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Unilever cede i surgelati, ma non in Italia

La multinazionale anglo-olandese  cede i marchi Birds Eye e Iglo, ma annuncia di non voler rinunciare alla Divisione Ice Cream & Frozen Foods in Italia, che comprende i marchi Findus e Algida, poiché la considera "strategicamente importante".

Dopo avere completato la revisione avviata lo scorso settembre (vedi notizia correlata), Unilever ha infine annunciato la decisione di cedere il business dei cibi surgelati, presente in Europa con i marchi Birds Eye e Iglo. "Mettere in vendita la maggioranza del business dei surgelati in Europa è stata una decisione dura – ha commentato Patrick Cescau, chief executive di Unilever (nella foto)-. E' stato un business di successo per molti anni, abbiamo creato brand importanti per i consumatori con campagne memorabili, e creato reale valore per i nostri azionisti. Tuttavia, nonostante gli ottimi progressi nell'incrementare la profittabilità negli ultimi anni, è sempre più difficile crescere. Dopo una completa revisione abbiamo deciso che il modo migliore per creare valore è cedere la maggioranza del business dei surgelati".

Unilever non rinuncia però alla Divisione Ice Cream & Frozen Foods in Italia, che comprende i marchi Findus e Algida. "Crediamo sia giusto mantenere il business in Italia perché è attraente, con buone prospettive di crescita. Ha una forte posizione di leadership ed è strategicamente importante da molti punti di vista. È il nostro più grande singolo business in Italia e gioca un ruolo importante per le relazioni future con il trade. È anche un'importante fonte di innovazione e tecnologia per il segmento dei cibi surgelati che tanto successo sta riscuotendo negli USA".

Intanto, la multinazionale anglo-olandese ha reso noti i risultati del 2005. La holding ha registrato un aumento dell'utile netto del 21% a 3,5 miliardi di euro (+35% a 3,88 miliardi a perimetro invariato). Il fatturato è salito del 3%, a 39,67 miliardi. Nel quarto trimestre il profitto netto è stato pari a 726 milioni a fronte di una perdita di 124 milioni nello stesso periodo del 2004, con un volume d'affari aumentato del 3,3%, a 10,08 miliardi. Il margine operativo è stato del 13,4%. Le vendite sono cresciute del 3,1%. L'anno ha visto un investimento addizionale in advertising e promozioni di 500 milioni di euro.