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Per Johannes chiusura d'anno verso il +35% di fatturato e nuove tecnologie pronte a rivoluzionare sampling e sport experience. Castelli: "Offriamo journey complete in cui creatività, tecnologia e dati convivono in equilibrio"
C’è un filo invisibile che unisce l’artigianalità del fare italiano alla spinta innovativa della tecnologia. È su questo equilibrio che Vittorio Castelli, Founder e CEO di Johannes, ha costruito la sua visione: un’azienda pioniera nel mondo della comunicazione esperienziale, capace di trasformare ogni evento in un momento di connessione autentica tra brand e persone.
“Siamo nati per creare contenuti d’ingaggio belli, simpatici e veloci,” racconta Castelli, “ma soprattutto per far incontrare le persone con i brand in modo naturale. Oggi l’esperienza non è più la ciliegina sulla torta: è la torta stessa.”
Fondata a Milano nel 2015, Johannes nasce come un laboratorio di artigiani all’avanguardia che sviluppano tecnologie ingaggianti per eventi. Il nome richiama Gutenberg, inventore della stampa a caratteri mobili, e riflette la volontà di coniugare visione e innovazione. Dalla sua intuizione iniziale, la prima Social Live Agency italiana capace di connettere mondo fisico e digitale attraverso la condivisione di contenuti su Instagram, Johannes è diventata un punto di riferimento nel settore dell’Experiential Marketing.
Nata con l’obiettivo di distinguersi nel mercato degli eventi, Johannes ha anticipato di anni il trend dell’“esperienza” nel marketing, scegliendolo come payoff ben prima che diventasse un concetto mainstream.
“Quando abbiamo iniziato,” spiega Castelli, “la parola experience era quasi sconosciuta nel nostro settore. Oggi i clienti costruiscono l’intero evento attorno a quella parola. Noi, nel frattempo, abbiamo fatto un passo avanti: non offriamo solo esperienze, ma journey complete, in cui creatività, tecnologia e dati convivono in equilibrio.”
In un’epoca dominata dall’automazione, Johannes mantiene un approccio “artigianale” alla tecnologia. Come precisa il manager: “Ogni progetto è unico. Lo costruiamo in casa: dal wrapping ai tagli, fino all’assemblaggio. Siamo veloci, ma meticolosi. È questa cura del dettaglio che fa la differenza.”
Le creazioni dell’azienda spaziano da installazioni per grandi marchi della moda a soluzioni hi-tech per il retail e lo sport.
Tra i prodotti di punta spiccano la Grab Machine, moderna reinterpretazione delle classiche macchine “afferra-premi” dotata di schermi digitali, QR code e sistemi di data recovery, e la Sampling Machine, un dispenser intelligente con refrigerazione e logiche di erogazione basate su sondaggi e dati in tempo reale.
“È un prodotto che unisce estetica, funzionalità e strategia. E consente di capire, in diretta, chi interagisce con il brand,” spiega Castelli.
Il 2025 è stato un anno da record per l’azienda che ha collaborato a più di 300 eventi, con una crescita di fatturato del 35% e progetti firmati per brand come Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Ghd, Max Mara, solo per citarne alcuni.
Ma è nel 2026 che Johannes punta a raccogliere i frutti degli investimenti in ricerca e sviluppo, con l’introduzione di nuove tecnologie pronte a rivoluzionare sampling (anche a livello digitale) e sport experience.
“Stiamo lavorando a tre o quattro nuove tecnologie,” anticipa Castelli, “Tra queste sono particolarmente entusiasta di quella che rappresenta la nostra punta di diamante: un LED wall interattivo e infrangibile, pensato per eventi sportivi, anche outdoor. Ci puoi giocare a calcio, tennis o padel. È un modo per portare il gaming fisico dentro l’esperienza reale.”
Non è un caso che lo sport sia oggi uno dei settori chiave per Johannes. Partner esperienziale del Modena Calcio, l’azienda sta anche realizzando in Germania un’area immersiva per un importante brand sportivo indiano, in cui farà il suo debutto la neonata soluzione interattiva in grado di trasformare una parete in un’arena digitale, unendo sport, gioco e tecnologia, sempre in un’ottica di divertimento.
Una scommessa che conferma la spinta verso l’internazionalizzazione, dopo aver già gestito tour in 13 paesi europei, curando logistica, software e personalizzazione.
Nel racconto di Vittorio Castelli, l’innovazione non è mai fine a sé stessa: è uno strumento per generare emozione, relazione e valore.
“La tecnologia deve emozionare,” conclude, “solo così può diventare davvero esperienziale. È questa la nostra filosofia: unire bellezza e intelligenza, per far vivere ai brand esperienze che restano.”
Dalle Karaoke Room alle AI Photo Experience, dalle Grab Machine ai dispenser intelligenti per sampling e gadget personalizzati, ogni soluzione Johannes nasce con una logica chiara: creare esperienze che restano nel tempo e nella memoria del pubblico.
Maria Ferrucci

