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Con più di 10 mln di video online visti al giorno e oltre 1 mln di abbonati a Infinity+, Mediaset celebra il suo sviluppo digitale. Sui risultati 2022 PS Berlusconi: "Molto positivi". A gennaio raccolta migliore delle previsioni

Dati che il numero uno del Biscione anticipa facendo esplicito riferimento "all'ultima riga" del bilancio, cioè quella dell'utile, a margine della conferenza di presentazione dei risultati di crescita della strategia digitale del Gruppo che ha portato a quintuplicare i numeri di fruizione giornaliera dei video in rete rispetto ai 2,2 mln del 2018. A beneficiarne anche la raccolta pubblicitaria totale, che, nonostante uno scenario "terribile", a gennaio è andata "meglio del previsto, in Italia. Difficilissima in Spagna e Germania" commenta l'Ad Mediaset.

Riunita la stampa nel quartier generale di Cologno Monzese, Mediaset ha presentato i risultati del suo sviluppo sul digitale, frutto di un "grande lavoro che ha portato ad avere una crescita esponenziale in questo campo", ha commentato l'Ad Piersilvio Berlusconi.

Dai 2,2 milioni di video visti al giorno nel 2018, il Gruppo del Biscione ha quasi quintuplicato il dato passando a una media giornaliera di 10,4 milioni nel 2022.

A raccontare il processo di nascita e sviluppo sul digitale, Pier Paolo Cervi, Direttore Business Digital di Mediaset, che parte dal debutto della pay tv Play.

"Poco più di quattro anni fa, a Montecarlo, durante un evento, avevamo raccontato le attività che stavamo intraprendendo con un obiettivo piuttosto ambizioso: il ridisegno della user experience video non lineare dell'utente Mediaset. Era giugno 2017 e avevamo delineato le tracce di sviluppo - ha raccontato Cervi -. Nel 2018, in occasione dei mondiali di Russia, abbiamo lanciato la piattaforma Mediaset Play, che costituiva l'inizio di questo percorso. Il 2019 e il 2020 sono stati due anni di consolidamento e di grande crescita, allora avevamo una piattaforma esterna, Mediaset Infinity, che invece gestiva un business a pagamento. Il 2021 è stato importante perché, seguendo il percorso strategico che avevamo delineato, abbiamo deciso di effettuare la fusione delle due piattaforme: quindi abbiamo liberato all'interno di un'unica piattaforma contenuti free e pay. È nata così Mediaset Infinity. In quell'occasione, abbiamo deciso di portare sulle connected tv tutta la nostra offerta".

Tra i parametri per la valutazione del successo sul digitale, anche il tempo speso dagli utenti, nella media giornaliera del 2018 poco sotto al mezzo milione delle ore viste al giorno contro l'1,3 milioni di ore viste giornaliere del 2022. Con un'ibridazione nella fruizione dei contenuti durante la giornarta con utenti che vi accedono al mattino sul telefonino, il pomeriggio sul pc e la sera in tv.

A chiudere il bilancio positivo dei risultati prodotti dal digitale Mediaset nel 2022, la piattaforma pay Infinity+ che passa da mezzo milione di abbonati del 2019 a 1 milione e 13 mila nel 2022. Sono invece 19 milioni gli utenti complessivi attivi registrati a Mediaset Infinity

"Noi tendiamo a portare sul mercato e a dare ai nostri clienti un servizio estremamente completo che parte dalla grande forza della televisione e poi usa le possibilità che tutti i nuovi device tecnologici danno. Vediamo una crescita geometrica di anno in anno e inizia ad avere un bel peso", ha commentato Pier Silvio Berlusconi.

"Mediaset è per tutti gli italiani televisione, ma da ormai tanti anni lavoriamo sul Web con una convinzione e una spinta che non è da tutti i broadcaster. Abbiamo a disposizione qualcosa di unico in termini di tecnologia e di servizio che possiamo offrire a utenti e clienti. Così è oggi in Italia, e lo sarà anche in Spagna, terminata la fusione (leggi news) e i mesi di implementazione della tecnologia affinché funzioni anche lì, e poi la speranza è che - parlando da azionisti (al 30%) di ProSieben - qualcosa di simile possa essere fatto anche con la Germania. L'importante è che si possano creare delle collaborazioni che possano sviluppare un sistema che per efficienza ed efficacia possa essere comparabile a quello dei big tech e dei giganti del Web. Questa è forse la parte più importante del nostro progetto internazionale" precisa Berlusconi. E su Netflix che inserisce la pubblicità? "Un concorrente in più ma un fenomeno troppo piccolo per incidere realmente sulle quote di mercato"

Uno sviluppo digitale non solo sul fronte editoriale per Mediaset ma anche pubblicitario grazie al lavoro svolto dal comparto di cui è General Manager Paola Colombo che si occupa di ad tech all’interno della concessionaria Publitalia ’80

L’ecosistema digitale di Mediaset è stato costruito perché tutti i mezzi fossero in stretta correlazione tra loro tanto da garantire agli investitori pubblicitari un funnel della comunicazione completo, che comprende tv lineare e on demand, con una copertura dell’80% delle tv connesse pari a 14 milioni di televisori connessi raggiunti, web, mobile, Digital Out Of Home e digital audio, fino ad arrivare ad offrire la misurabilità delle operazioni pubblicitarie attraverso gli accessi al sito del cliente o presso i punti di vendita.

A garantire al cliente una pianificazione particolarmente efficace un algoritmo costruito in house da Mediaset, che consente una potente tracciabilità anonima degli utenti e delle loro preferenze tanto da arrivare attraverso la geolocalizzazione, a individuare gli spostamenti in un raggio di 5 metri delle persone che hanno dato il consenso.

Dall'incontro è emerso dunque uno stato dell'arte dello sviluppo digitale di Mediaset decisamente positivo, così come positivo è stato il 2022 complessivamente parlando per il Gruppo di Cologno Monzese che se lo lascia alle spalle con "conti molto positivi" dichiara l'Ad a proposito dei risultati economici che saranno approvati ufficialmente in primavera, precisando che la sua soddisfazione si riferisce "in particolare all'ultima riga" di bilancio, cioè quella dell'utile.

"In giugno abbiamo visto un calo importante e siamo intervenuti con un taglio ulteriore dei costi. E nonostante i Mondiali di Calcio in Qatar (in onda sulla Rai) abbiamo riscontrato un budget identico a quello dell'anno precedente" commenta Pier Silvio, aggiungendo che sul fronte della raccolta pubblicitaria, nonostante uno scenario "terribile", a gennaio è andata "meglio del previsto, in Italia. Difficilissima in Spagna e Germania" 

Non sono mancati, a margine della conferenza, i commenti relativi al fatto che Mediaset abbia deciso, a differenza degli anni passati, di non impoverire il palinsesto editoriale nella settimana, la prossima, che avrà il Festival di Sanremo (su Rai 1) al centro della dieta mediatica degli italiani. Andranno regolarmente in onda programmi di punta del biscione quali il GF Vip, Le Iene e C’è Posta per Te, visto che, come è accaduto con i Mondiali del Qatar, anche in questo caso i budget pubblicitari di quella settimana non hanno subito cambiamenti.

E che non la si chiami contro-pragrammzione. In questo Berlusconi Jr è stato chiarissimo: “Non abbiamo nessuna intenzione di andare contro il Festival di Sanremo. Si tratta anzi di una alternativa di visione che offriamo al pubblico italiano, garantendo così una completezza di servizio che non ci sarebbe si annullassimo dal nostro palinsesto programmi che solitamente hanno un ampio seguito. Non importa se in quella settimana non avranno la stessa performance di audience di sempre. E per questo ringrazio Maria De Filippi che lasciando al sabato della finale sanremese il suo C’è Posta Per Te, dimostra un atto di vero coraggio. A ciò aggiungo anche un’opportunità economica che ci si è presentata vedendo che a listini inalterati (quindi senza promo o sconti), i clienti hanno mantenuti identici gli investimenti sui nostri canali in quella settimana”

A proposito di Sanremo e dell'intervento di Zelensky in collegamento video, su richiesta a Pier Silvio di un commento in merito: "Da un lato c'è la questione della libertà di espressione, un presidente che vuole far sentire la sua voce e tutti noi siamo con lui e con l'Ucraina. La Rai deve fare le sue scelte e da editore non voglio mettere becco. Dall'altro c'è il mio essere cittadino che paga il canone e non riesco a non essere trasparente: a me che Zelensky intervenga a Sanremo sembra una ricerca di visibilità eccessiva e nel contesto sbagliato"

A chiudere il confronto con la stampa, una preoccupazione su tutte per l'Ad di Mediaset: "la strumentalizzazione che viene fatta della nostra partecipazione in ProSiebenSat a livello politico. E' un progetto ambizioso e industrialmente complicato, ma oggi a preoccuparmi di più rispetto alla sua riuscita è il fatto che Mfe fa capo a Fininvest, che è la holding di Silvio Berlusconi, con la sua storia politica. E questo viene strumentalizzato a livello geopolitico per ostacolare i nostri progetti. Fa alzare barricate enormi. Mio padre oggi non si occupa più minimamente della televisione italiana."

Maria Ferrucci