Media
Scontro Sitcom, Auditel e Agcom sulla rilevazione degli ascolti tv
Si riaccende con una fiammata oggi, 16 maggio, la questione
Auditel. In calendario, questa mattina, la seconda udienza del
tribunale sulla causa Sitcom-Auditel, avviata dall'editore
di canali satellitari nell'aprile 2005, in seguito alla quale fu imposto ad
Auditel di astenersi dal pubblicare o comunque diffondere dati disaggregati sulle
tv satellitari, fino a quando non si sarebbe conclusa l'indagine avviata dal Garante
delle Comunicazioni, riguardante la corretteza e l'adeguatezza dei metodi di
rilevamento dell'audience satellitare in Italia.
Walter Pancini, direttore generale di Auditel, contattato da ADVexpress ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che, durante l'udienza, "è emerso in maniera chiara il fatto che non c'è nessun problema di governance, che i dati disaggregati sulle satellitari sono pronti, e che numerosi editori li ricevono, 'puntuali e riservati', e sarebbero contenti di poterli 'spendere' sul mercato della pubblicità".
In concreto, i legali di Auditel hanno avanzato la proposta di coinvolgere nella causa 96 reti satellitari, "perchè non è giusto – ha affermato Pancini – che per colpa di quattro canali (quelli editi da Sitcom ndr) tutti gli altri ci debbano rimettere. Noi, ribadisco, i dati disaggregati sugli ascolti delle satellitari li raccogliamo dal gennaio 2002".
Un altro discorso su cui si è fatta chiarezza in questi giorni, secondo Pancini, è quello della comparabilità delle ricerche, in particolare Auditel-Audistar, sugli ascolti televisivi. "E' stato propiro l'ad Gfk Eurisko Remo Lucchi, da buon ricercatore – ha affermato Pancini - a dichiarare alla stampa che non possono essere accostate due rilevazioni condotte con metodologie differenti, ovvero interviste telefoniche e meter, aggiungendo che Auditel è una ricerca ben fatta".
"I giudici – ha concluso Pacini – oggi ci hanno salutato affermando che 'il collegio si riserva di decidere', dunque l'esito della vicenda è tuttora aperto".
Molto differente, per posizioni e toni, la dichiarazione del presidente e
amministratore delegato del Gruppo Sitcom, Valter La
Tona
, diffusa nel primo pomeriggio. Eccola, riportata integralmente. "Non
capisco a quale udienza abbia partecipato oggi Auditel. Che la situazione non sia sostenibile
mi sembra sufficientemente palese ed è emersa per tale anche nell'udienza
odierna. Che centri media e agenzie dichiarino di possedere i dati e di valutare
tutti i mezzi (compresi i satellitari) in base a
dati e valutazioni Auditel è sufficientemente noto a tutti gli operatori del mercato
ed è stato riportato più volte dalla stampa. Che per Mediaset e Rai
l'ordinanza del Tribunale di Milano non sia rispettata in quanto il dato
comunicato da Auditel per le 7 reti nazionali comprende
anche il satellite (in barba all'ordinanza del Giudice Lamanna) è
altrettanto risaputo. Che la posizione dell'AGCom abbia superato i limiti della ragione
in quanto, volendo essere cortesi, un anno abbondante per un'audizione ha il sapore
di mero temporeggiamento è evidente, come è altrettanto evidente
a chi fa gioco il tutto. Che Auditel cerchi di rinviare
all'infinito i tempi del processo chiedendo al Tribunale di coinvolgere nel
procedimento 96 canali presenti sul satellite è altrettanto
palese".
"Quale sarà la posizione della Corte d'Appello di Milano non lo so – continua Valter La Tona - So però che per questi ed altri motivi la situazione attuale per Sitcom è insostenibile, visto anche il tiro incrociato e le pressioni a cui il Gruppo è sottoposto da mesi. Aggiungo anche che stupisce la posizione dell'Antitrust che in merito alla denuncia da noi effettuata il 22 dicembre 2005 non ha ancora formalizzato una posizione. Pertanto stiamo valutando ulteriori diverse azioni sia in ambito giudiziale che regolamentare."
Lo scambio di opinioni è deciso, le posizioni inconciliabili, e a gettare benzina sul fuoco, con estrema puntualità, nel tardo pomeriggio arriva la comunicazione che la Commissione servizi e prodotti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, ha approvato l'atto di indirizzo sulle rilevazioni degli indici di ascolto e diffusione dei mezzi di comunicazione (televisione, radio e stampa). La notizia è stata data dalla stessa Agcom, sottolineando che ''con la decisione di oggi l'Autorià, giudicando il sistema dell'Auditel inadeguato alle esigenze attuali del mercato, ha dettato principi generali che riguardano in particolare la governance delle società di rilevazione e i criteri metodologici d'indagine basati sui 'campioni statistici' e sulla rappresentatività dei risultati''.
Auditel, Sitcom, AgCom e 96 emittenti satellitari, questi al momento i protagonisti della vicenda sulla rilevazione degli ascolti tv in Italia. Vicenda che, a quanto pare, riserverà altre, numerose e avvincenti puntate.