Ricerche

Eventi sportivi come chiave di successo per il turismo

Secondo la ricerca di Pangea, i professionisti del turismo considerano i Mondiali di calcio l’evento più impattante per l’economia e la percezione del Paese ospitante.

Mentre su Internet e carta stampata cresce il dibattito sull’assegnazione dei Mondiali di calcio 2018 andati alla Russia e di quelli del 2022 che si terranno in Qatar, governi e professionisti internazionali puntano i riflettori sul tema degli eventi sportivi e la loro relativa influenza sui Paesi ospitanti. E cosa ne pensano i professionisti del turismo?

A questo interrogativo risponde la recente ricerca realizzata da AIGO e Pangaea, con focus sul binomio eventi sportivi e turismo.

Dai risultati ottenuti emerge come l’industria turistica guardi agli eventi sportivi quale 'vetrina mondiale' attraverso cui il Paese che li ospita può promuoversi avendo a disposizione un’ineguagliabile opportunità di marketing turistico. A tal proposito i Mondiali di calcio risultano essere l’evento sportivo a più alto impatto sull’immagine e la promozione del Paese ospitante (100%). A seguire moto racing (28%), atletica (22%), tennis (18%), rugby (15%), golf (9%), sailing (8%).
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“Lo sport, in generale, è sempre più un elemento trainante nell’economia di un Paese e nello specifico gli eventi sportivi sono da considerarsi leva strategica di primo ordine su cui puntare per avere un ritorno d’immagine duraturo e benefici significativi a lungo termine - commenta Massimo Tocchetti, Presidente AIGO (nella foto) -. Guardando ai Paesi designati per i Mondiali di Calcio 2018 e 2022 è emerso che ben il 22% degli intervistati guardava con assoluta convinzione all’Inghilterra mentre il 14% riponeva fiducia nella stessa Russia, che ha confermato le attese, il 12% in Spagna e Portogallo e l’11% in Belgio e Paesi Bassi Il Qatar, invece, che era dato come vincente solo al 4%, ha sbaragliato ogni pronostico”.

Discussa in occasione del Global Sports Congress di Londra il 1° novembre 2010, la ricerca è stata elaborata da AIGO, agenzia di marketing e comunicazione integrata, e Pangaea Network, di cui AIGO è socio fondatore, che è presente in 25 mercati nel mondo. Nell’ambito del network è nato il progetto Pangaea Observatory che coinvolge un panel di 200 esperti a livello europeo, sollecitati ad esprimere la propria opinione sui temi di maggiore interesse, attualità e rilevanza legati al settore turismo.

HIGHLIGHTS

88% degli intervistati è convinto che un evento sportivo di portata mondiale possa influire sul cambiamento della percezione iniziale del Paese ospitante.

20% degli intervistati vede nell’evento sportivo una preziosa opportunità d’impiego e 25% uno strumento attraverso cui risollevare il comparto economico.

In merito alla capacità dei Paesi di tutto il mondo nell’ospitare e gestire al top un evento sportivo, salgono sul podio la Svizzera e l’Italia delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, l’Australia, la Cina e il Sud Africa.

Australia, Cina e Sud Africa: le tre nazioni che hanno dato vita alle più innovative azioni di marketing in occasione di eventi sportivi.

Spagna (che ha ospitato le Olimpiadi di Barcellona nel 1992), Sud Africa e Nuova Zelanda: la percezione di questi nazioni è migliorata considerevolmente a seguito degli eventi sportivi mondiali ospitati mentre l’India, durante le recenti Olimpiadi del Commonwealth 2010, non è stata in grado di gestire efficientemente le attività a supporto dell’evento, danneggiando la percezione della destinazione all’estero.

città limitrofe a città che ospita evento sportivo: possibilità di trarre benefici dal flusso turistico (76% degli intervistati), soprattutto se la nazione ospitante è destinazione a lungo raggio, mentre il 65%, ritiene che più di un quarto dei viaggiatori eviterebbe di scegliere come meta turistica una destinazione che sta ospitando un evento sportivo.

Catene alberghiere e compagnie aeree sono considerate dagli intervistati come principali realtà che beneficiano degli eventi sportivi, seguite a ruota da Tour Operator, trasporti ferroviari e agenti di viaggi.

Decisive, in termini di attività di comunicazione tra le più impattanti, anche campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni da parte di brand sportivi.

Altro punto molto importante che emerge, è la percezione che gli eventi sportivi combattano il trend del late booking, con un 58% di viaggiatori che arriva ad acquistare i biglietti anche con sette mesi di anticipo.

63% degli intervistati ritiene che gli spettatori di un evento sportivo siano, per la maggior parte, viaggiatori attualmente già in vacanza nel Paese ospitante.

Infine, 61% degli intervistati è convinto che gli spettatori paghino una tariffa maggiorata per poter assistere ad un evento sportivo, 92% crede invece che i rincari operati dall’industria turistica in queste circostanze siano assolutamente eccessivi.