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OBE. Breakfaststories: da Mutti a Monini, le strategie di marca per una relazione di valore con i consumatori grazie a legame con il territorio, sostenibilità e responsabilità
In un periodo storico in cui l’attenzione è sempre più parcellizzata e a rischio “sbornia digitale”, come ha scritto l’Harvard Business Review, i brand provano a individuare nuove piattaforme, formati, linguaggi, idee “wow” al fine di creare valore per i propri clienti e per i prospect.
OBE, l'Osservatorio Branded Entertainment, l'associazione che studia e promuove la diffusione sul mercato italiano del branded entertainment come leva strategica per la comunicazione integrata di marca, ha organizzato, con PHD, Breakfaststories: 4 appuntamenti streaming insieme a protagonisti ed esperti del settore.
'Breakfaststories - Relazioni nel Tempo' è il titolo dell'appuntamento online lo scorso 25 ottobre, moderato da Giampaolo Colletti, giornalista collaboratore de Il Sole 24 Ore, che ha visto protagonisi due portavoce rilevanti dell'industria italiana, Michele Laterza - Head of Corporate Affairs & Sustainability Mutti, e Maria Flora Monini - Direzione Immagine, Comunicazione e Relazioni esterne Monini, al fine di mostrare l'efficacia con cui le aziende familiari sono state capaci di mantenere vivo nel tempo un racconto e una relazione di valore con il proprio pubblico.
Michele Laterza ha esordito dichiarando: "Il rapporto con il territorio è uno degli assi portanti della storia e del futuro di Mutti, basti pensare che l'azienda porta la città di Parma sul logo, dichiarando da sempre il proprio sentimento di appartenenza alla comunità. L'obiettivo dell'azienda è quello di mantenere vivi i legami con la comunità, diventando così parte del nostro stesso storytelling. La regola di ogni azienda dovrebbe essere quella di fare e poi raccontare".
L'azienda svolge numerose iniziative di solidarietà in partnership con l'Emporio solidale di Parma, e attività di education con la scuola Food Farm in cui Mutti mette a disposizione i propri manager per lezioni a studenti legati al mondo del food.
Parlando di sostenibilità Maria Flora Monini ha sottolineato: "L'azienda nel 2020 ha compiuto cent'anni, eppure dopo tutto questo tempo la nostra missione è rimasta quella di tutelare la cultura della nostra regione, parte fondamentale del patrimonio italiano. Per il decennio 2020/2030 abbiamo deciso di farci un regalo iniziando a progettare un piano sostenibile".
"Molti pensano che la sostenibilità sia solo ambientale, invece è un termine con molteplici significati e nella definizione del progetto ci siamo resi conto di essere già sostenibili su tanti fronti. Divulghiamo il prodotto extravergine nelle scuole, dove operiamo ormai da 8 anni sia in Italia sia in Polonia. Sosteniamo la biodiversità attraverso la tutela delle api, e cerchiamo d'implementare la piantumazione di ulivi".
Piantare 1 milione di alberi, tutelare 1 milione di api e raggiungere 1 milione di studenti nelle scuole sono gli obiettivi perseguiti da Monini da qui al 2030, eppure in soli due anni la company è riuscita a piantare 650 mila piante, educare 900 mila giovani e superare, già dall'anno passato, il milione di api salvate.
"La cultura personale dell'azienda è attenta ormai da anni alla sostenibilità a 360 gradi, è importante ribadirlo in un momento storico in cui le aziende abusano della parola sostenibilità solamente per ottenere consensi dai clienti", conclude Maria Flora Monini.
Parlando di valorizzazione del prodotto, Laterza ha puntualizzato che è tramite la comunicazione corporate che l'azienda racconta se stessa e la sua attività.
"La corporate conmunication è nata appunto per spiegare quello che facciamo e non quello che intendiamo fare. Il bello delle imprese famigliari è che la loro storia è un proof point, ed è quindi fondamentale parlare sinceramente al cliente", ha osservato il manager.
"Abbiamo notato che l'attenzione del consumatore è in costante aumento, anche se il pensiero comune premia da sempre il prezzo più conveniente. Mutti punta a valorizzare le cose semplici dando importanza al pomodoro. La materia prima fa da padrone della cucina e di conseguenza restiamo sul mercato con un prezzo più alto rispetto ai competitor. Le iniziative che organizziamo ciclicamente ogni anno, mantenendo sempre la promessa di qualità, sono un ottimo mezzo per consolidare il rapporto con il consumatore".
"Il brand familiare in questo contesto storico è fondamentale, oggi bisogna dare una ragione in più al consumatore per essere scelti. Saper fare differenza dal punto di vista di responsabilità, in primis con i dipendenti e poi con la comunità, è importate per far capire che dietro al prodotto non c'è solo il gusto, ma anche l'etica e il rispetto", continua Michele.
In conclusione, parlando di strategie marketing del futuro, Maria Flora Monini ha dichiarato: "Stiamo cercando di trasferire la leadership che ci contraddistingue cercando di rivalorizzare una categoria tanto complessa e poco valorizzata come l'extravergine".
Michele Laterza conclude dicendo: "Stiamo realizzando il sito corporate di Mutti volto a raccontare e approfondire lo stile di leadership dell'azienda".
Lorenzo Rocca