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C'è una piattaforma per tutto: la tecnologia domina (e migliora) gli eventi del 2016. Scopri i trend
EventManagerBlog.com ha pubblicato il suo attesissimo report. Dalla ricerca della location al gift digitale, dalle soluzioni di matchmaking 2.0 al crowd streaming, fino ai pagamenti cashless e alla diffusione degli audio beacon, che stabiliscono una connessione con gli utenti senza necessità di attivare il bluetooth. Ce n'è per tutti i gusti. Nel 2016 l'imperativo sarà universale: non si potrà più organizzare un evento senza ricorrere alle migliori soluzioni tecnologiche. Perché? Migliorano l'evento, soddisfano i partecipanti e agevolano i professionisti.
EventMB, ovvero il sito EventManagerBlog.com, ha pubblicato il suo nuovo rapporto sulle tendenze che maggiormente impatteranno sugli eventi nel 2016.
Si tratta di un'analisi molto seguita e attesa a livello europeo.
Negli ultimi cinque anni, oltre 500.000 lettori hanno letto i report pubblicati dal sito inglese.
Per la prima volta, lo scorso anno EventMB ha lanciato un rapporto completo che è stato scaricato più di 12.000 volte.
Il report '10 event trends', come si legge, è basato su risposte fornite da oltre 6.000 professionisti degli eventi e attinge a un database di 1.200 startup della event industry, di cui 150 nate nel corso del 2015.
Il report si concentra, infine, sul 2016, evitando previsioni troppo lontane o anacronistiche.
Il nome del report pubblicato quest'anno è più che mai significativo: #backtotech.
La tecnologia, infatti, dominerà più che mai gli eventi, specie per la parte di engagement, facendo da padrona assoluta e catalizzando anche gli investimenti: il 94% dei professionisti degli eventi investirà in tecnologia.
Alla essa, nelle sue diverse declinazioni, si avvicineranno finalmente anche gli scettici, o quelli che finora hanno rimandato la questione.
PER SCARICARE IL REPORT, CLICCA QUI
Ma vediamo, brevemente, le principali tendenze del 2016
1. CROWD STREAMING
Sono le persone stesse, attraverso i propri dispositivi mobile, a trasmettere in live streaming l'evento a cui partecipano. E questo grazie ad alcuni fatti che hanno accelerato questo processo: l'industria stessa degli eventi è stata colta di sorpresa dall'avvento di piattaforme quali Meerkat, Periscope (a seguito della sua acquisizione da parte di Twitter) e alcune soluzioni implementate da Facebook.
Il crowd streaming, quindi, si differenzia dal live streaming in quanto prodotto dagli stessi utenti e non dai professionisti e organizzatori di eventi. È, in sostanza, un contenuto user generated.
Un'evoluzione dalla quale aziende e agenzie devono trarre il maggior vantaggio possibile per accrescere partecipazione e scambio di contenuti.
2. MATCHMAKING 2.0
Un numero sempre crescente di professionisti utilizza le app per i propri eventi. Le applicazioni sono nate con due obiettivi: fare da guida fornendo informazioni utili e mettere i tools a servizio di tutti.
Nonostante ciò, le app hanno registrato una certa battuta d'arresto a livello di utilizzo. Risultano vincenti, invece, le aziende che offrono sistemi di matchaking 2.0 tipo Charlie App, Intros e Webeam, i quali garantiscono ciò che abitualmente manca nelle app, ovvero il contesto. E lo fanno attraverso l'utilizzo dei dati disponibili sui social network e online.
3. VENUE HUNTING
La ricerca della location migliore per un evento non è certo una novità e questa operazione è da tempo agevolata dalle piattaforme dotate di motori di ricerca.
Ciò che sta davvero impattando sulla tradizionale offerta di location, però, è la sharing economy: gli hotel soffrono e temono soggetti quali Airbnb e Uber.
Il motivo? Tali soggetti offrono esperienze più 'alla mano'.
I professionisti degli eventi, per anni, sono stati costretti a pagare spese eccessive per avere la connessione negli hotel e gli ospiti degli alberghi non sono più disposti a pagare solo per aver consumato un drink al minibar.
La richiesta del mercato è chiara: maggiore flessibilità, connettività ed esperienze senza fronzoli.
Alcune piattaforme di ricerca delle location - come Headbox, Splacer.co e Venuevortex - sono state in grado di intercettare questa esigenza e di offrire risposte puntuali.
4. SOCIAL AMBASSADORS
Condividere un evento sui social network non è l'unica azione, e neppure la più efficace, per garantire il passaparola e il successo dell'evento in termini di seguito e di partecipazione.
Vi sono delle piattaforme - come Ingo, Peppertix e Gleanin - che creano, attraverso meccanismi specifici, dei veri e propri social ambassador, persone, cioè, che si fanno ambasciatori dell'evento attraverso i social network attraverso un vantaggio o corrispettivo a loro garantito.
Tali piattaforme consentono alle aziende di massimizzare la presenza sui social, ma anche di incrementare la partecipazione e di avere risultati concreti e tangibili.
5. ONLINE STAFFING
Come la ricerca delle location, anche il recruitment di personale temporaneo è una pratica diffusa nel mondo degli eventi. Esistono, però, delle piattaforme ad hoc che non solo consentono di trovare il personale, ma anche di leggere le recensioni e la storia professionale dei vari candidati e di trovarli in base al proprio evento. Questi siti - come Gettheevent, Jobbleapp e Lennd - permettono, postando il proprio evento e geolocalizzandolo, di trovare automaticamente le persone più adatte.
6. WEDTECH
I matrimoni sono eventi privati, ma rappresentano una porzione rilevante nel mercato degli eventi e con il loro mix di emozione e condivisione / creazione di post e contenuti rappresentano un terreno fertile per l'applicazione delle tecnologie.
Negli ultimi anni è cresciuta, anche nella event industry, l'offerta di servizi digitali (siti web di nozze, gestione delle liste degli ospiti, project management, photosharing collettiva) per questo genere di eventi.
Molte realtà si sono specializzate in questi servizi. Ad esempio: Wedocracy, Aisle Planner, Wedpics.
7. NO CASH
I pagamenti cashless stanno prendendo sempre più piede. Con Apple Pay, il cui successo si registra soprattutto in Usa e Uk, seguite da Canada e Cina, è possibile comprare oggetti in modo più veloce e conveniente.
Anche per gli eventi c'è un evidente vantaggio nel creare nicchie di soluzioni per i pagamenti.
Vi sono, a proposito, delle piattaforme - come Fastbar, Intellitix, Mybee Events - specializzate nel raccogliere in modo più semplice i pagamenti da parte del pubblico di un evento, che si tratti di pagare un drink o un ingresso.
Il vantaggio è presto detto: evitare la coda e le attese. Il pagamento può avvenire tramite smartphone, braccialetto o badge. Può essere legato a un conto prepagato o a una carta di credito.
8. SAFETY FIRST
Sicurezza innanzitutto. Questo l'imperativo, specie dopo i recenti fatti di terrorismo e la paura diffusa di attacchi. Le aziende che offrono soluzioni per mettere in sicurezza gli eventi supportano gli organizzatori permettendo loro di reagire rapidamente a scenari sempre più temuti nel mondo.
C'è molto che i professionisti degli eventi possono fare, già in sede di pianificazione, per offrire un ambiente sicuro. Tra gli accorgimenti, anche la tecnologia può aiutare: piattaforme come Initlive, Lineapp e Triberapp sono utili per gestire il personale, staff o volontari, facendo circolare informazioni fondamentali per la sicurezza degli eventi.
9. DIGITAL SWAG BAGS
Borse, gift, gadget... spesso gli organizzatori si trovano in difficoltà: come omaggiare gli ospiti con qualcosa che possa, allo stesso tempo, sorprenderli, essere utile, far felici gli sponsor e non creare rifiuti e scarti in più?
Le digital swags (contenenti offerte, coupon...) stanno diventando un'alternativa sempre più gettonata. Trasferendo online il consumo del gift vi sono anche opportunità ghiotte di lead generation. Ma non solo: anche gli sponsor potranno in questo modo monitorare il comportamento degli utenti.
Anche in questo ambito, vi sono piattaforme che forniscono idee e servizi di Digital Swag Bags: Virtualeventbags, Eventbaxx, Zoliro.
10. AUDIO BEACONS
I beacon sono piccoli dispositivi che, attraverso la tecnologia Bluetooth Low Energy, sono in grado di trasmettere informazioni a smartphone e tablet con un raggio di azione regolabile dai 10cm ai 70m. Attraverso i beacon è possibile veicolare informazioni ed una vasta gamma di contenuti agli utenti che abbiano scaricato un'App.
Negli ultimi anni i beacon (o ibeacon) hanno preso sempre più piede in quanto soluzione accattivante per stabilire in modo veloce un'interazione e un canale di comunicazione con i partecipanti a un evento. La realtà, però. è differente. Vi sono, infatti, troppe complicazioni legate al loro utilizzo.
Gli audio beacon, invece, offrono un'utile alternativa ai bluetooth beacon: le piattaforme di audio beacon - come Lisnr, Silverpush e Signal360 - offrono una tecnologia che invia onde audio, impercettibili all'orecchio umano, che attivano delle funzioni su un'applicazione. Senza necessità di attivare il bluetooth e senza essere necessariamente vicini alla fonte.
Un trend, quello dell'utilizzo di audio beacon, di sicuro successo e destinato a crescere in ogni tipologia di evento.