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Vincitori NC Digital Awards. Mondo, la capacità di visione che fa la differenza

Il premio speciale dell’editore Digital Media Person of the Year della prima edizione degli NC Digital Awards va Davide Mondo che guida, da tre anni, una realtà importante del panorama digital come Mediamond. Tra i suoi recenti successi, l’allargamento del portfolio della concessionaria con l’acquisizione di siti come Il Giornale.it, Meteo.it, Videomediaset e Skuola.net. Pubblichiamo l'intervista uscita sulla rivista NC Nuova Comunicazione.
Assegnato nell’ambito della prima edizione degli NC Digital Awards alla persona che più si è distinta per capacità di visione, innovazione e gestione del cambiamento nell’area dei mezzi digitali, il premio speciale dell’editore Digital Media Person of the Year va a Davide Mondo (in foto), da tre anni al timone di Mediamond, concessionaria che vanta un network composto da 32 siti verticali e 12 milioni di utenti unici mensili. “Questo riconoscimento - spiega Mondo - ha per me un grande valore in quanto premia non tanto le performance, che pure sono state elevate, quanto la capacità di visione, vero tratto distintivo delle aziende di successo, da sempre ma oggi più che mai. D’altra parte, visione, strategia e struttura sono i ‘fondamentali’ di chi guida un’azienda, ma è la visione che forma e dirige le altre due”.

Quali sono i tratti salienti della sua biografia professionale?
Le due esperienze professionalmente, per me, più significative sono state quelle vissute in Publitalia prima e in Tiscali poi. È proprio da qui che nasce quella visione integrata del mercato pubblicitario che mi ha permesso, tre anni fa, di accettare la sfida Mediamond, e grazie alla quale niente della ricca eredità consegnataci da Mediaset e Mondadori, nostri azionisti, è andato perso, bensì rinasce e si arricchisce nel confronto con l’era digitale.

Quali sono i principali fatti che hanno caratterizzato la sua attività professionale nel corso del 2011/2012? In particolare, quali sono le innovazioni da lei introdotte?
Innanzitutto le acquisizioni, con l'allargamento del portfolio Mediamond ai siti Il Giornale e Meteo.it, nel 2011, e Videomediaset e Skuola.net, nel 2012, siamo arrivati e modificare sensibilmente il nostro perimetro operativo, portandoci alla copertura del 44% degli utenti internet in Italia.

Il secondo cambiamento significativo è stato l'introduzione di una politica commerciale a target di genere, anche con metriche tv, puntando fortemente sul video, il formato più interessante per i nostri investitori. Per esempio, siamo stati i primi ad adottare la skin video, formato di impatto centrato sulla creatività video, e il formato ‘cubo’, che proprio nel video trova la sua più alta espressione.

Ora, a due anni dall’inizio dell’attività, con un consolidamento continuamente riconfermato dai risultati, la nostra realtà si sta piacevolmente ‘complicando’: lavoriamo quotidianamente in maniera sinergica con tutti gli altri mezzi su cui i nostri brand sono presenti, vale a dire tv, stampa periodica e radio. La scommessa è stata, ed è, porre al centro il digitale.

Il vantaggio di Mediamond è appunto quello di aver capito, prima di altri, lo spostamento di interesse del mercato da una comunicazione puramente televisiva a una videostrategy multipiattaforma integrata. Certi dell'efficacia del formato video abbiamo quindi lavorato a una politica commerciale che ne valorizzasse l'impiego, nei formati e nell'approccio.

Nel primo trimestre 2012 Mediamond è cresciuta del 40%. In quale direzione si sta allargando il perimetro del vostro portfolio? Qual è la previsione per la chiusura dell’anno?
Le tre parole che meglio riassumono la direzione che abbiamo imboccato sono consolidamento, ampliamento e multicanalità. Parte del processo di consolidamento è sicuramente l'acquisizione, cui facevo riferimento, del portale Meteo.it, decisione a cui abbiamo contribuito fattivamente, proprio perché partiva da un biennio di concessione pubblicitaria molto soddisfacente.

Cosa guidi il processo di ampliamento è chiaro nell'introduzione, già citata, di Skuola.net nel nostro portfolio: ampliamento numerico, ma anche qualitativo, su un target, quello dei giovani, dove lo spazio di crescita è promettente. Rispetto alla multicanalità, ritengo che questa sia la naturale evoluzione di tutti i content media, e conseguentemente di tutte le strategie di comunicazione delle aziende.

I nostri brand, forti della loro storia, sono oggi pervasivi su ogni piattaforma, con numeri che permettono pianificazioni significative. Infine, nonostante il momento di incertezza continuo a essere ottimista rispetto alla chiusura del 2012, che mi aspetto in linea con gli ottimi risultati del primo semestre.

Quali sono le principali tendenze del presente e quali quelle che caratterizzeranno il settore nel prossimo futuro?
Il web è oggi il luogo di maggior consumo di contenuti da parte degli utenti; in questo scenario le due principali tendenze della comunicazione digitale sono i contenuti video e l’utilizzo in mobilità, tendenze che si andranno a consolidare nel futuro.
Molti player si stanno affannando per costruire library video significative; Mediamond gode invece di un potenziale di contenuti di proprietà il cui valore è inestimabile e in continua crescita.

Come stanno evolvendo i media in termini di integrazione? Quale ruolo sta giocando il digitale?
Nella costruzione del contenuto, l’autore deve oggi tener conto di tutti i touch point della comunicazione; un programma tv non si esaurisce nella sua messa in onda, ma prosegue nel dialogo con i telespettatori prima, durante e dopo di essa. L'integrazione è un processo già ampiamente in corso, e il digitale ne è il fattore abilitante: web, mobile e social sono canali imprescindibili.

Mario Garaffa