Poltrone
Sorrell: 'Il peggio è passato, ma è presto per la ripresa'
Martin Sorrell, CEO WPP, è sbarcato a Roma in questi giorni per partecipare al convegno 'Strategie e politiche per l'audiovisivo del Terzo Millennio' organizzato dalla Fondazione Lazio per lo Sviluppo dell'Audiovisivo. Per l'occasione, quello che dal Time è stato definito come uno dei 100 uomini più potenti del mondo, ha rilasciato un'intervista ad Affari & Finanza in cui inquadra l'attuale situazione economica globale.
"Siamo di fronte a una profonda recessione, più forte in America, ma con effetti in tutto il resto del mondo. Ma il peggio è passato". Questo, in sintesi, il commento di Sorrell, che ripercorre poi i vari step della crisi finanziaria indicando nella fine del 2008 il punto più basso dovuto al caso Lehman Brothers, l'estensione al settore manifatturiero e il conseguente incremento della disoccupazione in America.
Sulla base del suo Osservatorio, Sorrell anticipa alcune possibili tendenze dell'advertising: dopo il ralenty tradizionale di luglio e agosto, da settembre gli investimenti resteranno probabilmente ancora ai livelli minimi, ovviamente migliori di quelli del secondo semestre 2008. A trattenere i Ceo delle aziende nel ridare vitalità ai budget, secondo Sorrell, sarebbe il timore di un ritorno della crisi e di eventuali effetti sulla Borsa e profitti aziendali.
"La crisi è simile a una L- dichiara il CEO WPP ad Affari & Finanza - : è finita la violenta caduta, ma è ancora presto per una ripresa". Ripresa che, a suo parere, inizierà nel secondo semestre del 2010. Più lentamente in America, Germania e Spagna, con maggior prontezza in Italia e in Francia.
Tra i mercati emergenti su cui puntare, come insegna la stessa WPP, in Paesi del Bric, ovvero Cina, India, Brasile, e ancora Russia e i Paesi di nuova industrializzazione come Egitto, Filippine, Iran, Messico e Indonesia, dove la giovane popolazione prepara un fertile terreno ai new media. Tra questi Sorrell, il cui Gruppo investe il 25% del business in digital advertising, mette in risalto internet e indica nell'integrazione multipiattaforma la nuova frontiera della pubblicità.

