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Osservatorio Congressuale 2011: il corporate traina il settore ma perde il 10%

Il mercato è in negativo, ma un dato fa ben sperare: la domanda internazionale è in crescita. L’OCI non disegna uno scenario confortante, ma tra le varie crepe si va definendo una nuova dinamica strutturale, che vede le aziende, le maggiori organizzatrici di congressi, perdere il 10% e le sedi, specie i centri congressuali, attuare politiche aggressive di abbassamento dei prezzi.
I dati relativi al 2011 presentano uno scenario in cui tutti gli indicatori registrano il segno meno. La domanda Corporate perde il 10% ma rimane la maggior quota di mercato e, a livello di sedi, si indirizza agli alberghi, anche se, in generale, la maggiore preferenza va ad 'Altre sedi congressuali'.  durata degli eventi, mentre fa ben sperare il +3,2 della domanda internazionaleOsservatorio Congressuale Italiano 2011 (OCI) è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci di Federcongressi&eventi, mercoledì 5 dicembre presso la Design Library di Milano (vedi notizia correlata). Università di Bologna su un campione rinnovato di 5.260 strutture tra centri congressi, alberghi, altre sedi polivalenti e centri storici. novità. Oltre al rinnovo del panel, anche l’abbassamento della soglia della dimensione minima degli eventi che, cogliendo il suggerimento dell’Organizzazione Internazionale del Turismo, scende da 50 a 10 partecipanti. 
LO SCENARIOIncontri a - 2,88% per un totale di 400.164; Partecipanti a - 3,01% per un totale di 32.934.907; Giornate di presenza congressuale a - 13,10% per un totale di 48.553.019; Pernottamenti a - 12,82% per un totale di 20.197.952.  LE SEDIAltre sedi congressuali (fiere, università...) che si collocano al 44%, poi gli Alberghi congresssuali al 34%, i Palacongressi al 21% e le Residenze storiche al solo 1%.Alberghi congressuali ospitano il 49% degli eventi corporate, di carattere prettamente regionale e di piccole dimensioni (meno di 50 pax).  LA DINAMICA DEI PREZZIaggressivi sono i centri congressi, che hanno attuato ribassi fino al 7,09%, a differenza degli alberghi che rimangono pressoché stabili (0,63%).  LA DOMANDACorporate. Gli eventi organizzati dalle Aziende sono il 64%, quelli del sistema politico il 12%, quelli delle associazioni scientifiche il 13% e quelli di altre associazioni l’11%. - 10%).meno eventi ed eventi più piccoli, una maggiore attenzione alla spesa e al Roi, minore richiesta di servizi collaterali e tempi di organizzazione più ristretti. PROVENIENZA DELLA DOMANDAcrescono gli internazionali, con un + 3,2% che fa ben sperare sulle prospettive nel mercato estero. DESTINAZIONIcittà d’arte, con un 45% del totale mercato nonostante i prezzi crescenti del 3,25%. A seguire, le località marine con un 27% e i prezzi in calo dell’1,86%, i centri urbani al 18% con una dinamica di prezzo a + 2,77% e, infine, le località turistiche non di mare che detengono un 10% di quota di mercato nonostante i prezzi che calano del 5,83%.Paolo Audino, amministratore delegato TTG Italia - è necessario che l'associazione torni a rappresentare in maniera decisa le esigenze del comparto congressuale di fronte alle istituzioni attraverso attività di lobbying". Un'esigenza espressa anche dal presidente di Federcongressi&eventi Paolo Zona, affinché si riesca finalmente a unire il Paese in un sistema che tenga conto e che risponda alle diverse istanze. Chiara Pozzoli