Ricerche

Ricerca IULM - Cresce a rilento il SocialMediAbility delle aziende italiane. Facebook in testa

La terza edizione della ricerca condotta dall’Osservatorio IULM sui Social Media mostra una situazione di generale lieve miglioramento nell’utilizzo dei canali social rispetto al 2011: sono le aziende più grandi le più virtuose nell'utilizzo e Facebook rimane in testa alle preferenze.
Sono stati presentati presso l’Università IULM di Milano i risultati della Ricerca Osservatorio 'Il SocialMediAbility delle Aziende Italiane', giunta alla terza edizione. 

L’indagine, promossa dall’Executive Master in Social Media Marketing & Web Communication e realizzata dai ricercatori dell’Osservatorio Social Media IULM tra febbraio e settembre del 2013, ha preso in esame lo stesso panel di 720 aziende italiane monitorato nelle precedenti edizioni (120 per settore, ulteriormente segmentate al loro interno per dimensioni: 40 grandi, 40 medie e 40 piccole), appartenenti a sei diversi settori: alimentare, arredamento, banche, hospitality, moda, pubblica amministrazione. 

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Dalla ricerca, realizzata anche grazie alla piattaforma di monitoraggio 'Social Listening' di Blogmeter, emergono, tra l’altro, i seguenti risultati:

- la percentuale delle aziende che utilizza almeno un social media per attività di comunicazione e marketing passa dal 49,9% del 2011 al 63,8% nel 2013.

- tale incremento è soprattutto il risultato della sempre maggiore penetrazione di tali canali nelle aziende più grandi, per le quali i social media costituiscono ormai ambienti 'imprescindibili'. Mentre nella precedente rilevazione era il 57,3% delle stesse a gestire almeno un social media, nel 2013 tale percentuale è salita all’81,1%. Una crescita che allarga il divario già registrato negli anni precedenti nell’uso dei social media tra le grandi (da un lato) e le piccole e medie realtà (dall’altro) il cui ricorso a tali mezzi è aumentato di solo il 7% circa rispetto al 2011.

- resta ancora largamente ambivalente il rapporto che le aziende mostrano di avere con tali canali dato che solo il 41% del totale dei casi esaminati rimanda ai propri ambienti social attraverso link presenti sul sito.

- Facebook si conferma il canale più popolare, scelto dal 75% delle aziende che hanno attivato almeno un social media (rispetto al 71,1% del 2011).

- si rileva in crescita anche l’uso di Twitter, LinkedIn e YouTube (utilizzati rispettivamente dal 45,1%, dal 44,1% e dal 51,2% delle aziende presenti sui social media, rispetto al 39,8%, al 35,7% e al 32% del 2011) e di Google Plus (17,2%) e Pinterest (18,1%), non monitorati nelle rilevazioni precedenti.

- la maggiore diffusione di tali canali a livello aziendale non è stata tuttavia accompagnata da un altrettanto significativo aumento dell’indice medio di SocialMediAbility* che, sul totale dei 720 casi esaminati è passato, su una scala di valori da 0 a 10, dall’1,16 registrato nel 2011 all’1,91 del 2013 con un incremento decisamente modesto. Si riconferma la correlazione positiva tra dimensioni aziendali e indice di SocialMediAbility: al crescere delle dimensioni aziendali, cresce la 'qualità' delle pratiche d’uso di tali canali.

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“In sintesi – dichiara il Prof. Guido Di Fraia, Direttore Scientifico del Master –, la ricerca mostra che da un lato l’aumento della presenza sui canali social da parte delle aziende italiane sia la testimonianza di un sempre maggiore riconoscimento dell’importanza di presidiare questi canali. Dall’altro, i risultati ottenuti evidenziano anche come essi siano molto spesso gestiti in maniera ancora poco consapevole rispetto alle logiche comunicative e ai linguaggi specifici di ciascun canale. L’utilizzo strategico ed efficace dei social media per attività di comunicazione e marketing appare ancora appannaggio di un numero limitato di aziende”.

Dopo la presentazione dei risultati dell’indagine dell’Osservatorio, commentati a caldo da Sacha Monotti, Founder e ceodi BlogMeter, si è svolto un approfondimento sul tema 'Low Budget Great Ideas - Il valore della creatività nel marketing digitale' nel corso del quale sette aziende - selezionate attraverso un 'call for' messo in rete dagli organizzatori del convegno alcune settimane fa - hanno illustrato i sentieri da loro percorsi per sfruttare al meglio le potenzialità dei social media, anche in presenza di risorse economiche contenute. 

Guidati da Paolo Iabichino, Executive Creative Director @OgilvyOne-OgilvyAction e docente del nuovo indirizzo in Digital Marketing Management della laurea specialistica in Marketing Consumi e Comunicazione, si sono susseguiti gli interventi di Abridge, App Solution, Farmacia Serra, #inMontefalco, Glamoo_, e Widiba_, Tennent’s_ .

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* L’indice SocialMediAbility si propone di valutare sinteticamente aspetti sia quantitativi che qualitativi della presenza social dell’azienda/brand, sulla base di tre diverse dimensioni: l’orientamento 2.0, la gestione/cura dei diversi canali social, e l’efficacia delle azioni adottate, l’indice, così ottenuto è visualizzabile graficamente sotto forma di un triangolo in grado di rappresentare in maniera sintetica le attività social messe in atto dalla singola azienda, da un settore o dall’intero campione.