Ricerche
Future Watch 2011, la ricerca MPI fotografa la ripresa della event industry
La tradizionale ricerca di MPI International, condotta per la prima volta anche su operatori di Asia, Africa, America Centrale e Australia, riporta l’ottimismo degli addetti ai lavori, che finalmente, dopo anni bui, si attendono per il 2011 grossi aumenti nei budget e, di conseguenza, nel numero degli eventi.
Avverrà quest’anno la ripresa dell'industria degli eventi sul piano internazionale. Lo certifica la ricerca predittiva Future Watch, condotta come si consueto da MPI (Meeting Professionals International) su un campione di 459 manager corporate o associativi provenienti da Stati Uniti (76%), Canada ed Europa (11% a testa) e in piccola parte, per la prima volta in quest’indagine, anche da America Centrale (0,7%), Africa e Asia (0,5% a testa) e Australia (0,25%), per un totale di 20 nazioni. Per il 30% si tratta di manager, per il 22% di senior manager e per il 26% di executive, cui si aggiunge un 9% di sales, un 7% di coordinator e un 6% di altre figure.

Il 58% degli intervistati afferma che il numero degli eventi quest'anno aumenterà, a fronte di un 37% che li reputa costanti e solo di un 5% che li prevede in diminuzione. In particolare, il numero di meeting pianificati dalle aziende o dalle associazioni sale dell'8%, e parimenti crescono sia il numero dei delegati per meeting (da 543,4 a 555,1, +2%) sia la spesa media individuale (da 188 a 197 dollari, +5%). In crescita anche il numero di location ispezionate per ogni evento (+6%).
Di più: rispettivamente il 18% e il 39% si attende un incremento 'significativo' o 'piccolo' (ma comunque apprezzabile) nei budget. Dilaga, inoltre, la cultura del Roi (Return on Investment), la misurazione del quale è, per il 25% dei partecipanti all'inchiesta, la prima o la seconda nelle priorità. A completare il quadro, c'è un 42% che si dichiara molto coinvolto nelle questioni della Csr (Corporate social responsibility) e un 26% che afferma di stare sviluppando policy specifiche.

Quanto poi alla tecnologia, l’unanimità degli interpellati si dice ormai convinta che non costituisca più una 'minaccia' allo sviluppo dell’industria (il riferimento è all’epoca, ormai lontana, in cui si temeva che le videoconferenze avrebbero soppiantato gli incontri reali), ma che anzi, soprattutto per alcune tipologie di eventi, costituisca il miglior arricchimento formale per agevolare i contenuti e rendere ancor più memorabili i meeting.
L’intera ricerca è scaricabile (gratis per i soci, al costo di € 299,00 per i non soci) dal sito www.mpiweb.org
Il 58% degli intervistati afferma che il numero degli eventi quest'anno aumenterà, a fronte di un 37% che li reputa costanti e solo di un 5% che li prevede in diminuzione. In particolare, il numero di meeting pianificati dalle aziende o dalle associazioni sale dell'8%, e parimenti crescono sia il numero dei delegati per meeting (da 543,4 a 555,1, +2%) sia la spesa media individuale (da 188 a 197 dollari, +5%). In crescita anche il numero di location ispezionate per ogni evento (+6%).
Di più: rispettivamente il 18% e il 39% si attende un incremento 'significativo' o 'piccolo' (ma comunque apprezzabile) nei budget. Dilaga, inoltre, la cultura del Roi (Return on Investment), la misurazione del quale è, per il 25% dei partecipanti all'inchiesta, la prima o la seconda nelle priorità. A completare il quadro, c'è un 42% che si dichiara molto coinvolto nelle questioni della Csr (Corporate social responsibility) e un 26% che afferma di stare sviluppando policy specifiche.

Quanto poi alla tecnologia, l’unanimità degli interpellati si dice ormai convinta che non costituisca più una 'minaccia' allo sviluppo dell’industria (il riferimento è all’epoca, ormai lontana, in cui si temeva che le videoconferenze avrebbero soppiantato gli incontri reali), ma che anzi, soprattutto per alcune tipologie di eventi, costituisca il miglior arricchimento formale per agevolare i contenuti e rendere ancor più memorabili i meeting.
L’intera ricerca è scaricabile (gratis per i soci, al costo di € 299,00 per i non soci) dal sito www.mpiweb.org