Ricerche
IAB, nel 2014 mobile advertising in Italia a +50%. Vale il 14,5% del mercato internet adv
In Italia c’è grande attenzione alle opportunità offerte dal segmento Mobile. Presentati i risultati della ricerca europea sul mobile adv.
Uno strumento sempre più cruciale, da conoscere e utilizzare, in grado di attrarre nuovi budget: questa la fotografia emersa dalla ricerca condotta da IAB Europe sul Mobile Advertising in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito.
Il Mobile Advertising è stato tra i protagonisti dello scorso anno, come dimostra la crescita degli investimenti pubblicitari italiani, che nel 2014 hanno registrato un incremento del 50% con un valore di 290 milioni di euro , pari al 14,5% di tutto l’Internet Advertising.
Per scaricare la ricerca europea, CLICCA QUI
È anche alla luce di questi risultati che IAB Italia ha svolto, nell’ambito della ricerca di IAB Europe, un approfondimento sui comportamenti e il sentiment degli addetti ai lavori nei confronti del Mobile Advertising, che è ormai diventato parte integrante delle proposte commerciali per il 70% degli intervistati.
Un’ulteriore conferma della crescita del Mobile Advertising e della sua efficacia in termini strategici è rappresentata dai movimenti che stanno interessando i budget: il 55% degli investimenti su Mobile proviene da investimenti che negli anni passati erano destinati ad altri media e ben il 30% è invece rappresentato da nuovi budget, stanziati appositamente per questo segmento.
È infine soprattutto la Mobile Privacy l’aspetto che il 47% degli intervistati vorrebbe approfondire, seguito dalla pianificazione su Mobile con il 41% e dalla Brand Safety con il 35%.
“Il Mobile ha fatto registrare negli ultimi anni ottime performance. Insieme al Programmatic e al Video è certamente uno dei trend trainanti di tutto il nostro comparto - ha dichiarato Michele Marzan (FOTO), vice presidente Iab Italia -. Allo stesso tempo, però, la ricerca ha evidenziato l’esistenza di barriere da superare: prima fra tutte la scarsa comprensione dei vantaggi del mobile Adv da parte del cliente, seguita da una mancanza di integrazione nelle campagne a più ampio spettro e soprattutto di sistemi chiari di misurazione. Come associazione, il nostro compito è quello di supportare tutta la Industry con attività di formazione mirate e di lavorare insieme a tutti gli stakeholder nella definizione di metriche standard per la misurazione dei risultati. I dati sono sicuramente incoraggianti ed è quindi importante continuare a valorizzare questo segmento”.
Il Mobile Advertising è stato tra i protagonisti dello scorso anno, come dimostra la crescita degli investimenti pubblicitari italiani, che nel 2014 hanno registrato un incremento del 50% con un valore di 290 milioni di euro , pari al 14,5% di tutto l’Internet Advertising.
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È anche alla luce di questi risultati che IAB Italia ha svolto, nell’ambito della ricerca di IAB Europe, un approfondimento sui comportamenti e il sentiment degli addetti ai lavori nei confronti del Mobile Advertising, che è ormai diventato parte integrante delle proposte commerciali per il 70% degli intervistati.
Un’ulteriore conferma della crescita del Mobile Advertising e della sua efficacia in termini strategici è rappresentata dai movimenti che stanno interessando i budget: il 55% degli investimenti su Mobile proviene da investimenti che negli anni passati erano destinati ad altri media e ben il 30% è invece rappresentato da nuovi budget, stanziati appositamente per questo segmento.
È infine soprattutto la Mobile Privacy l’aspetto che il 47% degli intervistati vorrebbe approfondire, seguito dalla pianificazione su Mobile con il 41% e dalla Brand Safety con il 35%.
“Il Mobile ha fatto registrare negli ultimi anni ottime performance. Insieme al Programmatic e al Video è certamente uno dei trend trainanti di tutto il nostro comparto - ha dichiarato Michele Marzan (FOTO), vice presidente Iab Italia -. Allo stesso tempo, però, la ricerca ha evidenziato l’esistenza di barriere da superare: prima fra tutte la scarsa comprensione dei vantaggi del mobile Adv da parte del cliente, seguita da una mancanza di integrazione nelle campagne a più ampio spettro e soprattutto di sistemi chiari di misurazione. Come associazione, il nostro compito è quello di supportare tutta la Industry con attività di formazione mirate e di lavorare insieme a tutti gli stakeholder nella definizione di metriche standard per la misurazione dei risultati. I dati sono sicuramente incoraggianti ed è quindi importante continuare a valorizzare questo segmento”.