Ricerche

Osservatorio Business Travel - Viaggi d'affari in crescita, travel manager ottimisti

Trasferte di lavoro in aumento di oltre il 3% e un spesa complessiva che supera i 19 miliardi di euro, in crescita del 2,1%. Per l’Osservatorio Business Travel, i travel manager italiani guardano in modo positivo al prossimo anno. Grazie a un’economia finalmente in uscita dalla recessione e ai benefici portati da una manifestazione come Expo Milano 2015.

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Torna il sereno nel mondo del business travel. Dopo l’inversione di tendenza registrata nel 2014, quando la spesa complessiva legata alle trasferte di lavoro delle aziende italiane era aumentata di oltre il 2%, nei prossimi dodici mesi sul comparto dei viaggi d’affari il tempo volgerà ancora più al bello.

A dirlo, sono i dati della quattordicesima edizione dell’Osservatorio Business Travel (OBT), presentata in occasione della Bit - Borsa Internazionale del Turismo dalla rivista Turismo d’Affari.

La ricerca, condotta dal professor Andrea Guizzardi analizzando il mercato del turismo d’affari in Italia nel 2014, è realizzata con il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. Sponsor ufficiali sono airberlin, HRG Italia e HRS - Hotel Reservation Service, con il supporto di AirPlus International Italia. 
 
Dal punto di vista metodologico, l’Osservatorio è stato realizzato intervistando direttamente i responsabili della gestione dei viaggi di un campione di imprese, stratificato per dimensione e settore produttivo. 

Nonostante in Italia l’attività economica abbia incontrato difficoltà maggiori rispetto ad altri Paesi europei ed  extra-Ue, l’edizione di quest’anno dell’OBT ha messo in luce come la propensione delle nostre multinazionali a investire all’estero sia rimasta forte, soprattutto per quanto riguarda il terziario. 

I viaggi d’affari delle imprese italiane, infatti, crescono del 3,1%, grazie soprattutto al mercato europeo (+5,2%). Ma, a sorpresa, anche il mercato nazionale tiene il passo (+2,5%), invertendo una prolungata fase di contrazione. 

Dal punto di vista geografico, le mete più gettonate sono Regno Unito, Stati Uniti e Cina, anche se i flussi d’affari si stanno spostando dalle destinazioni più tradizionali ai Paesi limitrofi, dove le condizioni produttive promettono di essere più competitive. 
 
Più in generale, torna a salire anche la durata media dei viaggi d’affari, soprattutto quando si tratta di   soggiorni intercontinentali. A livello nazionale, invece, per quanto l’automobile rimanga il mezzo preferito dai business traveller (46,4%), nel 2014 è stato il treno a registrare il maggiore incremento (+5,8%), grazie soprattutto ai progressi delle tratte ad alta velocità. 

Dopo anni di contrazione ritorna in crescita anche il segmento Mice (+10%), trainato in particolar modo dai risultati delle fiere internazionali. Per il 2015, poi, l’intero settore trarrà sicuri benefici dallo svolgimento di una manifestazione come Expo Milano 2015.
 
Per quanto riguarda le dimensioni complessive del business travel in Italia, nel 2014 la spesa per viaggi  d’affari ha toccato quota 19,1 miliardi di euro, con una crescita del 2,1% rispetto a dodici mesi prima. A conferma di come il trend sia finalmente cambiato c’è anche il fatto che, dopo quanto era successo all’inizio dello scorso anno, adesso i travel manager italiani guardano al futuro con ottimismo

Le opinioni non cambiano neppure se si allarga la prospettiva al triennio 2013-2015; qui i travel manager che esprimono ben il 72% del mercato continuano a pensare in modo positivo alle proprie dinamiche di spesa. 
 
«L’incremento del mercato nazionale sorprende perché interrompe anni di contrazione delle trasferte nazionali, il tutto in un anno in cui il Pil italiano è indiminuzione seppure frazionaria. L’inversione consente di essere più ottimisti sulla prossima evoluzione della congiuntura italiana, soprattutto perché a crescere sono i  viaggi delle aziende del terziario», ha detto Andrea Guizzardi, curatore dell’Osservatorio Business Travel.