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Rapporto Sda Bocconi - Bayer: ancora poche le startup del turismo

Il comparto 'Informatica e Internet' da solo assorbe il 42% del campione analizzato e un altro 20% è occupato nei settori Life Sciences. Altri ambiti, come quello turistico/leisure, sono invece scarsamente presidiati.

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A dicembre è stato presentato lo studio di Sda Bocconi, svolto in collaborazione con Bayer e con il supporto di Caleido Group, intitolato 'Make it or Break it - Startup innovative e crescita sostenibile', sulle performance delle piccole imprese che puntano sull'innovazione. 

Lo studio ha come campione 2.865 startup (il 61% di quelle esistenti) e dedica una sezione all’analisi della distribuzione di queste imprese innovative fra i vari settori economici, con lo scopo di individuare possibili spazi 'scoperti', ma potenzialmente interessanti.

Il comparto 'Informatica e Internet' da solo assorbe il 42% del campione analizzato e un altro 20% è occupato nei settori Life Sciences. Altri ambiti, come quello turistico/leisure, sono invece scarsamente presidiati: tra le 2.865 startup considerate solo un’impresa è stata individuata come operante nel settore turistico.

Data l’importanza strategica del turismo nel nostro Paese, la nascita di operatori innovativi al suo interno potrebbe essere una straordinaria opportunità per l’intera economia. Specifiche disposizioni legislative sono state adottate sul punto: l’art. 11 bis del d.l. n. 83/2014, infatti, ha stabilito che si considerano startup innovative anche le società il cui oggetto sociale riguardi la promozione dell’offerta turistica nazionale mediante lo sviluppo di software e quelle che offrono servizi rivolti alle imprese turistiche.