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Comunicazione impeccabile

Dash è da sempre ricordata per i simpatici spot televisivi 'Due fustini al posto di uno'. Oggi, agli storici slogan si affiancano eventi, in-store promotion, iniziative per il sociale e speciali, volte a informare e sensibilizzare i consumatori sul risparmio energetico e le migliori tecnologie ambientali. Ne parliamo con Elena Valbonesi, direttore marketing di P&G, divisione Fabric Care.

da e20 di marzo 2007

Fin dalla sua nascita, nel 1966, Dash (Procter & Gamble) ha fatto della comunicazione, unitamente alla qualità dei prodotti, una delle caratteristiche del marchio e della sua relazione con i consumatori. Ha costruito negli anni una propria personalissima strategia comunicativa attraverso campagne divenute celebri, come i primissimi spot con Mike Buongiorno, cui successivamente sono seguiti i ‘due fustini al posto di uno’ di Ferrari, le divertenti campagne di un giovanissimo Fabio Fazio e successivamente della coppia Blady-Roversi e della Littizzetto. Una comunicazione che ha avuto il merito di rendere il prodotto particolarmente vicino agli italiani e di costruire un rapporto intenso ed emotivo con il suo pubblico. Naturalmente, Dash continua il suo percorso di innovazione. Dopo aver garantito per 40 anni un ‘bianco che più bianco non si può’, oggi la mission di Dash si è evoluta in ‘Dash: più luce alla tua vita’, nuovo pay-off emozionale del brand. Per l’iniziativa, Dash Impeccabile a Freddo, la piattaforma di comunicazione ha assunto un significato particolare: luce al bianco e ai colori del bucato perché lavati a freddo e quindi più luminosi, e anche, come in questo caso, luce nel senso di energia conseguente dal risparmio energetico possibile grazie all’utilizzo di Dash Impeccabile a Freddo. A tal proposito, il brand ha promosso, in partnership con Enel e altre aziende che condividono lo stesso impegno sul fronte del risparmio energetico, ‘Operazione Salvaenergia’, una campagna di educazione e sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico rivolta a tutti gli italiani per promuovere e valorizzare ciò che ogni singolo cittadino può realizzare entro le mura domestiche. Per evidenziare come ognuno di noi possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, inoltre, Valbonesi_Elena.JPGDash ha commissionato a Mcm Energy Lab del Politecnico di Milano un test dimostrativo con l’impiego di ciclisti professionisti della squadra Unidelta. Attraverso sette coppie di autorevoli gambe che, pedalando di buona lena, producono energia, e tramite le tecniche
impiegate da un team di professori del Politecnico diretti da Francesco Castelli Dezza, è stato dimostrato che, per avviare una macchina lavatrice a freddo, c’è bisogno dell’impiego di un solo ciclista, mentre per il lavaggio a caldo ne occorrono addirittura sei. Si dimostra così, in maniera evidente, che lavando a freddo si riscontra un consumo energetico esponenzialmente minore rispetto alle alte temperature. Elena Valbonesi, (nella foto), direttore marketing di P&G, divisione Fabric Care, racconta il ruolo della comunicazione all’interno delle strategie di marketing del brand.

Quali sono le strategie di comunicazione sulle quali investe attualmente l’azienda?
Procter & Gamble è profondamente convinta che il dialogo con i propri consumatori sia il presupposto necessario per il successo dei nostri brand. Attribuire un nome e un’identità a un prodotto significa porre i consumatori nella condizione di effettuare una scelta consapevole, così come per l’azienda vuol dire assumersi una responsabilità nei loro confronti. La composizione del marketing mix naturalmente si sviluppa partendo dalle diverse esigenze dei nostri marchi e dalle opportunità di mercato. Per un’azienda come P&G che opera principalmente sul mercato dei prodotti di largo consumo, e in particolare per un marchio che si rivolge a un ampio pubblico come Dash, la televisione rappresenta il mezzo che ci permette, più facilmente e con un costo più efficiente, di raggiungere i nostri obiettivi consentendoci di creare quel rapporto di fiducia nel marchio che è alla base del successo di un prodotto.

Quali mezzi prediligete?
Secondo le specificità dei diversi marchi, valutiamo i mezzi di comunicazione che possono servire, a esempio, per arrivare a un target particolare, per rinforzare un messaggio fra i gruppi difficili da raggiungere con un mezzo solo, per instaurare più rapidamente un dialogo con i nostri consumatori.
Naturalmente si tratta di una valutazione e di un raffronto tra le diverse opportunità di comunicazione in costante evoluzione, dal punto di vista dell’efficacia, dell’efficienza e della rapidità e rilevanza dei diversi mezzi di comunicazione per i differenti gruppi di consumatori.
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Come è cambiato negli ultimi anni l’approccio alla comunicazione, in termini di strategia e mezzi utilizzati?
Nello scenario di mercato attuale caratterizzato dalla rinnovata centralità del consumatore, da una maggiore disponibilità di prodotti e servizi, dall’avvento di nuovi soggetti e nuovi mezzi nel panorama dei media, dall’evoluzione del ruolo della distribuzione nel rapporto con il consumatore, la comunicazione continua ad essere un asset fondamentale per l’industria di marca. Emergono però nuove scelte strategiche, che stanno cambiando la comunicazione e il concetto stesso di brand, cambiamento da cui è necessario cogliere una formidabile opportunità: fare ulteriormente leva sulla comunicazione per costruire maggior valore.
L’Industria di Marca ha saputo creare brand in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori. Ma oggi, il pubblico ci chiede di più: arricchire il valore dei brand con nuovi elementi, come la personalizzazione, l’offerta di soluzioni, le emozioni. In questo scenario, è soprattutto il ruolo della comunicazione che sta cambiando: prodotto e messaggio si fondono in modo sempre più indissolubile; la capacità di intessere un dialogo mirato e personalizzato diviene un fattore competitivo; parlare al consumatore con nuovi linguaggi entra a far parte dell’equazione del valore dei brand. Da queste considerazioni derivano i tratti caratteristici della comunicazione che, per essere incisiva e di successo in questi anni, deve essere impostata non solo come un mezzo di informazione, ma anche come strumento per creare ulteriore valore aggiunto per il consumatore. Oggi la comunicazione può non essere solo una voce di costo del prodotto, quanto invece un’opportunità per rispondere alla richiesta di dialogo che ci viene dal consumatore. E questo soprattutto in quattro aree: proporre servizi aggiuntivi al prodotto, tali da rendere il brand una vera e propria soluzione per le esigenze dei consumatori; personalizzare l’offerta del marchio secondo i diversi bisogni di ciascuno; creare un dialogo mirato sulle esigenze dei diversi target di riferimento; instaurare un legame emozionale con il consumatore.
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Quale ruolo rivestono eventi, sponsorizzazioni e pubblicità per la vostra società?
La comunicazione in tutti i suoi aspetti riveste un ruolo strategico fondamentale per i nostri marchi e specialmente per un marchio come Dash, che si rivolge a un’amplissima platea di consumatori. In questo senso, puntiamo su una comunicazione integrata e coerente attraverso i diversi strumenti, che porti alla attenzione dei consumatori il messaggio del marchio dove, come e quando i consumatori stessi sono maggiormente ricettivi.

Quanto investite in comunicazione?
Certamente la comunicazione rappresenta una voce importante per i nostri marchi, ciascuno dei quali caratterizzato da un diverso mix negli investimenti e nei mezzi utilizzati sulla base delle preferenze e delle abitudini del target di riferimento.

Quale futuro spetta a eventi, sponsorizzazioni e pubblicità nel media mix delle aziende?
Il panorama della comunicazione si va sempre più articolando e diversificando, seguendo da un lato la moltiplicazione degli strumenti e dall’altro le esigenze in forte evoluzione dei consumatori. Il dialogo con i consumatori è, e continuerà a essere in futuro, il patrimonio fondamentale e la linfa vitale per i grandi Marchi. I diversi mezzi di comunicazione saranno capaci di attirare o meno gli investimenti a seconda della loro capacità di coinvolgere i consumatori e di sviluppare dati attendibili circa la loro effettiva efficienza ed efficacia.

da1.JPGChe ruolo hanno la cultura e il sociale negli eventi e nelle sponsorizzazioni Dash?
Dash è stato il primo marchio in Italia ad associare le sue campagne di comunicazione al sociale attraverso le campagne di ‘Missione Bontà’, già a partire dal 1987. L’ultima in ordine di tempo è rappresentata da ‘Ospedale Amico’, che si proponeva l’obiettivo di migliorare l’accoglienza ospedaliera dei bambini ricoverati presso le strutture pediatriche italiane.
Un’iniziativa che ha coinvolto le famiglie italiane, consentendo di realizzare oltre 50 sale giochi negli ospedali italiani e di costituire e formare altrettanti gruppi di volontari in grado di portare un aiuto ai piccoli ricoverati e alle loro famiglie in un momento particolarmente difficile.

Quali messaggi vuole comunicare Dash attraverso gli eventi?
Gli eventi sono uno degli strumenti che meglio consente di aprire un dialogo diretto e immediato tra il marchio e il suo pubblico di riferimento. In questo senso, ritengo particolarmente efficace lo strumento dell’evento quando questo riesce a veicolare in maniera efficace la proposta del marchio quando e dove il suo pubblico è maggiormente attento e ricettivo ai diversi messaggi. Questo naturalmente impone una disciplina rigorosa nella selezione degli obiettivi di comunicazione e dei risultati attesi e una misurazione degli stessi in maniera trasparente e oggettiva.

Può citare l’evento e/o la sponsorizzazione che nell’ultimo anno le hanno dato maggiore soddisfazione?
Uno dei nostri prodotti più importanti nella categoria della detergenza è Bolt, che si caratterizza per uno stile di comunicazione decisamente innovativo in questo settore, in quanto in grado di ‘rompere le regole’, sviluppando una comunicazione non convenzionale che giochi sull’ironia. Nel corso del 2006, abbiamo inaugurato una campagna di comunicazione concentrata sul concetto del piacere di indossare un capo lavato con Bolt, utilizzando come momento caratterizzante l’indossare un accappatoio: a partire dalla comunicazione pubblicitaria, seguita da una serie di eventi nei luoghi più sorprendenti dove potevano trovarsi ‘uomini in accappatoio’ che spiegavano il perché non potevano più separarsi da un capo lavato con Bolt. Un progetto non solo divertente e originale, ma anche di grande impatto.

Può citare un evento in programma per il prossimo futuro?
Nei prossimi mesi Dash sarà impegnato nel lancio di Impeccabile a Freddo. Per questa iniziativa, si avvarrà del supporto di un insieme integrato di mezzi di comunicazione. In particolare, oltre alla campagna televisiva, con la creatività di Saatchi & Saatchi. Dash realizzerà la ‘Casa del Consumo Intelligente’ nei maggiori centri commerciali: una casa che riprodurrà gli ambienti di un’abitazione nella quale i consumatori potranno imparare a ridurre i consumi in maniera intelligente nella loro quotidianità. Il messaggio verrà poi veicolato attraverso un’intensa campagna promozionale nei diversi punti vendita, con attività diversificate per cliente, e con strumenti di direct marketing e internet.

Nella progettazione di eventi vi appoggiate a strutture specializzate? In base a quali criteri le scegliete?
P&G si avvale di una serie di partner, soprattutto specializzati per la pianificazione e gestione di eventi nei punti vendita. I criteri di scelta sono rigorosamente definiti sulla base delle esigenze specifiche per i diversi piani di comunicazione e attengono principalmente alle capacità organizzative unite alla creatività e qualità dell’esecuzione.

In tema di pubblicità, a quali agenzie vi rivolgete?
L’agenzia che cura la comunicazione pubblicitaria di Dash è Saatchi & Saatchi.

Cosa le piace di più del suo lavoro?
La varietà e la ricchezza degli stimoli, unitamente al respiro internazionale dell’organizzazione Procter & Gamble sono certamente gli aspetti che ho imparato ad apprezzare sin dalle mie prime esperienze in azienda. Un ulteriore aspetto che considero molto importante riguarda il corretto bilanciamento tra vita professionale e privata, verso il quale ho potuto apprezzare una particolare attenzione.

Come si inserisce la sua figura all’interno dell’organigramma aziendale?
Oggi sono direttore marketing per l’organizzazione italiana relativamente al settore della Cura dei Capi e seguo marchi come Dash, Ace e Bolt.

Quali sono le doti indispensabili per organizzare eventi di successo?
In primo luogo la chiarezza nella definizione degli obiettivi strategici, dei messaggi e del pubblico di riferimento, presupposti tutti indispensabili. La capacità di gestire la complessità, velocità e flessibilità nel definire e adattare le modalità di esecuzione, prontezza nell’affrontare gli imprevisti sono le ulteriori caratteristiche che ritengo siano necessarie.

Qual è il futuro degli eventi Dash?
Un marchio dalla importanza e popolarità di Dash sicuramente punterà in futuro su quelle forme di comunicazione che permetteranno di portare in maniera efficace i suoi messaggi al pubblico dei consumatori. Gli eventi, soprattutto se legati a quelle situazioni dove il consumatore è maggiormente disposto a sentir parlare di bucato (per esempio all’interno del punto vendita), sono parte integrante della nostra strategia futura.

Marina Bellantoni