Ricerche
Assemblea UPA: il mercato della comunicazione torna a crescere. Sassoli: "Sono gli anni dell'engaging"
Alle aziende resta il ruolo di “offrire una comunicazione elegante, che venga scelta come preferenza consapevole”.
'Prepararsi allo stupore' è il titolo dell'Assemblea UPA di quest'anno.
Poi il manager torna con il pensiero al passato, quando "gli inserzionisti erano maggiori degli spazi a disposizione": "Oggi i tempi sono cambiati - riflette Sassoli -: sono gli anni dell'engaging, dell'ambient marketing, e la tv avrà presto un superpanel di rilevazione rivolto a 15.600 famiglie, per scoprire che i talent sono tra i programmi più appealing per audience e investitori e che lo smartphone è il nuovo telecomando. Mentre il set meter panel misura 197 canali. Ed entro il 2016, la scatola magica verrà quotata in Borsa".
Originale il discorso tenuto in apertura dell'Assemblea dal presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, che ha saputo toccare i temi consueti del ruolo della comunicazione, del rinnovamento dei mezzi, dell'innovazione digitale con citazioni, rimandi e metafore inaspettate.
Il tutto condito dalla performance degli artisti della scuola d’arte contemporanea Vertigo di Torino, dalla regia di Andrea Barbato, dalla performance dell’attrice Elena Ghiaurov e dalla scenografia del Piccolo Teatro.
Dopo un inevitabile riferimento alle vicende della Grecia, Sassoli nel suo discorso si sofferma sul primo oggetto di stupore 'inatteso e si spera contagioso': il mercato che torna a crescere, tra il +1% e il +2% nel 2015, perché gli “investimenti hanno voglia di muoversi”.
Dopo un inevitabile riferimento alle vicende della Grecia, Sassoli nel suo discorso si sofferma sul primo oggetto di stupore 'inatteso e si spera contagioso': il mercato che torna a crescere, tra il +1% e il +2% nel 2015, perché gli “investimenti hanno voglia di muoversi”.
Una convinzione che permane, ha dichiarato Sassoli, “nonostante lo scenario reso ancor più complicato dalle vicende greche, al netto delle quali mi sentirei di dire che si tratta di previsioni pessimistiche”.
“Certamente se la Grecia dovesse uscire dall'euro si verrebbe a creare una situazione imprevedibile con ricadute anche sulla nostra economia nel segno dell'incertezza e della paura, che rappresentano un freno ai consumi - ha aggiunto - . Più che il panico serve un atteggiamento 'panico' inteso nel significato greco di 'reazione' cercando la soluzione”.
Guarda la video intervista a Sassoli de Bianchi su ADVexpressTV
A trainare le lieve ripresa del mercato sono i settori Automotive, Finanza e Assicurazioni, Cura della persona, Alimentari, Grande Distribuzione, mentre le Tlc sono stabili ma tese alla negatività.
Riguardo ai mezzi, la parte del leone resta alla Tv con oltre il 50% degli investimenti e un segno +, così come per il Search, mentre il Display è stabile.
In recupero la Stampa, ma ancora con segno -.
Dinamismo per la radio con 38 mln di ascoltatori l'anno e un rinnovato interesse da parte degli investitori.
Riguardo al Digitale, Sassoli sottolinea: “Non sappiamo quanta crescita sia dovuta a Google, Facebook o Youtube, possiamo solo suggerire delle stime. Ovviamente, il fatto che questi player over the top non forniscano i loro dati contribuisce a dare opacità al sistema, ma tocca alle istituzioni, italiane ed europee, dare a queste società direttive chiare in nome della trasparenza».
In generale, la ripresa indicata oggi dall'UPA, suggerisce Sassoli, deve essere letta soprattutto come un importante segnale di fiducia delle imprese e degli investitori, nonostante le tante opacità del mercato.
Poi il manager torna con il pensiero al passato, quando "gli inserzionisti erano maggiori degli spazi a disposizione": "Oggi i tempi sono cambiati - riflette Sassoli -: sono gli anni dell'engaging, dell'ambient marketing, e la tv avrà presto un superpanel di rilevazione rivolto a 15.600 famiglie, per scoprire che i talent sono tra i programmi più appealing per audience e investitori e che lo smartphone è il nuovo telecomando. Mentre il set meter panel misura 197 canali. Ed entro il 2016, la scatola magica verrà quotata in Borsa".
E mentre la radio riprende vigore con 38 mln di spettatori, le affissioni diventano video, murales elettronici, graffiti, comunicazione in movimento che segue il viaggiatore.
Il cinema abbraccia la comunicazione sul territorio, la carta stampata mantiene il ruolo di chiarificatore della realtà ma si apre a Facebook e a nuove sinergie di business come quelle tra il social e il New York Times.
E la pubblicità, riflette Sassoli, che ha il compito di stimolare l'innovazione, resta negli anni sospesa “tra la voce del prodotto e la spinta del desiderio”.
E la pubblicità, riflette Sassoli, che ha il compito di stimolare l'innovazione, resta negli anni sospesa “tra la voce del prodotto e la spinta del desiderio”.
Un mondo da 8 mld di investimenti che in parte sostanzia la cultura e stimola l'innovazione ma che non sfugge alla crisi. Ma, osserva Sassoli: “Una farfalla non sacrifica la sua bellezza perché ha paura di vivere un solo giorno, così come il nostro Paese cerca di vincere la paura che blocca i consumi e che nasce dal paradosso del benessere che caratterizza l'Italia".
Quello per cui “il 90% delle persone possiede una casa, il bene centrale della vita di ciascuno, la riserva mentale, psicologica ed economica che ci permette di spendere con più tranquillità".
Ma, fa notare il presidente dell'UPA, "negli ultimi tre anni per recuperare 14/15 miliardi di gettito abbiamo svalutato il patrimonio immobiliare italiano di 1000 miliardi...”
Torniamo allo stupore, come quello della scoperta di una felicità che per l'Italia sta nel “non conoscere più la parola fame, nell’avere una buona istruzione di base, vivere molto più a lungo, nell’unicità del patrimonio artistico, nell’avere un cellulare e mezzo a testa, record mondiale”, anche se con una banda larga ancora insufficiente a garantire completa libertà.
E dove sta lo stupore nella comunicazione? “Spazi pubblicitari che si moltiplicano, il consumatore come dea Kalì dotato di quattro mani per tenere tre device e guardare al contempo la tv, la comunicazione che come un magnete attrae e come dio Mercurio misura la temperatura dell'utente e che ha il compito di “allargare di speranza la prospettiva del consumatore” di qualsiasi sesso esso sia.
Torniamo allo stupore, come quello della scoperta di una felicità che per l'Italia sta nel “non conoscere più la parola fame, nell’avere una buona istruzione di base, vivere molto più a lungo, nell’unicità del patrimonio artistico, nell’avere un cellulare e mezzo a testa, record mondiale”, anche se con una banda larga ancora insufficiente a garantire completa libertà.
E dove sta lo stupore nella comunicazione? “Spazi pubblicitari che si moltiplicano, il consumatore come dea Kalì dotato di quattro mani per tenere tre device e guardare al contempo la tv, la comunicazione che come un magnete attrae e come dio Mercurio misura la temperatura dell'utente e che ha il compito di “allargare di speranza la prospettiva del consumatore” di qualsiasi sesso esso sia.
Un fruitore che oggi fa parte di una nuova società, quella dei social, dove il privato viene messo in vetrina e nella quale “ il periscopio di Twitter ci sommergerà di narcisismo sopito”.
E alle aziende resta il ruolo di “offrire una comunicazione elegante, che venga scelta come preferenza consapevole”. Ancora a loro Sassoli si rivolge con un invito che suona più come una direttiva: "limitate gli affollati pitch creativi, perché è inutile giocare a scacchi mettendo tante agenzie in gara”.
Ne sa qualcosa Guido Barilla, protagonista dell'Assemblea UPA come portavoce di un'azienda che ha saputo trasformare un marchio di pasta in un brand impegnato a migliorare la qualità della vita delle persone con nuovi prodotti, sistemi produttivi a basso impatto ambientale e ricerca nel campo della nutrizione (leggi la news su ADVexpressTv)
Elena Colombo
E alle aziende resta il ruolo di “offrire una comunicazione elegante, che venga scelta come preferenza consapevole”. Ancora a loro Sassoli si rivolge con un invito che suona più come una direttiva: "limitate gli affollati pitch creativi, perché è inutile giocare a scacchi mettendo tante agenzie in gara”.
Ne sa qualcosa Guido Barilla, protagonista dell'Assemblea UPA come portavoce di un'azienda che ha saputo trasformare un marchio di pasta in un brand impegnato a migliorare la qualità della vita delle persone con nuovi prodotti, sistemi produttivi a basso impatto ambientale e ricerca nel campo della nutrizione (leggi la news su ADVexpressTv)
Elena Colombo