Premi
Riccardo Muti 'Gentleman dell'anno' secondo il mensile di Class Editori
E' Riccardo Muti il vincitore del «Premio Gentleman dell'anno 2006», organizzato da Gentleman, il mensile di Mf/Milano Finanza e ItaliaOggi. Il riconoscimento, alla prima edizione, è stato assegnato a Muti perché, da vero gentleman, pur essendo uno dei più grandi se non il più grande conductor al mondo, ha scelto di tornare a essere maestro per i giovani musicisti che compongono l'orchestra Cherubini, che il grande artista organizza, promuove, conduce e porta in tutti i più importanti teatri. «Ho creato una mia formazione di giovani talenti poiché desideravo restituire all'Italia quanto mi ha donato: nato a Napoli, ho avuto maestri italiani e sono arrivato a dirigere il concerto di Capodanno di Vienna del 2000 e l'apertura dei 250 anni di Mozart, nel 2006 a Salisburgo» ha dichiarato Muti ricevendo il riconoscimento.
Oltre al maestro Muti, il riconoscimento è stato assegnato a sei personalità che si sono distinte per lo stile e l'eleganza, la gentilezza, la moderazione e la capacità di apprezzare il lato positivo della vita, senza mai dimenticare l'impegno. Il premio Gentleman è un prezioso volume, rilegato a mano e a tiratura limitatissima, con le Lettere al figlio scritte da Lord Chesterfield e pubblicate a Londra nel 1774, che costituisce la base del comportamento del vero gentleman.
Per il fair play è stato premiato Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e consigliere di amministrazione di Mondadori e del Giornale, che nel corso degli anni, con uno stile sobrio e misurato, è riuscito a introdurre grande dinamismo nel gruppo, superando passaggi complessi come l'ingresso in borsa e lo sviluppo del digitale terrestre.
La passione per le arti è la motivazione del premio a Francesco Micheli, oggi impegnato nelle biotecnologie, cui è stata riconosciuta la non comune capacità di coniugare la profonda conoscenza delle arti con la sapiente perizia nella gestione patrimoniale.
Per la gentilezza gestionale, invece, Gentleman ha scelto John Elkann, vicepresidente della Fiat: il giovane erede di casa Agnelli, grazie alle notevoli capacità e alle doti morali, è stato capace di ridare alle attività della famiglia uno stile morbido, ma fermo, di grande eleganza e rispetto dei collaboratori.
Vittorio Frescobaldi, invece, ha ottenuto il riconoscimento per l'amore per la terra, qualità da sette secoli legata al nome della sua famiglia. Capace di essere ingrande armonia con i concorrenti Antinori, anche quando ha acquistato dagli americani un pezzo nobile del patrimonio che era stato degli Antinori.
Il premio per l'eleganza è stato assegnato a Sergio Loro Piana, presidente dell'omonima azienda, simbolo di stile e classe italiani nel mondo.
Il riconoscimento per il filantropismo, infine, è andato ad Alessandro Profumo, amministratore delegato del gruppo UniCredit. Appassionato interprete delle responsabilità sociali d'impresa, oltre a promuovere numerose iniziative benefiche in campo culturale, sanitario ed ecologico, Profumo contribuisce attraverso i comitati locali Unicredit allo sviluppo ecosostenibile di singoli territori.