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Festival di Cannes 2022. Google presenta la versione aggiornata di ‘All In’, una guida al marketing ‘accessibile’ che non frena ma libera la creatività e la rende più efficace

Matt Brittin, President, EMEA Business & Operations, e Lorraine Twohill, CMO di Google, hanno presentato a Cannes una versione aggiornata del manuale per il marketing inclusivo ‘All In’, integrato da molti nuovi spunti per un marketing sempre più accessibile. Ai microfoni di ADVexpress, KK Walker, Creative Director di Google Brand Studio, spiega che contrariamente a ciò che molti pensano o temono, le ‘regole’ e i suggerimenti del manuale non rappresentano un freno alla creatività, purché siano adottate fin dall’inizio dell’intero processo ideativo e produttivo di una campagna.

Per fornire ai professionisti del marketing, agli inserzionisti e ai creativi gli strumenti di cui hanno bisogno per realizzare campagne in cui le persone con disabilità si riconoscano Google ha realizzato il manuale di strumenti di marketing inclusivo “All In”, arricchito da oggi di nuovi spunti per un marketing accessibile. La guida è stata creata in collaborazione con team esperti come Disability:IN e LaVant Consulting, ed è stata approvata da organizzazioni di settore rilevanti
come l'American Association of Ad Agencies e Ad Council.

“Quale posto migliore per presentare questi insight se non a Cannes Lions – ha proseguito Twohill –, il Festival internazionale della creatività, dove quest'anno rappresentare chi è sottorappresentato nel lavoro creativo è un tema portante. In qualità di primo partner ufficiale per l'accessibilità di Cannes Lions, stiamo lavorando con l’organizzazione per assicurarci che il Festival stesso sia fruibile appieno dalle persone con disabilità, per esempio coinvolgendo
interpreti di lingua dei segni americana (ASL) e usando Live Transcribe per i sottotitoli in tempo reale”.

Twohill ha annunciato come il marketing di Google abbia già raggiunto miglioramenti significativi, per esempio attribuendo nelle sue campagne ruoli più importanti per le donne, superando gli obiettivi di una miglior rappresentazione dei membri delle comunità asiatiche, nere e latine. Il tutto certificato da audit continuativi, interni e non solo: “Oggi gli audit riguardano anche tutte le agenzie nostre partner, e i loro risultati contribuiscono alle nostre decisioni sulle sigle con le quali lavoriamo”.

Anche se al momento All In appare molto centrato sulla realtà statunitense, a breve il progetto sarà esteso a tutto il mondo ed entro la fine dell'anno Google pubblicherà insight sul pubblico di più paesi. “Abbiamo anche in programma di collaborare con marchi in diversi settori per investire in iniziative di marketing inclusivo a livello globale e condividere le nostre conoscenze collettive con l'intera industry della creatività”.

KKValker

KK Walker (nella foto): “Il manuale non detta regole, ma libera il processo creativo e rende la comunicazione più efficace. Quello che serve è un cambio di mentalità” Intervistata in esclusiva da ADVexpress, KK Walker, Creative Director di Google Brand
Studio, il team che dà vita ai valori del brand Google attraverso lo storytelling e la creatività, spiega come la pratica dell’inclusività nel marketing sia già stata avviata internamente negli ultimi 2-3 anni: “Dalla sceneggiatura delle storie al casting, dalla scelta delle location alla produzione vera e propria, il nostro scopo è di realizzare qualsiasi iniziativa di marketing in modo realmente e globalmente accessibile”.

Non è un processo facile, racconta Walker, e non si può dire che si sia ancora concluso: “La curva di apprendimento è stata ripida perché si tratta di cambiare la mentalità con cui abbiamo sempre approcciato la creatività – spiega infatti –. Il manuale che è stato presentato oggi non è costituito da regole o vincoli o da una serie di caselle da barrare a posteriori: non c’è nulla di più sbagliato! Non è neanche una questione di pura ‘emotività’ o di ‘cuore’: rendere il marketing più
accessibile,
e ancor di più in quest’epoca digitale dove non si può lasciare indietro nessuno, è un investimento che ripaga con l’allargamento dell’audience e un maggiore coinvolgimento. Quindi, in ultima analisi, un miglioramento dell’efficacia della comunicazione”.