Foreign Office
WPP: terzo trimestre in crescita (+3%) ma meno del previsto
La trimestrale della holding WPP mostra un segno positivo: +3% sul terzo trimestre 2007 a perimetro costante. Ma l'impatto della crisi si fa sentire e la crescita rallenta, rimanendo al di sotto delle aspettative.
I ricavi in crescita del 16% nel terzo
trimestre (+15% nei primi nove mesi di quest'anno), non bastano
a far sorridere il chairman del Gruppo WPP, Sir Martin Sorrell (nella foto). A valuta costante la crescita è del +6%,
riflettendo la debolezza della sterlina nei confronti del dollaro e dell'euro. A
perimetro costante, senza quindi considerare acquisizioni e fluttuazioni dei
cambi, la crescita del +3% mostra un
rallentamento rispetto al risultato ottenuto nello stesso periodo dello scorso
anno.
L'andamento è stato diverso nelle diverse aree geografiche: i dati trimestrali mostrano infatti una crescita reale completamente piatta negli Stati Uniti (rispetto al +6% del primo semestre), del 2,9% in Gran Bretagna (contro il +4,6% della semestrale), del 7,2% nell'Europa continentale (meglio del +4,8% precedente), e del 16,5% nelle regioni dell'Asia-Pacifico, America Latina, Africa e Medio Oriente. Fra i settori di business, advertising & media e relazioni pubbliche & public affairs crescono di oltre il 7%, branding & identity, healthcare e comunicazioni specialistiche, insight & consultancy salgono invece di circa il 4%.
Molta cautela, da parte di WPP, anche nelle previsioni sul quarto trimestre e la chiusura dell'anno: "Non c'è dubbio – indica il Gruppo nella nota che accompagna la diffusione dei dati trimestrali - che la disintegrazione dei mercati finanziari, iniziata più di un anno fa nel cosiddetto mercato dei mutui sub-prime e fortemente accelerata nelle ultime settimane, ha avuto e continuerà ad avere un significativo effetto negativo sulla fiducia dei consumatori e delle aziende. Di conseguenza, il 2009 sarà un anno molto difficile".
E conclude: "Stiamo mettendo a punto in questi giorni i nostri budget per il 2009, e li finalizzeremo entro la fine di quest'anno. Rimane altamente probabile che la crescita dei ricavi a perimetro costante, soprattutto per aree geografiche, potrà continuare a variare in modo significativo nel 2009, così come accaduto nel 2008, mentre i tassi di crescita delle aree di business dovrebbero rimanere più bilanciati. Qualunque sarà il modello, è invece improbabile che i nostri budget rifletteranno l'Apocalisse attualmente prevedibile in seguito alla caduta dei valori azionari".