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Giocare è bello, meglio da smartphone. Cresce del 25% in un anno la spesa per il mobile game

Sull'onda del successo di Pokemon Go, la spesa per l'intrattenimento da mobile ha visto nel 2016 un incremento del 25%. Cina e Giappone si sono rivelate potenze globali per la produzione di titoli di successo.

Sulla scia del successo di app come Pokemon Go, i mobile game, ovvero i videogiochi per smartphone, cominciano a far paura a quelli per pc e console: nell'ultimo anno, la spesa per queste applicazioni è cresciuta del 25%. È quanto emerge da un rapporto di Idc e App Annie, secondo il quale i giochi per i dispositivi mobili hanno rappresentato l'80% della spesa sui negozi digitali di Apple e Google, a livello globale, e il 35% dei download.

Il 2016, spiegano gli analisti, è stato l'anno migliore finora per i 'mobile game'. In particolare il successo di Pokemon Go, l'app lanciata l'anno scorso che ha scatenato milioni di persone nella caccia ai mostri virtuali con la realtà aumentata, ha dato una spinta decisiva al settore. Lanciato a metà anno, Pokemon Go ha generato 950 milioni di dollari di spesa diretta attestandosi al terzo posto tra i mobile game per incassi.

Cina e Giappone si sono rivelate in quest'ambito delle potenze globali, aggiungono gli analisti. L'anno scorso, record di incassi tra i giochi per iPhone è stato Fantasy Westward Journey della cinese NetEase, mentre su Google Play è stato Monster Strike della giapponese Mixi.

Il rapporto evidenzia pure il ruolo chiave di realtà aumentata e virtuale: nell'ultimo anno, tra gli utenti americani di giochi per smartphone e console portatili, il 18% ha giocato con titoli basati su realtà aumentata (come Pokemon Go) e il 3% con giochi basati su realtà virtuale.