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Ufficiale: la pubblicità di Libero da Pk a Visibilia

In una nota la concessionaria guidata da Fabrizio Masini comunica che da oggi cesserà di effettuare la raccolta per Editoriale Libero, Edizioni Pandora, Edizioni Riformiste, "riservandosi di tutelare i propri diritti gravemente lesi". La pubblicità di Libero passa alla concessionaria nata per iniziativa di Daniela Santanché e della società Tosinvest (di proprietà della famiglia Angelucci).

In una nota giunta nel pomeriggio, Publikompass  fa sapere che "a seguito delle unilaterali decisioni assunte da Editoriale Libero, Edizioni Pandora, Edizioni Riformiste , a far tempo dal 11 gennaio 2008 cesserà di effettuare la raccolta pubblicitaria delle testate Libero, Libero Mercato, Sanità Lazio, Il Nuovo Riformista, anche al fine di evitare disagi ad inserzionisti ed operatori".

Publikompass aggiunge inoltre che "contesta le decisioni assunte dagli Editori, ritenendole del tutto ingiustificate ed infondate, tanto più considerando i brillanti risultati ottenuti nel corso degli anni e soprattutto nel 2007 in termini di vendita degli spazi pubblicitari. Pertanto Publikompass si riserva di tutelare i propri diritti gravemente lesi".

Contattata da ADVexpress, Libero fa sapere che la raccolta è ufficialmente affidata alla concessionaria Visibilia, struttura legata alla società ADV. La proprietà di ADV è divisa al 50% tra Daniela Garnero Santanché e la società Tosinvest, il cui Cda è composto tra gli altri da Arnaldo Rossi (già presidente della Editoriale Libero), Vittorio Feltri (direttore di Libero, nella foto) e Gianni Di Giore (direttore generale della Editoriale Libero).

La raccolta 2007 della concessionaria Pk per Libero è stata di 10 milioni di euro, somma giudicata non sufficiente dai soci della testata, soprattutto se paragonata ai 18 milioni raccolti da Il Giornale.