e TNS, anch'essa respinta, la holding guidata da Sir Martin Sorrell (nella foto) ha offerto infatti 1 milione di sterline (1,27 milioni di euro) per acquisire l'istituto di ricerca britannico.
Offerta respinta, ha detto il board di TNS, perché ritenuta 'opportunistica' e sostanzialmente insufficiente. Contestualmente, TNS ha comunicato il proseguimento delle trattative avviate da qualche settimana con l'istituto tedesco Gfk per una fusione che darebbe vita al secondo gruppo mondiale nel campo della market research alle spalle di Nielsen: Gfk e TNS hanno entrambe un valore stimabile in circa 1,6 miliardi di dollari (1 miliardo di euro), con un fatturato congiunto che nel 2007 ha quasi toccato i 4 miliardi di dollari (2,5 miliardi di euro), mentre le revenue 2007 di Nielsen sono state di 4,7 miliardi di dollari (3 miliardi di euro).
Nel frattempo, secondo la stampa inglese, la società di private equity Kohlberg Kravis Roberts, che a sua volta controlla The Nielsen Company, sarebbe pronta a impedire il merger TNS-Gfk mettendo a sua volta sul piatto un'offerta di acquisto per l'istituto tedesco.
Una delle ragioni per impedire la formazione di un concorrente di simili dimensioni, spiegano alcuni analisti, è probabilmente nel fatto che TNS, che in Gran Bretagna si occupa della misurazione delle audience televisive mentre negli Stati Uniti ha un ruolo tutto sommato di secondo piano, ha recentemente stretto un accordo con il colosso della Tv satellitare Direct Tv per la misurazione delle sue audience: frutto di tale accordo è un servizio di rating basato su set top box che potrà contare fino a 100.000 famiglie.