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Il grande cinema di Alberto Sordi dal 27 febbraio in edicola con il Corriere della Sera
Il Corriere della Sera lancia la nuova
inizativa editoriale Il grande cinema di Alberto Sordi, una
rassegna dei migliori film del popolare attore della commedia all'italiana in
occasione dei 5 anni dalla sua morte. La collana raccoglie la stagione
cinematografica che va dai primi anni '50, in cui la fama di Sordi esplose sul
grande schermo con titoli come Un americano a Roma del 1954 diretto da Steno,
fino a quelli più recenti come Il marchese del Grillo di Monicelli del 1981 e Il
tassinaro del 1983, celebre per i duetti con Giulio Andreotti e con il vecchio
amico Federico Fellini.
Tutti i titoli prodotti dalla casa di produzione Filmauro (La grande guerra, Lo scopone scientifico, Un borghese piccolo piccolo, Una vita difficile, Tutti a casa, Il maestro di Vigevano, Il boom, Mafioso) sono pubblicati in edicola per la prima volta in formato dvd. L'opera è costituita da 20 uscite a 9,99 euro più il prezzo del quotidiano.
Ogni dvd è accompagnato da un booklet curato da Paolo Mereghetti, critico cinematografico, collaboratore del Corriere della Sera, titolare della rubrica di critica cinematografica su IO Donna e curatore del celebre Dizionario dei film. Ogni booklet, di circa 16 pagine, presenta una recensione del film redatta sempre da Paolo Mereghetti, una galleria fotografica con immagini tratte dal set dei film, una sezione dedicata alla critica del tempo, una scheda del film e una scheda del regista.
La prima uscita in edicola il 27 febbraio è La grande guerra un film del 1959 diretto da Mario Monicelli che ottenne il Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia e la nomination all'Oscar quale miglior pellicola straniera. Alberto Sordi ne La Grande Guerra, ironico e struggente affresco della vita di trincea, interpreta un soldato pelandrone e scansafatiche costretto suo malgrado a morire da eroe. La pellicola è, inoltre, proposta nella sua versione integrale che comprende anche i dieci minuti della famosa scena della gallina contesa tra le due trincee, censurati nella versione televisiva. La sezione dedicata alla critica riporta un articolo di Giuseppe Marotta tratto dal numero de L'Europeo del novembre del 1959.
La campagna pubblicitaria è a mezzo stampa, sulle testate del Gruppo RCS MediaGroup, radio, sulle testate del Gruppo Finelco, e televisione (Mediaset). Il concept della campagna pubblicitaria è a cura dell'agenzia Dipiù mentre l'agenzia Zampe Diverse si è occupata di grafica e packaging.