Ricerche

Piemonte, identikit del turista congressuale

A un anno dall’evento, più del 70% dei turisti congressuali in Piemonte conserva un ottimo ricordo dell’ospitalità ricevuta. I dati emergono dall’indagine raccolta nella pubblicazione 'Mice & Tourism', realizzata in collaborazione tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino.

Più del 70% di coloro che partecipano a un congresso in Piemonte, a un anno dall’evento conserva ancora un ottimo ricordo del proprio soggiorno. È uno dei dati che emerge dall’indagine sulla customer satisfaction (raccolta nel volume 'Mice & Tourism'), realizzata dal prof. Monge in collaborazione tra Regione Piemonte, Sviluppo Piemonte Turismo e Università degli Studi di Torino, con il Torino Convention Bureau, il Lago Maggiore Conference e l’Alba, Bra Convention Bureau e la partecipazione dell’Ascom di Torino.

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(Torino, Emec 2009)

L’identikit del congressista presente sul territorio piemontese, dall’indagine realizzata su un campione di 2.072 intervistati, indica l’età media intorno ai 40 anni, un elevato profilo di studi e una professione accademica, dirigenziale o di libero professionista. Il 59% è di provenienza italiana contro il 41% di provenienza estera. La spesa media si attesta sui 450 euro, esclusa la quota di iscrizione al convegno.

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(Torino, Emec 2009)

Un quarto dei congressisti intervistati ha dichiarato di essere accompagnato, da amici o parenti, durante la trasferta e l’analisi delle mete turistiche abbinate al viaggio congressuale. Con circa 2 milioni di congressisti e 2,5 milioni di pernottamenti, il congressuale rappresenta oltre un quinto del totale delle presenze turistiche regionali attestatesi, lo scorso anno, sul record di 11,5 milioni di notti soggiornate.

Dai luoghi dell’arte a moderne location, chi sceglie il Piemonte per un viaggio d'affari sa di poter contare su un territorio di grande eccellenza e su impianti d'avanguardia: oltre 700 sale meeting, delle quali 20 con un numero superiore a 500 posti, la possibilità di ospitare eventi fino a 8.000 partecipanti e un’offerta ricettiva che dopo le Olimpiadi ha superato i 180mila posti letto.