Ricerche
UFI: per le fiere il peggio è passato
Le previsioni per il 2011 vedono un forte recupero del Medio Oriente (peraltro meno colpito rispetto alle altre regioni) e della stessa Europa.
La sesta edizione del Global Exhibition Barometer, il sondaggio condotto a dicembre 2010 tra gli associati di UFI – The Global Association of the Ehibition Industry – e SISO – Society of Indipendent Show Organizers, conferma che il settore fieristico si sta lasciando alle spalle il momento più difficile legato alla crisi economica, anche se con andamenti diversi da regione a regione.
Ad esempio, osservando la quota di imprese fieristiche che dichiarano una crescita di fatturato rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente, si nota che l’Asia ha dimostrato un’ottima capacità di recupero: infatti già nella seconda metà del 2009 aveva iniziato il percorso di ripresa, mentre in America era ancora stabile e in Europa continuava a prevalere una tendenza negativa.
Nel primo semestre 2010 in tutte le regioni è cresciuta la quota di chi dichiarava incrementi di fatturato, da subito in Asia, Medio Oriente ed America, con 6 mesi di ritardo in Europa.
Le previsioni per il 2011 vedono un forte recupero del Medio Oriente (peraltro meno colpito rispetto alle altre regioni) e della stessa Europa.
Per quanto riguarda invece gli elementi ritenuti più importanti nel contesto fieristico, il sondaggio evidenzia che in tutte le regioni, ad eccezione dell’Asia, i fattori più rilevanti sono lo stato dell’economia regionale/nazionale, l’incertezza economica a livello mondiale, le sfide interne all’azienda, legate alla gestione (ad esempio finanza, risorse umane, formazione). Per contro in Asia la percezione dell’incertezza economica a livello globale è meno sentita, mentre appare rilevante (e in forte crescita rispetto al passato) la competizione fieristica interna alla regione.
(tratto da Fiera Milano news n.32 – Febbraio 2011)