UPDATE:
Fino a 8 milioni di dollari per uno spot: prezzi record per il 59° Super Bowl, che punta a superare gli oltre 123 milioni di spettatori multipiattaforma dello scorso anno. ‘Nostalgia’ e testimonial i main trend delle campagne programmateNasce 'Casa Randstad', il progetto itinerante in tutta Italia con eventi, ospiti istituzionali, sportivi e ricercatori. Uasabi firma il logo e Together la comunicazione social. Tenerelli: "Raccontiamo il legame tra Giochi e talento"La Regione Campania alla BIT Milano con un programma volto a consolidare la sua posizione come destinazione per un turismo che unisce cultura, sostenibilità, tradizione e innovazionePer promuovere la Patata di Bologna D.O.P. il Consorzio sceglie LDB Advertising per lanciare il Concorso #LaMiaRicettaDOP con una campagna TV dedicataAlfaparf Milano Professional è official partner di Casa Sanremo per il secondo anno consecutivo con uno speciale corner dedicato allo stylingBIODERMA festeggia l’anniversario di Sensibio H2O al Festival di Sanremo con un’area esclusiva all’interno del format Urban Vision loves Rolling Stone VillageTIM rinnova la propria immagine raccontando in uno spot, firmato Havas Milan, un’azienda proiettata al’innovazioneRinaldi 1957 cambia volto con la prima campagna di rebranding firmata dal designer inglese Marcello Minale della Minale & TattersfieldAntonio Marano è il nuovo Presidente di Confindustria Radio TelevisioniPadova è capitale europea della meeting industry: al Padova Hall l'Associations Days Europe 2025. Oltre 300 eventi B2B per la manifestazione organizzata da Eureka MICE International
Mercato

Publicis Groupe: il fatturato 2024 sfiora i 14 mld di euro, con una crescita organica del +6,3% nel Q4 e del +5,8% sull'intero anno. Sadoun: “Nel 2025 cresceremo ancora oltre la media, investendo in tecnologia e talenti”

Annunciando i risultati per l’anno fiscale 2024, il Chairman e CEO Arthur Sadoun (nella foto) ha illustrato i piani di investimento sui quali punta il Gruppo per mantenere la leadership: tecnologia, dati di prima parte, Intelligenza Artificiale e talenti. Obiettivo: crescere oltre il +4% anche nel 2025, mantenendo la leadership dell’advertising industry fino a quando la fusione Omnicom-IPG non sarà definitiva – preparandosi, quando avverrà, a sfruttarne ogni opportunità.

"Grazie a un quarto trimestre molto forte, Publicis è diventata la più grande società pubblicitaria al mondo nel 2024 – ha dichiarato Arthur Sadoun (nella foto), Chairman e CEO di Publicis Groupe –. Abbiamo chiuso l'anno al primo posto su tutti i fronti, crescendo tre volte più velocemente dei diretti concorrenti e cinque volte più velocemente delle società di consulenza IT. Abbiamo ottenuto risultati finanziari al top nel settore, aumentando al contempo il ritmo dei nostri investimenti in intelligenza artificiale e talenti. Ancora una volta, siamo in cima alle classifiche del new business”.

Ancora più importante, sottolinea inoltre, “Stiamo accelerando il nostro status di ‘Category of One’ grazie alle nostre capacità senza eguali nei dati di prima parte, al nostro ecosistema di media connessi, alla nostra potenza creativa e ai nostri 25.000
ingegneri,
riuniti attraverso ‘The Power of One’. Questo ci rende fiduciosi di ottenere risultati significativamente migliori rispetto alla media del settore anche nel 2025, per il sesto anno consecutivo”.


I risultati globali e per area geografica
Il fatturato netto di Publicis Groupe per l'intero anno 2024 è stato di 13,9 miliardi di  euro, in aumento del +6,6% rispetto ai 13 miliardi di euro del 2023. Le variazioni dei tassi di cambio nel periodo hanno avuto un impatto negativo di 39 milioni di euro e le acquisizioni (al netto delle cessioni) hanno avuto un impatto positivo di 152 milioni di euro. La crescita organica ha raggiunto il +5,8%.
In Nord America, il fatturato netto è aumentato del +5,1% in modo organico nel 2024: gli Stati Uniti, la più grande area geografica del Gruppo e dove il suo modello è il più avanzato, hanno registrato un solido +4,9% in modo organico, alimentato sia da Connected Media che da Intelligent Creativity.

Il fatturato netto in Europa è cresciuto del +5,4% su base organica, dopo tre anni di crescita organica a doppia cifra. Il totale comprende una crescita organica del +1,1% nel Regno Unito, del +4,2% in Francia, del +3,8% in Germania e del +18,8% nell'Europa Centrale e Orientale.

La regione Asia-Pacifico ha visto i suoi ricavi netti crescere del +6,3% in termini organici e del +6,4% in Cina nonostante le difficili condizioni macroeconomiche durante tutto l'anno.

Medio Oriente e Africa sono cresciute del +7,4% in termini organici, mentre in America Latina la crescita organica è stata del +22,9%.

 

Un fitto programma di investimenti
Nell’ultimo decennio, Publicis ha investito parecchi miliardi di euro in dati e tecnologia acquisendo Epsilon e Sapient, che secondo Sadoun hanno registrato una crescita organica del 40% dal 2020. A queste, nel corso del 2024, si sono aggiunte Influential, principale azienda e piattaforma di influencer marketing al mondo, Mars United Commerce, AKA Asia, una delle principali agenzie di comunicazione integrata di Singapore, Spinnaker SCA, leader nei servizi alla supply chain che è diventata parte di Publicis Sapient, e Downtown Paris, casa di produzione specializzata nel settore della bellezza e del lusso, e per finire Wibilong, piattaforma SaaS per la creazione di community di clienti.

“Negli ultimi dieci anni abbiamo investito 10 miliardi di dollari in dati e tecnologia, mentre i nostri concorrenti hanno investito più o meno la stessa cifra in riacquisti di azioni proprie” ha ricordato Sadoun, che ha poi annunciato che nel 2025 Publicis continuerà a investire tra 800 e 900 milioni di dollari in settori come i dati di prima parte, la produzione, i media digitali e la tecnologia, per offrire innovazioni ai clienti e generare nuove fonti di crescita.

Tra questi investimenti rientra Core AI, uno strato connettivo di intelligenza artificiale che Publicis sta sviluppando per la propria infrastruttura tecnologica, con un investimento di circa 20 milioni di dollari in tre anni.

“Nel momento in cui l’intelligenza artificiale sta bussando a ogni porta non ci si può permettere di passare anni a integrare attività simili solo per risparmiare sui costi – ha spiegato –. Bisogna concentrarsi sull’innovazione, sull’attrarre i migliori talenti, sullo sviluppo di nuovi modelli di go-to-market e, in sostanza, sulla reinvenzione di questa industria”.

Caccia ai talenti
Mentre i dipendenti di Omnicom e IPG si interrogano sul proprio futuro nella nuova entità, Publicis punta a reclutare alcuni di loro offrendo maggiore stabilità. Da quando è stata annunciata la fusione, sono arrivati in Publicis Geoff Calabrese
come Chief Commercial Officer e Matt McNally come CEO globale di Publicis Health, entrambi provenienti da Omnicom.
“Oggi, i talenti hanno davanti a sé due percorsi molto diversi in questa industria: Omnicom da una parte, e noi dall’altra – ha dichiarato Sadoun –: da un lato, come loro stessi hanno chiaramente detto, c’è una serie di ristrutturazioni e tagli di posti di lavoro per unificare attività simili. Dall’altro, c’è un percorso di crescita.”

Tuttavia, Sadoun ha anche riconosciuto che Publicis ha effettuato 200 tagli tra le sue agenzie digitali alla fine dello scorso anno: “Ci sono alcune agenzie che non stanno performando bene e che dobbiamo ridimensionare, per esempio quando si perde un cliente. Inoltre, ci sono persone che non condividono ciò che per noi è importante, come il ritorno in ufficio tre giorni a settimana”.

Ma ha aggiunto: “Quando Publicis cresce, i nostri dipendenti sanno che cresceranno con noi. E crediamo che, soprattutto in questo momento, la cultura aziendale sia fondamentale”. Dichiarazione che trova testimonianza concreta proprio nei risultati
finanziari: nel 2024 i suoi dipendenti hanno ricevuto aumenti di stipendio mediamente del +7%, e che il fondo per i bonus ammonta a 540 milioni di dollari, il più alto del settore.

Prospettive e opportunità
Ribadendo quanto già dichiarato all’indomani dell’annuncio del merger Omnicom- IPG, Sadoun non si è detto preoccupato di tornare al secondo posto: “Torneremo a essere nella posizione di sfidanti – ha ammesso –, ma da una posizione comunque
favorevole”.

Il suo punto di vista è che con meno concorrenti sul mercato, aumentano le possibilità di conquistare nuovi clienti. Citando dati di COMvergence, Sadoun ha evidenziato che circa il 93% delle gare pubblicitarie globali nel 2024 sono state vinte
da uno dei quattro principali gruppi: WPP, Publicis, IPG e Omnicom.
“Con la fusione il panorama competitivo si ridurrà del 25%, quindi se prima avevamo una possibilità su quattro di vincere, ora ne avremo una su tre”.

Più in generale, indica il report finanziario, nonostante le attuali sfide macroeconomiche, il Gruppo è fiducioso nella sua capacità di continuare a superare il settore anche quest’anno sia in termini di crescita organica che di indici finanziari.

La ‘guidance’ per il 2025 è di una crescita organica fra il +4% e il +5%. Il +4% è molto solido e verrebbe raggiunto nelle attuali condizioni di mercato. Nella fascia alta, il Gruppo potrebbe ottenere un +5% se il contesto macroeconomico migliorasse, il che si tradurrebbe in minori tagli alla pubblicità classica e in una ripresa della spesa in conto capitale dei clienti per progetti di digital transformation.

Tommaso Ridolfi