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OBE. Give your Brand a Voice. Caccia (Brandstories ): “Il podcast apre alle marche la sfida di diventare editori sfruttando la riconoscibilità dei contenuti sonori e la disposizione degli utenti all'ascolto"

Intervenuto a Milano all'evento organizzato dall'Osservatorio Branded Entertainment, il co-founder della company ha sottolineato i punti di forza del podcast, sempre più diffuso anche sul mercato italiano, mettendone in luce alcune peculiarità che lo rendono un asset strategico per le aziende che vogliono raccontare i valori di brand in modo appealing.

Si è concluso l'incontro organizzato da OBE, Osservatorio Branded Content & Entertainment, dal titolo “Give your Brand a Voice - Il podcast nella comunicazione di marca” svoltosi presso il MUDEC- Museo Delle Culture, a Milano, Martedì 17 Maggio, che ha puntato i riflettori sul podcast come vero e proprio media per diffondere voce e valori di un brand. Tra i relatori protagonisti della manifestazione, Matteo Caccia, autore e conduttore di Radio 24 e co-fondatore di Brandstories, società specializzata in brand storytelling e branded entertainment, che ha parlato proprio di questo strumento e dei suoi pregi.

Il grande punto di forza del podcast è la disposizione che l'ascoltatore ha nel momento in cui comincia ad ascoltare” spiega Caccia. E' una peculiarità propria di questo strumento che le marche e gli autori devono saper sfruttare.  Diversamente da quando si scrive un contenuto per la radio, che necessita di catturare l'attenzione degli ascoltatori,  nel contesto di ascolto del podcast l’attenzione è già presente perché le persone hanno già deciso di dedicare una parte del proprio tempo a quell’attività e questo contesto dà più spazio al valore dei contenuti".

La differenza sostanziale sta nel fatto che le persone sono abituate a fruire dei contenuti in maniera veloce, ad esempio, attraverso lo scroll di Instagram, ma questa è un’azione che dura solo pochi secondi, mentre la scelta di ascoltare un podcast copre un arco temporale ben maggiore, e il fatto che una persona decida di dedicare 15 minuti è un fatto di grande importanza.

Il podcast ha bisogno di un tempo dedicato. Questo che potrebbe sembrare un rischio” prosegue  Caccia - “ha invece magicamente creato una grande opportunità, perché le persone si ritagliano un momento della giornata ad hoc per poter dedicarsi a questi contenuti”.

Il fatto che gli utenti abbiano deciso di dedicare del tempo a questi contenuti fa sì che anche chi li produce riservi maggior attenzione allo storytelling, e quindi anche alle storie dei brand, nel caso del branded entartainment.

Inoltre, in questo contesto è importante considerare l’aspetto sonoro che consente l'immediata riconoscibilità. Il suono è, infatti, il primo elemento che colpisce l’utente,  così come la voce, il sound design, gli ospiti, gli esperti, le modalità narrative. “Questi elementi costituiscono il suono e proprio il sound di un podcas è una firma che viene prima del contenuto” afferma Caccia.

In conclusione,  il  manager fornisce  consiglio per i brand che vogliano investire in questo strumento spronandoli a diventare editori di contenuti, a dotarsi di una precisa linea editoriale curata da professionisti, cercando di evitare l'autoreferenzialità ma offrendo piuttosto alle persone storie di valore, usando l'espediente dell’allegoria che consente di parlare comunque del brand per vie traverse, offrendo alle persone contenuti interessanti.