Foreign Office

Sorrell contro Benatti e FullSix: ‘Una campagna blog astiosa e vendicativa’

Il ceo di Wpp ha deposto oggi davanti all'Alta Corte di Londra, nel processo avviato contro Marco Benatti, Marco Tinelli, a,d di FullSix, e la stessa Fullsix, a seguito della pubblicazione, lo scorso anno, di blog diffamatori.

Martin Sorrell, ceo di Wpp (nella foto), ha deposto oggi, 15 marzo 2007, davanti all'Alta Corte di Londra, nel processo per diffamazione avviato contro Marco Benatti, ex country manager di Wpp nonchè fondatore di FullSix. Secondo quanto riportano il sito del Financial Times BrandRepublic, il ceo della holding ha parlato nella sua deposizione dei blog messi online lo scorso anno per condurre una campagna diffamatoria, da lui definita "astiosa e vendicativa", tesa a infangare la sua reputazione. Sorrell ha per questo denunciato Marco Benatti, Marco Tinelli, a,d di FullSix, e la stessa Fullsix, per diffamazione e violazione della privacy.

A rafforzare l'accusa, la pubblicazione fra l'altro di una foto in .jpg che ritrae Sorrell insieme a Daniela Weber , chief operating officer di Wpp Italia, accompagnata da una didascalia oltraggiosa per entrambi. Anche la Weber ha avviato una causa per violazione della privacy.

L'avvocato di Sorrell, Desmond Browne , ha detto al giudice che i blog accusavano il manager di attività criminale e di avere costruito la propria carriera sul riciclaggio di denaro. "Anche se sappiamo che tali accuse sono completamente false, rimagono dannose in una industry piccola come quella dell'advertising". "Non riesco a concepire che qualcuno abbia cercato di minare la mia reputazione professionale e personale in una maniera così vendicativa" ha commentato Sorrell.

Lo scorso mese FullSix aveva ammesso che i blog potevano essere stati creati da qualcuno in seno alla stessa azienda, e si era scusata con il ceo Wpp (vedi notizia correlata): un'ammissione che Sorrell ha bollato come "parole ambigue", in un tentativo di scagionarsi dalle accuse. Secondo l'avvocato Browne vi sono prove schiaccianti contro Benatti e il ceo Tinelli. Sorrell ha commentato che per la sua esperienza Benatti agisce così quando si vede "con le spalle al muro". Browne ha detto che sia Tinelli che Benatti avevano i motivi e l'opportunità di costruire la campagna diffamatoria via blog. "Non è emerso nulla che faccia pensare ad altri possibili sospetti" ha detto.