Si chiude la terza edizione del progetto promosso da Farmaceutici Dottor Ciccarelli:
parlano delle loro città le donne di oggi e quelle di domani. Gli elementi chiave del progetto sono stati un Bando di Concorso in collaborazione con prestigiosi atenei universitari italiani per l’erogazione di Borse di Studio alle studentesse donne e la realizzazione di una ricerca socio-demografica su tematiche particolarmente vicine all’universo donna: le pari opportunità nella prima edizione e l’immagine della donna nella società dell’immagine nella seconda.

Il progetto
Osservatorio Cera di Cupra nasce nel 2008 dalla volontà del marchio
Cera di Cupra, che da
50 anni è ‘dalla parte delle donne’, di monitorare l’evoluzione del ruolo e dell’immagine femminile con
l’obiettivo di rilevare il vissuto delle donne rispetto ad alcuni aspetti salienti della loro posizione sociale,
familiare e professionale.
Gli elementi chiave del progetto, in tutte e tre le sue edizioni (2008 – 2009/2010 – 2011), sono stati
un
Bando di Concorso in collaborazione con prestigiosi atenei universitari italiani per l’erogazione di
Borse di Studio alle studentesse donne e la realizzazione di una ricerca socio-demografica su tematiche
particolarmente vicine all’universo donna: le pari opportunità nella prima edizione e l’immagine della
donna nella società dell’immagine nella seconda.
'La Città delle Donne', per capire quanto
e come la città sia effettivamente ‘a misura di donna’, esplorando il rapporto delle donne con il vivere
urbano, in riferimento anche ai molteplici ruoli che la donna gestisce nel quotidiano.
La ricerca socio-demografica dell’edizione 2011, svolta in collaborazione con AstraRicerche, ha sondato
l’opinione delle donne italiane sul rapporto che esse hanno con la propria città, scoprendo come non esista
(ancora) una vera e propria ‘città delle donne’ e quali siano invece gli elementi che potrebbero contribuire
a crearla (più spazi di aggregazione tra donne, per citarne uno, con buona pace delle relazioni virtuali
nell’era dei social network). 1.781 italiane tra i 18 e i 60 anni, rappresentativo dell’universo
femminile), la ricerca ha nello specifico dato voce, attraverso un sovracampionamento, alle abitanti delle
città di Milano, Roma, Torino e Napoli.
5.000 euro ciascuna (2
per ognuno degli atenei partecipanti al progetto). Riflessi Femminili.
Il progetto è stato arricchito dal prezioso contributo del Politecnico di Milano che, partner d’eccezione
di questa edizione, ha coinvolto alcune delle sue studentesse dei corsi di architettura/urbanistica in
una riflessione sul tema ‘La Città delle Donne’ con un approccio e uno sguardo ‘da addette ai lavori’. Le
studentesse hanno lavorato, sotto la guida di un docente, alla realizzazione di alcune tavole che delineano
quella che vorrebbero fosse la ‘città delle donne’ del domani, spazio dell’abitare e dell’interagire: una
città che coniughi la costruzione fisica con la vivibilità e la sostenibilità, una città che cerchi i valori non nel
mercato immobiliare ma nella qualità dell’esperienza umana, collettiva. Il lavoro delle donne architetto di
domani sarà esposto in una mostra aperta al pubblico allestita presso la sede del Politecnico di Milano dal
21 al 30 ottobre.