Ricerche
Giovani universitari preoccupati ma fiduciosi nel futuro. I social media? Una fonte di informazione e socializzazione
Grazie all'iniziativa #Tipresentoigiovani, è stato mappato il target degli studenti universitari italiani, ai quali è stato chiesto di esprimersi in merito al sentiment verso la situazione economica e lavorativa del nostro Paese e al rapporto con tecnologia, web e social media.
Per definire l’identità di questa categoria di popolazione, è stata condotta un’ampia ricerca, che ha restituito una fotografia dettagliata degli studenti universitari, letta attraverso lo sguardo di chi quotidianamente vive, lavora e frequenta gli studenti all’interno dell’Università.
Nello specifico, lo studio presentato si è focalizzato su tre macrotemi:
1. l’atteggiamento verso la situazione economica e il futuro
2. le aspettative verso il mondo del lavoro
3. il rapporto con tecnologia, web e social media
Sono stati ascoltati oltre 2.500 studenti universitari, tramite interviste personali e online, durante gli ultimi due tour (maggio e novembre 2014) di Universitybox, il più grande evento itinerante che si svolge all’interno dei principali Atenei italiani.
1. Sentiment economia
L’Italia che non riesce a ripartire è motivo di angoscia per quasi tutti gli studenti universitari: sono infatti 9 su 10 ad essere preoccupati per l’economia nazionale e la situazione generale del lavoro. La preoccupazione diminuisce – pur restando elevata (73%) – quando si scende nel particolare: la condizione economica personale e quella familiare destano, infatti, meno apprensione.
Tuttavia, quasi la metà degli intervistati afferma che la situazione economica del Paese tra un anno sarà 'positiva'. In generale, gli studenti universitari si dichiarano più fiduciosi verso il futuro sia rispetto ai loro coetanei non universitari, sia, soprattutto, rispetto ai propri genitori, decisamente più pessimisti.
2. Lavoro
L’atteggiamento di cauto ottimismo verso il futuro sembra confermato dalle attese degli universitari sotto il profilo lavorativo. La metà (51%) degli intervistati pensa che otterrà un posto di lavoro sicuro: nonostante tutto, non tramonta la speranza del caro vecchio 'posto fisso'. Il lavoro immaginato dagli studenti universitari è soprattutto (64%) coerente con gli studi effettuati e per più della metà (57%) prevede una remunerazione adeguata.
Quali sono le realtà presso le quali gli intervistati preferirebbero lavorare? Apple, Google e Samsung predominano, confermando il fascino esercitato dalla tecnologia; tra le italiane, compaiono Ferrari, Fiat e Ferrero. Nel complesso, gli universitari sono soprattutto attratti dalle multinazionali, ma i nomi citati dimostrano che la loro conoscenza di queste realtà è limitata ai brand più noti e 'di tendenza'.
Un’opportunità di esperienza e di crescita lavorativa potrebbe essere rappresentata da Expo 2015, la cui conoscenza è tuttavia ancora piuttosto limitata tra la popolazione universitaria: solo un quarto sa bene di che cosa si tratta.
3. Tecnologia, web e Social Media
Grazie allo smartphone, posseduto – come era facile aspettarsi – dalla quasi totalità degli intervistati, scrivere è diventato come telefonare: chattare è la prima attività praticata con il mobile.
A conferma della loro confidenza con la tecnologia, gli universitari si informano principalmente attraverso la consultazione di giornali online, abbandonando quasi completamente la lettura del classico quotidiano. Il cartaceo, tuttavia, rimane ancora il supporto prediletto per la lettura dei libri di studio.
Fare shopping sul web è un’abitudine diffusa tra gli intervistati, che acquistano soprattutto elettronica, abbigliamento/accessori e servizi legati al turismo, seguiti da prodotti editoriali (libri, dvd, ecc.) e telefonia.
I siti più gettonati per effettuare i propri acquisti sono Amazon, eBay e TripAdvisor.
Considerata la preponderanza di social media nella nostra vita quotidiana (un italiano trascorre in media oltre due ore al giorno sui social media), abbiamo rilevato la loro importanza presso l’universo degli studenti, per i quali essi costituiscono soprattutto una fonte di informazione (anche su marche, aziende e prodotti) e un mezzo per socializzare. Un intervistato su due li ritiene utili anche per cercare lavoro.
Tra le aziende presenti sui social, studenti e studentesse seguono soprattutto quelle dell’IT (Apple, Samsung) e i brand dell’abbigliamento (Nike, Zara, Desigual, Adidas). La motivazione principale che spinge a diventare follower di un’azienda è la necessità di essere costantemente aggiornato sulle novità che la riguardano.
Ma alla domanda relativa alle aspettative verso un’azienda presente sui social, gli intervistati indicano in maggiore misura 'offerte promozionali', il che denota che la ricerca della possibilità di risparmiare è un driver fondamentale nel determinare quali aziende seguire sui social media.