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IAB Forum 2020. Blogmeter presenta Live Insights, il motore di ricerca di social e web per dati immediati. La case history di Armando Testa per Amaro Montenegro come esempio di data-driven creativity
Dati e creatività: questo matrimonio s’ha da fare. Il caso Armando Testa. Questo il titolo del workshop presentato a IAB Forum 2020 da Silvia Valisi (nella foto), Head of Innovation Blogmeter insieme a Eugenia Burchi, Head of Product Blogmeter e a Antonello Falcone, Digital Creative Director Armando Testa e Fabio Cuscunà, Social Media Manager Armando Testa.
Una riflessione alla base: sempre più aziende ricorrono ai dati per le strategie di marketing, ma quante li usano efficacemente come fonte di insights per le proprie idee creative?
A rispondere alla domanda ci pensa Blogmeter con il lancio di un nuovo, potente strumento: Live Insights, il ‘motore di ricerca italiano di social e web’.
“Una piccola premessa - spiega Valisi -. Blogmeter è il pioniere in Italia del monitoraggio dei social media, attivo fin dal 2007. Oggi per dare le risposte giuste, bisogna sempre di più avere i dati giusti. Per questo abbiamo lanciato Live Insights, un motore che rivoluzionerà il modo di fare ricerca”.
Come funziona? “Live Insights mette a disposizione un database di più di 2,5 miliardi di contenuti social e web, profili social verificati, blog, siti di news, review…E’ in due lingue, italiano e inglese, con tutte le metriche social più rilevanti - dalle mention all’engagement -con filtri per ordinare i dati per rilevanza, analisi tematiche tramite hashtag e molto altro”.
Uno strumento di tale portata si rivela utilissimo per chi fa pitch, presentazioni e campagne dove i dati devono pervenire in tempi record. “Non c’è strategia senza i dati. Ma i dati servono in tempi sempre più brevi. Con Live Insights, è possibile attivare fino a sei ricerche in contemporanea per la brand comparison - spiega Turchi -. In questo modo, è possibile avere risultati pressoché immediati per confrontare i brand e studiare strategie adeguate. Non solo: i dati stessi possono fornire lo spunto per l’ideazione di campagne”.
Un altro elemento cruciale: la scelta degli influencer. “Come capire quali influencer possono essere veramente autorevoli ed efficaci per il nostro brand? Questo database permette di andare in profondità valutando i top autori, chi scrive di più o, ad esempio, chi ha più engagement. Tutti contenuti che, come anticipato, rappresentano un ottimo gancio per lavorare poi sulla creatività di campagne che tocchino le leve giuste. E’ quello che si chiama data-driven creativity”.
E’ magia? “Non è magia, non c’è la formula segreta della Coca-Cola. Abbiamo un algoritmo proprietario per identificare il gender degli autori, trovare i documenti significativi e rilevanti, un rank proprietario che incrocia la rilevanza sui motori di ricerca e la popolarità dei profili social per fornire le fonti e i contenuti più visibili, il riconoscimento automatico del mood - positivo, negativo, neutro - dei messaggi. Si lavora davvero in profondità”.
Quando Live Insights è stato progettato il contesto storico era differente, ora è ancora più utile: “Ci troviamo nel bel mezzo di un turning point epocale - sottolinea Valisi -. Un contesto che cambia di giorno in giorno dove è indispensabile avere una bussola per definire le strategie. Live Insights riesce a mettere a nudo alcuni pillar salienti che possono determinare la rotta della comunicazione. Un esempio? Dall’analisi risulta che, nell’ultima settimana, su Facebook è stata data grande attenzione ai temi politici, così come la didattica a distanza. Negli ultimi tre mesi il termine ‘pizza’ ha assunto un mood negativo per il 60% degli utenti, perché le pizzerie sono chiuse e la socialità non è consentita. Sono dati importantissimi per dialogare con gli utenti nel modo giusto. Chi oggi parte dai dati, ha una marcia in più”:
Una case history esemplare di data-driven creativity è quella che ha coinvolto Armando Testa per il brand Amaro Montenegro.
“Dal 2018 con Amaro Montenegro abbiamo introdotto il concetto di ‘Human Spirit’, un inno alla celebrazione della convivialità, dell’autenticità e dell’amicizia in un’era iper tecnologica – spiega Falcone -. Poi, quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, abbiamo capito che bisognava adattare ‘real time’ il nostro concept alla situazione”.
Cosa è stato fatto? “Abbiamo notato che l’Italia è al 25° posto dell’indice europeo di digitalizzazione. Sono ancora quasi 3,5 milioni le famiglie italiane senza collegamento internet. Durante il lockdown ciò influisce pesantemente sulle relazioni e sull’importanza di stare connessi con amici e parenti - spiega Cuscunà -. Lo Human Spirit emergeva in aperitivi in video call, house party, video chat… Ma non era sufficiente. Da lì’, l’idea: la creazione di uno Human Spirit Network”.
Un’iniziativa con un fine solidale. “Il nostro claim è diventato: abbattiamo i muri e apriamo wifi – sottolinea Falcone -. Abbiamo chiesto alla nostra fanbase di aprire i propri wifi per poter permettere a coloro che non potevano essere connessi di accedere a internet.
L’obiettivo? Creare una solidarietà digitale”.
Il progetto ha coinvolto anche degli influencer. “Salvatore Aranzulla, il tuttologo tecno e Frank Matano, youtuber esperto di tech e gaming - spiega Cuscunà -. E’ statomolto gratificante per noi cavalcare un bisogno effettivo degli utenti e, allo stesso tempo, attivare un’operazione di concreta solidarietà con la quale abbiamo potuto renderci utili”.
Un eccellente esempio di adattamento e reattività al contesto in tempo reale ascoltando i consumatori e le loro esigenze.
Serena Roberti

