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Food for Good, donati più di 57mila piatti pronti con il programma di recupero del cibo negli eventi

Il progetto di lotta allo spreco alimentare di Federcongressi&eventi, Banco Alimentare ed Equoevento ha compiuto due anni. Catering e chef invitati a creare menu 'doppiamente buoni'.

57.430 piatti pronti e 3.703 chilogrammi di pane e frutta: è questo il cibo non consumato durante 120 tra congressi, eventi, meeting e convention che nell’arco di due anni è stato recuperato per essere donato a enti caritatevoli quali case famiglia, mense per i poveri e centri per i rifugiati.

Il risultato è stato ottenuto grazie all’attuazione di Food for Good, il progetto di lotta allo spreco alimentare sorto dalla partnership tra Federcongressi&eventi, l’associazione che riunisce le imprese della meeting industry italiana, e le Onlus Banco Alimentare ed Equoevento.

Fare in modo che il cibo di qualità cucinato per gli eventi non vada sprecato è semplice: attraverso i volontari di Banco Alimentare ed Equoevento Federcongressi&eventi mette in contatto i responsabili delle società di catering con la Onlus più vicina al luogo dell’evento affinché questa provveda al recupero del cibo in eccesso in tempi rapidi e in completa sicurezza in linea con le norme della Legge Gadda.

“Food for Good è sorto dalla volontà di rispondere al bisogno sempre crescente di bambini, adulti e intere famiglie in stato di difficoltà alimentare - dice Gabriella Ghigi, responsabile Federcongressi&eventi del progetto -. In Italia si realizzano oltre 392mila eventi per un totale di quasi 26 milioni di partecipanti (fonte: Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi) ed è facile quindi intuire che la quantità del cibo di qualità che potrebbe essere recuperato è davvero importante: se tutti gli organizzatori di eventi partecipassero al progetto si potrebbero ritirare e redistribuire quasi 5 milioni di piatti pronti e più di 52 tonnellate di pane e frutta”.

“Pur soddisfatti del risultato raggiunto in questi anni, il nostro obiettivo è aumentare la diffusione di Food for Good. Per questo ci auguriamo anche che siano tanti gli chef pronti a seguire l’esempio di Cristian Pratelli, l’executive chef del catering riminese Summertrade che ha creato il menu doppiamente buono”.

Pratelli ha realizzato il second life menu, un menu studiato appositamente per gli eventi che è buono perché gustoso ma anche perché privilegia i cibi più indicati per rimanere edibili in completa sicurezza anche dopo il tempo necessario al recupero e alla donazione.

“L’iniziativa ha un obiettivo sociale ma ha anche valenze positive sia per le agenzie che organizzano eventi e per le location che li ospitano sia per i loro clienti, cioè per le associazioni e per le aziende - aggiunge Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi -. Per le agenzie e per le location aderire a Food for Good significa sposare un progetto di responsabilità sociale che rafforza sul mercato il valore del proprio brand. Per i clienti contribuire al progetto è un’occasione per rafforzare la propria immagine attraverso la comunicazione ai partecipanti, ai media e agli stakeholder dell’impegno allo spreco alimentare, tema sul quale l’intera società è sempre più sensibile e attenta”.