Poltrone
Lapo Brogi direttore generale Cayenne Italia
Lapo Brogi (foto 1) che ha ufficiosamente fatto il suo ingresso
in agenzia il mese scorso, provenendo da Renault Francia, dove dal 2004 ha ricoperto la
carica di direttore pubblicità e strategia di contatto, affianca Peter
Grosser come direttore generale di Cayenne Italia.
Lapo ha investito 10 anni in Renault. Prima a Roma, dal 1999 come Direttore Pubblicità e Promozione di Renault Italia, poi nel 2003 al coordinamento pubblicitario di Sud America, Africa, Europa Centrale e Asia all'head quarter di Renault, per poi nel 2004 andare a gestire il più importante budget pubblicitario francese in Renault Francia.
In precedenza, dopo 2 anni di consulenza a Londra e Parigi, l'esordio in pubblicità è avvenuto in Publicis Italia, dove ha lavorato sia per Club Med che per il gruppo L'Oréal. Lapo non è alla sua prima esperienza con Peter Grosser. Ha già lavorato per 18 mesi nel 1997-1998 per Ccp Gruppo Dentsu, dove è stato senior account.
"E' un vero piacere tornare a collaborare con Peter. –
dichiara Lapo Brogi - Dopo aver lasciato Renault, ho parlato molto con Peter per
discutere delle mie convinzioni e della mia volontà di avere una dimensione più
imprenditoriale. Ci siamo trovati subito d'accordo dal punto di vista della
visione del mercato ma soprattutto ho condiviso subito la filosofia della
struttura che Peter ha sviluppato insieme a Giandomenico
Puglisi e Stefano Tumiatti
. Dopo tanti anni da Cliente, penso che il
mio contributo possa andare oltre il semplice sviluppo di new business.
Anche sui Clienti consolidati di Cayenne, vorrei applicare la mia filosofia di
relazione che ho acquisito durante l'esperienza in azienda: i Clienti ci
devono 'amare'. Non tanto per stare bene con noi quanto per stare
male quando non ci siamo. Questo è il sentimento che ci
piacerebbe ottenere da parte dei nostri Clienti, in termini
di soddisfazione sul nostro contributo nei loro confronti".
"Lapo rappresenta un grande rafforzamento per Cayenne – afferma Peter Grosser (foto 2) Presidente e AD dell'agenzia milanese – sia per il suo importante percorso professionale sia per le sue qualità interpersonali. Sarà di grande supporto a me, sollevandomi in parte dal doppio incarico istituzionale e di gestione organizzativa, ma anche e soprattutto a Giandomenico e Stefano che avranno una sorte di 'cliente interno' a cui sottoporre le strategie di comunicazione e le idee creative. Lapo era l'anello mancante per completare un'agenzia già estremamente competitiva. Ecco perché, nonostante la crisi, guardo al futuro con buona dose di ottimismo".
EC

