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Consulta degli Eventi. Su il fatturato, giù i margini di guadagno

Fatturato a +7% nel primo semestre 2010 rispetto allo stesso periodo 2009. Questo il dato registrato dalla Consulta degli Eventi. Ma calano i margini di guadagno. I dati parlano di ripresa, ma costringono a interrogarsi sulla qualità. L'evento rimane il secondo mezzo in crescita dopo internet e il futuro è nell'integrazione.

In uno scenario globale caratterizzato da una forte crisi, che si è ripercossa in modo consistente sull’industria della comunicazione, la Consulta degli Eventi di AssoComunicazione, che rappresenta 17 tra le agenzie di eventi più qualificate d’Italia e il 15% del mercato, ha registrato nel primo semestre del 2010, un incremento del fatturato complessivo pari al +7% rispetto al primo semestre del 2009. 

Lanza.jpgAlessandra Lanza, presidente Consulta, ha così commentato il dato (presentato al convegno indetto da AssoComunicazione 'Comunicare domani', tenutosi il 30 giugno presso la sede di Assolombarda): “Siamo molto soddisfatti di constatare che le agenzie di eventi stanno rispondendo bene alla crisi. Dobbiamo però essere realisti e renderci conto che il +7% del 2010 è rapportato al 2009, un anno che per il comparto degli eventi si è chiuso a -11%, come ha rivelato il monitor di ADC Group presentato al Bea Expo Festival dello scorso novembre. Bisogna quindi essere consapevoli che per tornare ai livelli del 2008, precedenti alla crisi, c’è ancora molta strada da fare”.

Gli eventi, come gli altri settori della comunicazione, stanno vivendo un periodo di estrema complessità e la crisi ha inevitabilmente innescato un processo selettivo tra le agenzie. È comunque vero che l’evento si sta confermando come il secondo mezzo di comunicazione in crescita, dietro soltanto a internet. Non è un caso che il benessere dell’online si stia riflettendo sugli eventi, che sempre più spesso si avvalgono di altri media, dimostrandosi a tutti gli effetti un mezzo capace di integrare diversi strumenti, dal web all’advertising classico.

A fianco del dato positivo relativo alla crescita di fatturato, si registra sui margini lordi di guadagno una forte flessione, pari al -3%. La contrazione dei rendimenti  deve essere interpretata come un importante campanello d’allarme per le agenzie ma anche per le aziende. Una flessione ulteriore significherebbe per le agenzie non essere più in grado di offrire un servizio di qualità e il necessario standard di sicurezza alle aziende.
“Per uscire dalla crisi - ha concluso Lanza - è necessario che agenzie e aziende facciano fronte comune e comprendano che la soluzione sta nella qualità del lavoro. L’abbassamento degli standard, quando già i margini di guadagno delle agenzie sono di per sé bassi, è controproducente per entrambe le parti, e non può fare altro che limitare la competitività in un contesto già difficile.”